Renault Fluence: intervista ad uno dei primi clienti italiani

Renault Fluence: intervista ad uno dei primi clienti italiani SicurAUTO intervista uno dei primi clienti italiani ad aver acquistato una Renault Fluence ZE

SicurAUTO intervista uno dei primi clienti italiani ad aver acquistato una Renault Fluence ZE, ecco come si sta trovando

16 Novembre 2012 - 03:11

Un paio di mesi fa il Sig. Alberto Tognazzi residente a Cecina (LI), dipendente delle Ferrovie dello Stato, ci ha inviato una e-mail con la quale ci informava che, nel giro di qualche settimana, sarebbe divenuto possessore di una Renault Fluence Z.E., la nuova berlina compatta elettrica che la Casa francese ha commercializzato da quest'anno in Italia al prezzo di 28.200 Euro (+ noleggio batterie a partire da 82 euro al mese).

PRIME IMPRESSIONI – Il Sig. Tognazzi, convinto sostenitore delle energie rinnovabili, ci ha spiegato, facendo anche due conti, che i costi delle ricariche periodiche delle batterie dell'auto, sarebbero stati a costo zero, grazie all'impianto fotovoltaico installato nella sua nuova casa. La segnalazione del nostro lettore toscano ci è sembrata particolarmente interessante, quindi abbiamo atteso che il proprietario del veicolo avesse percorso un certo chilometraggio prima di raccogliere le sue prime impressioni di utente di un'auto totalmente elettrica.

Sig. Tognazzi, da quanto tempo utilizza la sua nuova Fluence?
“E' quasi un mese che la uso e sono molto contento dell'acquisto. Grande soddisfazione è snobbare i distributori!”

Quanti Km riesce a percorrere prima di una ricarica?
“Quello che la Casa dichiara è vero: all'inizio sembrava di no. La prima settimana non andavo più in là di 120 Km, poi entrando in sintonia e capendo cosa intendevano loro con “guidare elettrico”, arrivo facilmente a 150-160 km”.

Cosa si intende per “guidare elettrico”?
“Guidare elettrico significa sfruttare pienamente il fenomenale freno-motore ( i freni li uso solo per emergenza e agli stop), evitare accelerazioni brusche e limitare la velocità. Basta rispettare i limiti sulle statali e non superare i 100 Km/h in autostrada”.

Cosa ci può dire sui tempi di ricarica?
“Per ora ho provato solo la ricarica “occasionale” detta anche ricarica “d'emergenza” ad una normale presa casalinga, come un aspirapolvere, finchè non sarà terminata la casa nuova. Questa ricarica è più lenta (carica quasi la metà di quella dedicata), però non sono mai andato oltre le 8,5 ore e, come altri sostengono, non scatta niente. Solo una volta è scattato il limitatore (ho un impianto standard da 3 Kw) ma avevo forno e macchina del caffè accesi, oltre alla tv, al frigo e diversi carica-batterie! E' vero che in ricarica assorbe un max. di 2 Kw però il valore è regolabile, allungando il tempo di ricarica e varia da 0,5 a 2 kw, in base a quanta energia usi in casa, per non far scattare il limitatore. Con la presa dedicata tutto cambia, a gennaio, quando mi trasferirò nella nuova casa con il fotovoltaico, lo potrò verificare”.

Qual è a suo giudizio la sensazione prevalente che si prova guidando un'auto elettrica?
“La comodità è fuori dal comune: all'inizio ti pare di essere stordito, complice anche l'auto nuova che non ha rumori di accoppiamenti. Ti sembra di fare un viaggio in 3D! Vedremo in seguito”.

Però nelle lunghe distanze l'auto elettrica ha dei limiti oggettivi
“L'auto elettrica con la tecnica attuale non è indicata per chi fa tanti Km. Invece per i pendolari che distano dal lavoro fino a 60 Km (io ne disto 40) è l'ideale, soprattutto per il portafogli”.

