Euro NCAP compie 20 anni: 78000 vite salvate dai crash test

Euro NCAP compie 20 anni: 78000 vite salvate dai crash test 20 anni di crash test per Euro NCAP. Dalla prima disastrosa sessione del 1997 ad oggi migliorata notevolmente la tecnologia

20 anni di crash test per Euro NCAP. Dalla prima disastrosa sessione del 1997 ad oggi migliorata notevolmente la tecnologia, con l'occhio verso domani

2 Febbraio 2017 - 01:02

Era il 4 febbraio 1997 quando un'associazione indipendente mise insieme sette fra le utilitarie più apprezzate in Europa, un laboratorio certificato, due crash test che simulano i più gravi incidenti stradali e pubblicò tutti i risultati, dando finalmente in mano a tutti la possibilità di comparare la sicurezza passiva dei modelli più popolari di auto. Così nacquero 20 anni fa i crash test indipendenti Euro NCAP. SicurAUTO.it, già 15 anni fa, pubblicava in Italia per primo in real time i risultati e già allora i primi video disponibili. A distanza di 15 anni siamo l'unico portale in Italia che pubblica tutte le schede dei crash test Euro NCAP in italiano, con immagini, dati e video, raccolte nella sezione crash test del nostro portale.

78000 GRAZIE I numeri, essendo un'associazione indipendente, fanno rendere conto degli immensi sforzi perpetrati negli anni dai partner di Euro NCAP. Più di 630 modelli valutati, per un totale di 1800 crash test effettuati, per un totale di 160 milioni di Euro (escluso il costo delle auto) investiti in sicurezza per gli automobilisti. Tutto ciò ha permesso di salvare ben 78000 vite umane grazie alle tecnologie implementate sulle auto per ottenere un buon giudizio nei test. Tanti passi avanti sono stati fatti, l'introduzione di sempre nuovi test hanno visto gli equipaggiamenti di sicurezza crescere sempre di più negli anni, soprattutto per le vetture più popolari. ESC, airbag laterali per la testa, pretensionatori per le cinture posteriori e sistemi di frenata autonoma sono solo alcuni degli accessori richiesti nei test Euro NCAP, che se presenti di serie danno la possibilità di ottenere il massimo punteggio. Da una semplice valutazione della sicurezza passiva, nel 1997, si è arrivati oggi, specialmente dal 2009, a una valutazione globale della sicurezza dell'auto, inglobando la protezione adulti, pedoni e bambini e i dispositivi elettronici di assistenza alla guida.

TANTE CRITICHE Fino alla prima pubblicazione, il crash test da superare per consentire la vendita delle auto in Europa prevedeva un impatto frontale a 48 km/h contro un muro. Requisito fondamentale era lo spostamento indietro del volante, nessuna rilevazione con i manichini per verificare la sicurezza dei passeggeri e soprattutto i test non venivano resi pubblici. Euro NCAP ha da subito adottato il crash test frontale offset, con il 40% del musetto che va a colpire una barriera deformabile a 64 km/h. A bordo due sofisticati manichini Hybrid III verificano le lesioni per il pilota e il passeggero. E anche la sicurezza in caso di impatto laterale è stata introdotta nei crash test: un carrello va a colpire a 50 km/h la fiancata dell'auto in esame, con a bordo un manichino EuroSID. I primi risultati alzarono una tempesta incredibile sul mondo automobilistico, nessuna delle 7 utilitarie ottenne il massimo risultato di 4 stelle. Solo la Ford Fiesta e la Volkswagen Polo ottennero 3 stelle, ma alcune lesioni sofferte dai manichini erano ancora gravi. Risultato scarso di 2 stelle per Fiat Punto, Nissan Micra, Opel Corsa e Renault Clio, le lesioni gravi in entrambi i crash test, spesso considerate letali. Una sola stella per la Rover 100 che collassando ha ucciso il pilota sia nel crash test frontale, che in quello laterale. I costruttori sul piede di guerra risposero che erano prove troppo severe, nessuna auto sarebbe stata in grado di ottenere 4 stelle, cosa smentita 5 mesi dopo dalla Volvo S40. Cambiò il modo di approcciarsi alla sicurezza, con il coltello dalla parte del manico per i consumatori i costruttori sono corsi ai ripari creando nuovi modelli sempre più sicuri ed equipaggiati. Rover addirittura smise di produrre la 100 e nessun altro modello l'ha sostituita, il calo delle vendite dopo il risultato dei crash test Euro NCAP fu spaventoso. Quello che era una bestia nera è diventato lo standard minimo per la progettazione dei nuovi modelli di automobile, permettendo di salvare sempre più vite umane in caso di incidente. E le case pubblicizzano, a loro vantaggio, gli ottimi risultati conseguiti, come ad esempio le prime 5 stelle ottenute dalla Renault Laguna nel 2001.

Scopri in questo video una comparativa fra i primi crash test del 1997 e le vetture corrispondenti in commercio attualmente, sotto la tabella riassuntiva con i collegamenti alle schede dettagliate con foto, video e commenti in italiano.

1997
 
OGGI
 

Fiat Punto

Fiat Grande Punto 2005

Ford Fiesta

Ford Fiesta 2012

Nissan Micra

Nissan Micra 2010

Opel Corsa

Opel Corsa 2014

Renault Clio

Renault Clio 2012

Rover 100

 
 

Volkswagen Polo

Volkswagen Polo 2009

STRADA DA SEGUIRE Il futuro di Euro NCAP è nella prevenzione e nella protezione anche degli altri utenti della strada. Già l'introduzione dei test sui sistemi di frenata autonoma AEB e sui sistemi di supporto alla corsia di marcia è un chiaro segnale sull'importanza che evitare un incidente sia sempre meglio. Negli anni venturi saranno valutati anche i sistemi di frenata autonoma verso i ciclisti e verso il traffico che viaggia nell'altro senso di marcia. Entro il 2020 sarà valutata l'aggressività nel crash test offset, per evitare gravi conseguenze negli incidenti reali per le vetture più leggere. Nel crash test laterale sarà introdotto anche il passeggero anteriore, per verificare l'efficacia del trattenimento evitando di colpire il pilota nell'impatto. Tanti piccoli aggiustamenti e introduzione di nuovi test, sempre in evoluzione per migliorare la sicurezza non solo degli automobilisti, ma di tutti gli utenti della strada.

SBATTIAMO LE CANDELINE Per celebrare i 20 anni dalla prima pubblicazione dei crash test Euro NCAP, le candeline sono state due auto: la Rover 100 del 1997 e un'attuale Honda Jazz. Entrambe sono state sottoposte al crash test frontale offset a 64 km/h, il confronto dei risultati è impressionante. La Jazz dispone di sistemi di sicurezza che erano optional o non disponibili nel 1997, il doppio airbag, gli airbag laterali e quelli a tendina, l'ESC e gli avvisatori per le cinture slacciate fanno parte dell'equipaggiamento della piccola giapponese dei giorni nostri. La Rover 100 è fornita solamente dell'airbag lato guida, pagato come optional peraltro. Dove praticamente non c'era possibilità di scampo per il conducente nel crash test della Rover 100, il conducente della Honda Jazz può tranquillamente slacciare la cintura e scendere dall'auto con le proprie gambe. La differenza fra le due strutture è impressionante, una resiste correttamente, l'altra collassa come un castello di carte intrappolando il conducente all'interno. Questa è l'evoluzione che Euro NCAP ha consentito per migliorare la sicurezza, rendendo sicure anche le vetture più compatte.

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