Durante le code l'auto si muoverà da sola

Durante le code l'auto si muoverà da sola Niente più stress durante le code e gli ingorghi cittadini: Ford presenta il Traffic Jam Assist

Niente più stress durante le code e gli ingorghi cittadini: Ford presenta il Traffic Jam Assist

27 Giugno 2012 - 09:06

Ford, nell'ambito della strategia per il futuro della mobilità, sta sviluppando tecnologie di assistenza alla guida di nuova generazione in grado di agevolare la vita del guidatore nelle città sempre più affollate. La più originale sarà in grado di “seguire le code” senza richiedere l'interazione dell'utente. Un grosso vantaggio per la sicurezza e lo stress.

FUNZIONI – Le tecnologie sperimentali che il costruttore americano ha sviluppato sottoforma di prototipi sono il Traffic Jam Assist e l'Active Park Assist di seconda generazione. Entrambe permettono al veicolo di riconoscere l'ambiente che lo circonda, compresi gli oggetti e gli altri veicoli, muovendo l'auto in direzione del flusso del traffico, o estendendo le funzioni di parcheggio semiautomatico anche ai parcheggi “a pettine”, oltre che in parallelo.

TRAFFIC JAM ASSIST – Questo dispositivo è un sistema di ausilio alla guida che Ford sta sviluppando per il medio termine (2017-2025). Il suo funzionamento avviene mediante un radar e una telecamera per mantenere il passo del flusso del traffico muovendosi autonomamente seguendo la corsia di marca, riducendo lo stress per il guidatore, e, potenzialmente, migliorando la viabilità e la sicurezza (vedi video in fondo). Il TJA è in grado di adattarsi in tempo reale alle diverse situazioni, comunicando al guidatore, per esempio, eventuali variazioni nell'andatura. Sarà inoltre dotato di funzioni di sicurezza che permettono al guidatore di mantenere alto il livello di attenzione e la completa padronanza del veicolo. La regolazione automatica della velocità del Traffic Jam Assist è permessa dal cambio automatico Powershift e dal Cruise Control Adattivo, un sistema basato su tecnologia radar che regola la velocità in base alla distanza dal veicolo che precede l'auto. “Una sola cosa è più frustrante di un ingorgo: un ingorgo in cui i guidatori non seguono il flusso e il passo del traffico,” ha spiegato Joseph Urhahn, ingegnere Ford. “Il Traffic Jam Assist rende le inevitabili congestioni meno stressanti e meno affaticanti per i guidatori.” Se si pensa che a San Paolo del Brasile, le code si estendono regolarmente per oltre 150 chilometri, e il tragitto casa-ufficio-casa dura 2-3 ore al giorno e che in Cina l'ingorgo più lungo, registrato nel 2010, è durato 11 giorni… Che dire? Una vera manna dal Cielo!

“ANTIPASTO” – Attualmente il dispositivo funziona in ambienti circoscritti in assenza di pedoni, ciclisti o animali e con segnaletica orizzontale delineante le corsie di marcia perfettamente visibile (una rarità…). Molte delle tecnologie utilizzate dal TJA sono già disponibili a bordo della Focus e della C-MAX. Il volante a movimento automatico indipendente è una caratteristica dell'Active Park Assist che permette il parcheggio semiautomatico senza mani, e del Lane Keeping Aid (sistema di mantenimento della corsia di marcia) che aiuta il guidatore a riportare l'auto nella corsia di marcia in caso di deviazioni involontarie. Anche la telecamera utilizzata per “capire” la posizione del veicolo rispetto alla corsia di marcia è utilizzata dal Lane Keeping Aid.

PARCHEGGIO “A PETTINE”… – Conosciamo già l'Active Park Assist, ma Ford intende portare sul mercato una versione più evoluta del congegno, l'Active Park Assist di seconda generazione in grado di semiautomatizzare le operazioni di parcheggio in modo che l'auto possa compiere addirittura manovre in perpendicolare “a pettine”. Il sistema utilizzerà le stesse tecnologie di cui è dotata l'attuale versione del Park Assit: sensori ad ultrasuoni per identificare lo spazio idoneo al parcheggio, in questo caso misurando sia la lunghezza che la larghezza, e servosterzo elettrico EPAS per effettuare la manovra.

…CON UN PULSANTE – Il sistema, infatti, si attiva semplicemente premendo un pulsante posto sulla consolle centrale: quando viene identificato uno spazio idoneo al parcheggio, un avviso indica al guidatore di fermarsi, inserire la retromarcia, e usare i pedali per muovere e frenare il veicolo, senza usare le mani e con il volante che ruota automaticamente. Il parcheggio in perpendicolare utilizza i sensori di parcheggio posteriori per verificare la presenza di ostacoli sfuggiti all'attenzione del guidatore. Nel caso lo spazio non fosse sufficiente a completare l'intera operazione con una sola manovra, il sistema può chiedere al guidatore di muoversi in avanti e indietro per perfezionare la posizione dell'auto e terminare, di conseguenza, il parcheggio. “Il punto fondamentale è che abbiamo già le tecnologie per rendere questo sistema disponibile per i nostri clienti”, ha spiegato Lukaszewicz. “Il dispositivo va a tutto vantaggio dei clienti e degli altri utenti della strada grazie alla precisione e alla velocità d'esecuzione. Parcheggi più precisi vuol dire anche più spazio a disposizione.”

STRATEGIA FUTURA – Bill Ford ha descritto la “Blueprint for Mobility” la strategia di Ford per il futuro della mobilità urbana, nel corso del suo keynote, lo scorso febbraio, alla Mobile World Conference di Barcellona. L'Executive Chairman di Ford, discendente diretto di Henry Ford, ha dichiarato che l'azienda si prepara ad affrontare un futuro in cui l'attuale miliardo di vetture sulle strade potrebbe raddoppiare o perfino quadruplicare entro il 2050. “L'auto si sta progressivamente integrando con l'ambiente che la circonda, grazie a un elevato numero di sensori che possono ridurre le congestioni e aiutare a prevenire gli incidenti,” ha dichiarato Ford al MWC. “Sono sicuro che vedremo dei grandi passi avanti in questo senso nel breve e nel medio periodo, perché i prototipi del futuro della mobilità sono già in fase di progettazione, e in alcuni casi, già in fase di test.”

DISAGIO GLOBALE – Le congestioni del traffico sono un'amara realtà soprattutto nei mercati in espansione. Tale problema non è, però, pura esclusiva delle economie emergenti. Infatti, in Europa il costo del traffico impatta sull'economia per diversi miliardi di euro. Secondo le stime, in Inghilterra il costo totale del traffico, calcolando anche il costo del tempo perduto durante gli ingorghi, potrebbe salire a oltre 25 miliardi di euro entro il 2025. In Germania, un paese di 300mila abitanti ha bisogno di circa 1000 consegne di merci con trasporti pesanti al giorno.

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1 Commento

Massimo
09:46, 28 Giugno 2012

Invece di spendere energie per altre innovazioni ipertecnologiche dovrebbere risolvere i problemi che hanno con tutta la tecnologia ed il software di gestione sulle proprie vetture. Basta andare in un qualsiasi centro assistenza Ford. Parlo per esperienza.

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