Ha ottenuto uno sconto sulla vettura?
“Il costo dell'auto è 28.200 Euro + IPT, sconti per le vetture ZE nemmeno a parlarne, dopo estenuanti trattative sono riuscito a ottenere il metallizzato e il cavo di ricarica di emergenza (viene fornito solo lo standard). Basti pensare che sono socio dell'ANGLAT (Associazione nazionale guida legislazione handicappati trasporti ndr) e in teoria la Renault prevede sconti per possessori di handicap dal 11% al 21%, ma sulle ZE no!!”

NOLEGGIO BATTERIE – Discorso a parte è il costo del noleggio batterie: “io ho un contratto da 15.000 km/anno e pago 99 euro al mese che fanno circa 1.200 euro l'anno. Rispetto all'Alfa Romeo che avevo, non pago il bollo (420 euro risparmiati). Di RC auto, dopo gli aumenti di Monti, spendo 169 Euro l'anno (avrei pagato 560… quindi 389 risparmiati). Per la manutenzione ho fatto un contratto con la Renault che prevede tutto a carico suo (dalle pasticche dei freni alle spazzole del tergi) che costa 11 euro il mese. Avrei speso 100 euro il mese minimo (1.100 circa di guadagno). In tutto c'è un risparmio di circa 700 euro all'anno, senza contare il guadagno di carburante. Se le batterie le dovessi comprare farebbero lievitare il prezzo dell'auto del loro costo: 8000 Euro + IVA e sarebbero in garanzia massimo 5 anni. In più compreso nel prezzo del noleggio c'è anche il rimorchio (nel caso rimani scarico) gratuito. Fino a 80 km ti portano a casa, oltre presso un punto Renault. Nel contratto c'è anche una postilla che, nel caso vengano introdotte novità che migliorano la qualità, ti spettano. Tanta gente questi conti non li fa e vede il noleggio batterie come una cosa deleteria senza pensare a quanto influisce sul valore residuo dell'auto e se si guastano a garanzia scaduta (cosa molto facile, poichè le batterie hanno una vita teorica media di 8 anni) sono dolori, senza contare lo smaltimento”.

AUTO ELETTRICA? SCELTA DA VALUTARE – La scelta di un'auto elettrica deriva dall'uso che se ne fa (un rappresentante che fa 500 km il giorno non può acquistarla) e dall'accettazione di un compromesso: su un piatto ci sono 3000 euro l'anno di spese fisse (è la somma tra carburante e spese fisse calcolato su 15.000 km/anno di un'auto tradizionale), sull'altro c'è l'andare piano ed i limiti di autonomia e, per ora, di infrastrutture adatte. “L'auto elettrica inserita nel progetto che sto (faticosamente) portando avanti – aggiunge Tognazzi – permette di avere energia a gratis, aumentando sia il risparmio dell'auto, sia diminuendo il tempo di rientro dell'investimento. In più non inquino minimamente, essendo energia fotovoltaica e non dipendo più dell'estero per il carburante. Spero di aver spiegato in maniera comprensibile.”

RISPARMIO GRAZIE ALL'IMPIANTO FOTOVOLTAICO – Ed è proprio grazie all'impianto fotovoltaico di cui la casa del sig. Tognazzi dispone, che il nostro lettore realizzerebbe addirittura un guadagno quando utilizzerà la presa dedicata per la ricarica delle batterie della sua Fluence. Sfruttando il Decreto denominato “Quinto conto energia” con cui il Ministero regola il meccanismo e le tariffe degli incentivi alle rinnovabili, il Sig. Tognazzi ha così spiegato i suoi calcoli: “Tutta l'energia prodotta ed auto-consumata contemporaneamente viene premiata così: € 0,114 Kw/h premio per l'autoconsumo a cui va aggiunto il risparmio medio di € 0,170 ottenuto dal consumo della propria energia. In questo caso non avrei un costo per caricare le batterie dell'auto, ma un guadagno di 0,114+0,170= 0,284 al Kwh. Invece, per tutta l'energia prodotta e non consumata, quindi immessa in rete, avrei un incentivo di € 0,216 al Kwh (0,196+0,02 di bonus materiale UE). I valori vanno ad aumentare se l'impianto fosse di 3Kwp anziché di 7,99Kwp come il mio”. Attualmente, sempre secondo le stime di Tognazzi, un “pieno” costa normalmente 3,5 euro.

