Il Ford Sync era "invendibile?: ingegneri raccontano i difetti finiti in tribunale

Il Ford Sync era "invendibile?: ingegneri raccontano i difetti finiti in tribunale Troppo acerbo

Troppo acerbo, il primo sistema di infotainment Ford è stato comunque commercializzato, una class action negli USA porta la casa in Tribunale

14 Ottobre 2016 - 07:10

Problemi legali per Ford, dovrà rispondere alle accuse di una class action intentata nel 2013 da consumatori nordamericani. La causa che porterà l'Ovale Blu in tribunale il prossimo aprile riguarda le lacune delle prime versioni del sistema di infotainment Sync, definito dagli stessi ingegneri della Casa automobilistica “invendibile”. Nonostante si trattasse, all'epoca di un sistema troppo acerbo è stato ugualmente messo in vendita, suscitando le ire di molti clienti.

DIFETTI DEL SYNC FORSE PRESI ALLA LEGGERA Come riporta il magazine online Motor 1, la scorsa settimana la Corte Distrettuale ha accolto la class action, proposta da clienti scontenti provenienti da 9 differenti Stati, contro Ford; il costruttore dovrà salire sul banco degli imputati il prossimo aprile e dovrà difendersi per aver immesso sul mercato un prodotto di scarsa qualità e che ha generato malcontento in chi lo ha acquistato. Il prodotto in questione è il sistema di infotainment e navigazione Sync, il quale, nelle sue prime versioni ha fatto letteralmente impazzire non soltanto i clienti, ma anche alti dirigenti della Casa costruttrice. La documentazione in mano al Giudice contiene infatti dichiarazioni e testimonianze dalle quali si traccia il profilo di un software bacato, lacunoso al punto che neppure Microsoft è riuscita a trovare una soluzione definitiva (Ford pensa alla sicurezza di chi usa l'infotainment, scopri come).

LA DISILLUSIONE E GLI SFOTTO' DEGLI INGEGNERI Secondo Motor 1 tra le testimonianze si annovera anche un significativo scambio di email tra ingegneri Ford i quali sembrano talmente consapevoli delle gravi problematiche di Sync da ridicolizzarlo. Uno dei tecnici suggerisce all'altro un'immagine dell'impianto Ford di Oakville da utilizzare come sfondo per il display del sistema di infotainment; l'altro tecnico gli risponde, sempre via email, che sarebbe stato opportuno usare Photoshop e aggiungere la dicitura “Lasciate ogni speranza o Voi che entrate”. Nelle sue versioni d'esordio, secondo le dichiarazioni dei clienti, il sistema rendeva difficoltoso, impossibile per i dispositivi Apple, l'accoppiamento via bluetooth degli smartphone, rendendo di fatto impossibile utilizzare le funzionalità di Sync per telefonare sfruttando l'interfaccia sul display di bordo (Sapevi che esiste una classifica dei sistemi infotainment più affidabili?); altri problemi frequenti sono stati il mancato riconoscimento vocale, i frequenti blocchi del navigatore satellitare, la difficoltà di eliminare i messaggi di errore e i numerosi crash di sistema che causavano l'oscuramento o il “freeze” del display LCD.

PROBLEMI AVVILENTI ANCHE PER I MANAGER FORD Le falle del sistema non hanno risparmiato i top manager del marchio americano, l'attuale CEO Mark Fields nel 2011 a bordo della sua Ford Edge ha lamentato problemi con il bluetooth e la rottura dello schermo LCD; nel 2012 lo stesso Fields a bordo di una Taurus ha avuto problemi con il riconoscimento vocale e un ennesimo guasto del display. Il Presidente esecutivo Bill Ford è stato perfino appiedato dal sistema di navigazione, il quale ha richiesto un lungo riavvio costringendo il manager a una sosta prolungata durante un trasferimento. Tra le accuse che verranno mosse a Ford, secondo quanto dichiarato da uno degli avvocati dei consumatori, rientrano le situazioni di rischio causate dai malfunzionamenti, considerati fonte di pericolose distrazioni per gli automobilisti.

INTERVENTO RADICALE PER AZZERARE I PROBLEMI I problemi del software di Sync sono stati risolti nel 2014 con il cambio radicale della piattaforma sulla quale gira il software, ottenendo finalmente un sistema stabile e funzionale. Un tempo di reazione insolito per un colosso dell'industria automobilistica, la cui scelta di commercializzare un prodotto fallace lascia interdetti. Problemi analoghi sono stati patiti anche da FCA qualche anno addietro con un sistema Blue&Me recalcitrante; per il Gruppo italo-americano l'allarme è presto rientrato risolvendo in maniera soddisfacente le anomalie (Un lettore di SicurAUTO.it ha ottenuto la sostituzione del Blue&Me difettoso dopo aver portato il caso alla stampa, leggi tutta la vicenda qui).

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