Alcol zero: si prospettano un mare di ricorsi. Ma l'esperto dice di no

Alcol zero: si prospettano un mare di ricorsi. Ma l'esperto dice di no Si prospettano dure battaglie legali sul fronte dell'alcol. Il nuovo codice della strada ha infatti introdotto

Si prospettano dure battaglie legali sul fronte dell'alcol. Il nuovo codice della strada ha infatti introdotto, per la prima volta in Italia, l'alcol zero alla guida. Ma montano le polemiche.

9 Agosto 2010 - 10:08

Si prospettano dure battaglie legali sul fronte dell'alcol. Il nuovo codice della strada ha infatti introdotto, per la prima volta in Italia, l'alcol zero per alcune categorie di conducenti (leggi quali). La novità è stata introdotta con il nuovo articolo 186-bis che esordisce così: “e' vietato guidare dopo aver assunto bevande alcoliche e sotto l'influenza di queste”.

Già la premessa è scritta male. Cosa significa “è vietato guidare dopo aver assunto bevande alcoliche”? Senza una precisazione temporale la prima frase serve a poco. Abbiamo più volte spiegato che ciò che conta non è solo la quantità di alcol ingerita ma il tempo che intercorre tra l'ultimo sorso e l'avviamento del motore. Potrei aver bevuto un bicchiere di vino a stomaco pieno, ma se mi metto alla guida più di due ore dopo, quasi sicuro il mio tasso alcolemico sarà 0 (siccome ognuno reagisce diversamente è utile avere con se un etilometro, qui trovate quelli in convenzione con SicurAUTO.it). Per rendere più comprensibile il tutto bisogna leggere la parte finale della frase: “e sotto l'influenza di queste”. Già adesso ci siamo. Non sarebbe stato meglio rendere la frase più semplice? Tuttavia non è su questo che si misureranno magistrati e avvocati.

La vera battaglia si combatterà a suon di virgole e decimali

Questo perchè il secondo comma del 186-bis parla esplicitamente di “tasso alcolemico superiore a 0 (zero)” e compreso entro lo 0,5 (dopo scattano le sanzioni previste normalmente ma aumentate per i conducenti citati nel medesimo articolo). Quindi basterà anche un valore di pochissimo superiore allo zero per far scattare la multa e lo slittamento della patente a 19 anni per i minorenni. Una situazione esagerata.

Cosa accadrà a chi verrà trovato con un tasso di poco superiore allo zero: es. 0,02 g/l?

Nell'ambiente delle forze dell'ordine si parla di regole non scritte che suggeriscono di lasciare andare i conducenti con tassi prossimi allo zero. Tuttavia questo non garantisce al cittadino pari garanzie di trattamento. Chi ci dice che l'agente della stradale di Palmanova userà la stessa elasticità del collega di Albenga?

Inoltre l'etilometro, già messo duramente sotto inchiesta da numerosi ricercatori (vedi qui e qui), riuscirà a non farsi ingannare dalle piccole quantità di alcol prodotte dal nostro corpo (così come dichiarato nei giorni scorsi dalla dottoressa Elisabetta Bertol, Presidente Nazionale Tossicologi Forensi) o dal liquoroso cioccolattino da poco ingerito e assimilato?

Per fare chiarezza su tutto questo SicurAUTO.it ha interpellato il dott. Emanuele Scafato, Presidente della Società Italiana Alcologia, nonché Direttore presso il reparto salute della popolazione, Osservatorio Nazionale Alcol, dell'Istituto Superiore della Sanità.

“Io non vedo alcun problema, il tasso zero esiste già da diversi anni in molti paesi dagli Stati Uniti alla Francia e nessuno ha mai sollevato il problema – ha esordito Emanuele Scafato – tra le altre cose gli etilometri sono gli stessi di quelli italiani”.

In merito alle dichiarazioni della collega Bertol aggiunge: “si ho letto la posizione presa dalla collega di Firenze ma escludo che l'etilometro possa segnare un valore superiore allo zero, altrimenti ci sarebbero tantissimi contenziosi in varie parti del mondo – ha aggiunto il Presidente SIA -. Per dimostrare un'eventuale inattendibilità dell'etilometro bisognerebbe prendere almeno cento persone che non abbiano bevuto e vedere se a qualcuno esce un valore anche di 0,01 g/l. Solo dopo aver prodotto dati scientifici si potrà mettere in discussione lo strumento”.

Visto che la Società Italiana Alcologia è stata la promotrice dell'alcol zero e dei lavori socialmente utili (leggi il testo del loro emendamento), abbiamo chiesto al dott. Scafato il perchè di una norma così dura e senza alcuna tolleranza in merito all'alcol.

“La scelta dell'alcol zero per determinate fasce della popolazione è scientificamente supportata – ha concluso Scafato -. Ad esempio per i giovani sotto i 21 anni si denota una difficoltà oggettiva nell'assimilare l'alcol, così come per gli over 65, per i quali avevamo chiesto anche l'alcol zero. L'inesperienza da un lato e i riflessi più lenti dall'altro impongono un cervello senza alcuna influenza dall'alcol. Ci spiace che per gli over 65 non sia stata accolta la nostra proposta, ma siamo soddisfatti dei risultati raggiunti”.

Resta da capire perchè si siano accettati i presupposti scientifici solo per gli under 21, mentre per gli over 65 si sia chiuso un occhio. Ma questo argomento merita un approfondimento a parte che scriverò a breve.

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1 Commento

Marco
22:50, 23 Agosto 2010

L'art. 186-bis si applica anche a chi esercita professionalmente l'attività di trasporto di persone o di cose. Ma si applica solo quando è alla guida del mezzo specifico per il trasporto di persone o cose, o anche quando è alla guida, per esempio, della sua auto privata?

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