Autovelox trappola: la Stradale bacchetta la Municipale

Autovelox trappola: la Stradale bacchetta la Municipale Succede a Rieti: la Stradale si ferma e becca un controllo illegittimo della Municipale

Succede a Rieti: la Stradale si ferma e becca un controllo illegittimo della Municipale

15 Novembre 2012 - 05:11

Nonostante la legge, una dozzina di circolari ministeriali, il Web che denuncia situazioni scandalose, ci sono ancora Comuni che utilizzano gli autovelox come trappole per fare cassa sulla pelle di chi guida. Racconta il Messaggero che, a Rieti, i Vigili urbani sono stati pizzicati dalla Polizia stradale a effettuare un controllo della velocità illegittimo.

IMBOSCATA – Qualche settimana fa (ma la notizia è emersa solo nelle scorse ore), i Vigili si piazzano in via Chiesa Nuova con furgone (anonimo) e autovelox (camuffato), con l'obiettivo di immortalare gli automobilisti col piede pesante. Però, per sfortuna dei Vigili, di passaggio quel giorno c'è una volante della Polizia stradale, che chiede spiegazioni ai colleghi della Municipale. La quale, colta in fallo, promette di spegnere l'autovelox. Vicenda chiusa? Macché: Vigili urbani e furgone restano parcheggiati tra gli alberi della strada, dove li ritrova la volante della Stradale, che a questo punto decide di identificare i tre. Capitano incluso, soprannominato “Autovelox”, così come racconta il quotidiano online. Stavolta il rimbrotto della Stradale è più serio, e dopo un tentativo di chiedere spiegazioni sulle norme, forse nella speranza di trovare un appiglio che consentisse di tenere nascosti gli autovelox, la Municipale si arrende, mettendo la sordina aggli apparecchi.

RISPETTO DELLA LEGGE – La legge e la direttiva Maroni (che riassume 12 circolari ministeriali precedenti) stabiliscono con chiarezza le regole per usare gli autovelox: l'articolo 142, comma 6-bis, del Codice della strada impone che le postazioni di controllo per il rilevamento della velocità siano: preventivamente segnalate; ben visibili. Il rispetto delle esigenze di informazione dell'utenza, allo scopo di fornire la massima trasparenza all'attività di prevenzione realizzata con l'impiego di apparecchiature di controllo della velocità, deve essere garantito mediante l'uso di segnali o di dispositivi di segnalazione luminosa. Inoltre, relativamente alle strade classificate dall'art. 2, comma 2, C.d.S. di tipo A (autostrade) e B (strade extraurbane principali) i dispositivi di controllo possono essere sempre utilizzati, per cui non è necessaria una preventiva ricognizione da parte del prefetto /15/. Per le strade di tipo C (strade extraurbane secondarie) e D (strade urbane di scorrimento), spetta al prefetto, con proprio decreto, la determinazione dei tratti in cui è possibile l'attività di controllo remoto del traffico finalizzata all'accertamento delle violazioni per eccesso di velocità, sentiti gli organi di polizia stradale di cui all'art. 12, comma 1, C.d.S. e su conforme parere degli enti proprietari delle strade.

FAME DI DENARO – Il caso di Rieti non è certo l'unico, e ricorderete che SicurAUTO.it aveva denunciato gli autovelox illegittimi sulla Milano-Meda, mentre sollevava qualche perplessità su quelli di Palermo. È ovvio che gli Enti locali si prefiggano, troppo spesso, un unico obiettivo, che è quello di raccogliere quattrini per le proprie casse, intascando le multe; tuttavia, mai come in questo periodo di crisi, occorre che gli strumenti elettronici di rilevazione delle infrazioni siano utilizzati nel massimo rispetto delle norme, anche per centrare davvero il target della diminuzione delle vittime della strada. E per non dare facili scuse agli automobilisti che corrono troppo, da multare senza però infrangere le regole.

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3 Commenti

michele
20:35, 15 Novembre 2012

La legge va rispettata senza se e senza ma. Anche quando la legge è stupida in questo caso, perchè al contrario di quanto afferma l'articolo, l'obbiettivo di ridurre le vittime si ottiene se l'automobilista non sa quando è controllato. Altrimenti corre in tutte le altre occasioni. E dove sarebbe a questo punto la prevenzione?

Santino
09:33, 16 Novembre 2012

Quando succedono queste cose, sarebbe opportuno che i Giudici di pace, se e quando accolgono i ricorsi degli automobilisti, CONDANNASSERO i Comuni al pagamento delle spese (così come fanno quando respingono i ricorsi degli automobilisti). Le Leggi, vanno rispettate da TUTTI, nessuno escluso e come dice un proverbio: “Chi sbaglia, paga”.

luca
01:20, 18 Novembre 2012

per fermare l'uso illecito dei sistemi di rilevamento velocità basterebbe che gli enti locali non potessero intascare i soldi delle multe ma fossero obbligati a consegnare i proventi delle sanzioni allo Stato.Altra soluzione solo polizia carabinieri e finanza autorizzati all'uso di strumenti elettronici per il rilevamento velocità, visto che questi fatti purtroppo non sono una novità.

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