Auto GPL sui traghetti: cosa bisogna sapere

Auto GPL sui traghetti: cosa bisogna sapere

Il trasporto delle auto GPL sui traghetti: cosa bisogna sapere sull'imbarco delle auto a gas e quali precauzioni sono messe in atto contro gli incendi

20 Giugno 2022 - 07:06

Si possono imbarcare le auto GPL sui traghetti? E se sì, occorrono delle attenzioni particolari? Ci sono rischi per la nave e i passeggeri? Proviamo a dare una risposta definitiva a queste domande adesso che siamo all’inizio della stagione estiva e le prenotazioni per i traghetti con veicoli al seguito sono sempre più numerose.

Aggiornamento del 20 giugno 2022 con miglioramento della leggibilità, link e contenuti utili per i lettori

AUTO GPL SUI TRAGHETTI: NON C’È IL DIVIETO D’IMBARCO

Innanzitutto è bene chiarire che il pericolo d’incendio per un’auto GPL non è maggiore rispetto ad altri, e anche le possibilità di esplosione di una bombola sono decisamente rare. Con le auto elettriche i rischi saranno tutti da valutare meglio in futuro, considerando che il cargo Volkswagen ha fatto affondare la Felicity Ace. Detto ciò, bisogna aggiungere che a differenza di ciò che accade per il ricovero in luoghi chiusi “terrestri”, per quanto riguarda l’imbarco sulle navi dei veicoli alimentati a gas non esistono normative specifiche. Ne deriva che la possibilità o meno di consentire l’imbarco è lasciata alla discrezionalità della società armatrice. Che però, a rigor di logica, non può rifiutarsi di ospitare a bordo un’auto GPL, a meno che non abbia disposto regole diverse. Pertanto, prima di prenotare, è meglio consultare il regolamento della compagnia di navigazione per essere certi di poter accedere a bordo. Sappiamo comunque che nella maggior parte dei casi i regolamenti delle compagnie contengono una clausola con cui si impone al proprietario della vettura GPL di dichiarare al momento dell’acquisto del biglietto la presenza dell’impianto a gas. E di presentarsi al traghetto con il serbatoio semivuoto, comunicando il tipo di alimentazione anche agli addetti del check-in.

VEICOLI GPL SUI TRAGHETTI: LE REGOLE DELLE COMPAGNIE DI NAVIGAZIONE

Vediamo adesso nello specifico le regole sui veicoli GPL imposte da alcune compagnie di navigazione italiane:

– Tirrenia, ad esempio, in caso di mancata segnalazione dell’impianto a gas al momento dell’emissione del biglietto, fa decadere il diritto al trasporto;

–  Grandi Navi Veloci (GNV) esige la dichiarazione al momento dell’imbarco, e i veicoli a gas sono ospitati a bordo in garage dedicati;

– Moby Lines, l’impianto GPL dev’essere dichiarato all’atto della prenotazione, specificando se l’alimentazione è a gpl o metano. In più, come ulteriore misura precauzionale, al conducente è richiesto di presentarsi all’imbarco con il serbatoio del gas semivuoto, una misura in realtà piuttosto comune a tutte le società di navigazione (come scritto in precedenza).

Auto GPL sui traghetti

AUTO GPL SULLE NAVI: PERICOLOSE O NO?

In ogni caso gli armatori non ritengono le auto GPL pericolose, altrimenti ne vieterebbero l’imbarco. A maggior ragione le auto con impianti più recenti, dotate delle valvole di sicurezza in caso di sovrapressione o sovratemperatura. Certamente, però, tale fuoriuscita non sarebbe un evento molto gradito a bordo di una nave. Tuttavia bisogna distinguere alcuni csi:

– se la nave è del tipo ‘bidirezionale’ a ponte aperto, i veicoli vengono parcheggiati sul ponte di coperta, che non è chiuso. Quindi, il problema della concentrazione del gas non si pone;

– nelle navi con garage chiusi, l’accesso è vietato durante la navigazione. In questi casi, la sorveglianza e quindi la scoperta di un eventuale incendio sono di solito delegate agli impianti di video sorveglianza coadiuvati da rilevatori di fiamme e fumo. Anche se una recente modifica delle norme sulla sicurezza della navigazione in mare ha introdotto l’obbligo di periodici “giri di ronda” del personale nei garage.

IL RISCHIO-INCENDIO NEI TRAGHETTI

È comunque indubbio che sulle navi, aperte o chiuse che siano, l’incendio di un veicolo (alimentato a gas o meno), una volta scoperto, ha sempre buone possibilità di essere combattuto con efficacia, semplicemente perché su una nave abbondano per definizione i mezzi per contrastare le fiamme. Sia centralizzati (per esempio gli impianti sprinkler automatici, a pioggia) e sia individuali, ossia estintori e/o manichette. Cosa che invece non sempre accade di certo nei parcheggi di progettazione e costruzione meno recenti. Le norme in vigore prescrivono inoltre che i dispositivi antincendio sulle navi debbano essere particolarmente numerosi ed efficienti proprio nei garage. Va anche detto che la conformazione delle navi traghetto, caratterizzate da enormi spazi per i veicoli, non permette in questi locali l’adozione di paratie o porte taglia-fiamma che possano soffocare il fuoco o impedirgli di propagarsi o almeno rallentarlo. Insomma, un incendio sul ponte-garage di un traghetto porta-auto dev’essere scoperto ed estinto il prima possibile. Perché in caso contrario potrebbe divenire totalmente incontrollabile in breve tempo.

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