COSTO NOLEGGIO BATTERIE NON TRASCURABILE – Non possiamo certo dire che il nostro interlocutore non sia stato esauriente e disponibile nelle sue valutazioni, dimostrando peraltro una non comune preparazione nel settore elettrotecnico, derivante dai suoi trascorsi professionali. In merito al costo del noleggio delle batterie, a nostro parere non trascurabile (99 Euro al mese), osserviamo che si tratta di un esborso fisso, a prescindere dall'utilizzo o meno del veicolo. Sono 6.000 euro in 5 anni (il periodo di garanzia delle batterie) che gravano comunque sulle spese di gestione dell'auto. In tema di costi, in un periodo drammatico per le vendite di auto, sorprende non poco la politica Renault di non concedere sconti/incentivi per l'acquisto del prodotto elettrico che, in tutti i mercati, stenta molto a decollare per i noti motivi, tra i quali in primo luogo gli elevati prezzi di listino. Per non parlare poi degli sconti negati anche ai soci ANGLAT, un vero peccato. Note molto positive, invece, sul fronte assicurativo, visto che il Sig. Tognazzi per la polizza RC paga soltanto 169 Euro l'anno, (previsto il 50% di sconto per le elettriche), a cui vanno aggiunti 388 Euro l'anno per furto-incendio, cifra altrettanto modesta rispetto alle attuali tariffe di mercato. Inoltre le elettriche sono esentate dal bollo per i primi 5 anni, dopo si paga il 25% del dovuto in base ai Kw. Il Sig. Tognazzi, possiede anche un'auto “normale” (Opel GT), a cui è particolarmente affezionato e che usa per gli spostamenti più lunghi.

AGEVOLAZIONI NON SUFFICIENTI – In conclusione, allo stato attuale, emerge che l'auto elettrica gode in Italia, di un trattamento fiscale ed assicurativo molto agevolato rispetto ai veicoli convenzionali. Tuttavia ciò non è sufficiente a favorire le vendite, in assenza di reali e sostanziosi incentivi statali e di forti sconti da parte delle concessionarie. Sugli incentivi statali, ho già espresso, in altre occasioni, il mio parere contrario che posso estendere anche alle tariffe assicurative agevolate ed all'esenzione del bollo e successiva riduzione. Sono tutte misure demagogiche e discriminatorie nei confronti degli altri utenti di veicoli convenzionali. Infatti, non si capisce in base a quale principio o statistiche consolidate, il guidatore di un veicolo elettrico possa creare meno incidenti. Ma anche se ciò accadesse, non può essere un motivo valido, visto che molti automobilisti virtuosi, da molti anni al top della classe di merito, si trovano a pagare ogni anno sempre di più. Insomma, anche in questo caso… figli e figliastri.

Abbiamo, infine, chiesto al Sig. Tognazzi un suo giudizio sintetico sugli altri aspetti della vettura e sul comportamento stradale. Ecco le risposte:

  • Estetica: è molto soggettiva, devo dire che è una linea riuscita bene, l'unico appunto è la parte centrale (tra le due ruote) un po' tozza e non troppo slanciata
  • Posto guida: comodo, non sportivo, regolabile su tante cose: volante altezza, non per me, essendo disabile ho il freno a lungo braccio incernierato nella parte inferiore dello sterzo e come muovi lo sterzo devi regolare il freno. Sedile completamente regolabile:altezza,scorrimento e lombare (tutto manuale)
  • La strumentazione è carina, come completezza è sul livello della altre della sua categoria…lo strano è non vedere contagiri e termometro dell'acqua. Molto utile è una funzione del computer di bordo che ti fa vedere il flusso della corrente in direzione e quantità. Mi spiego meglio: ti fa vedere se e quanto le batterie stanno alimentando il motore o in fase di rallentamento il motore da utilizzatore si trasforma in generatore e rallenta l'auto tanto da rendere l'uso dei freni superfluo se non agli stop e frenate di emergenza. Ho percorso 1500 km e i dischi posteriori iniziano ora a lucidarsi. Il “Kangoo”,ha un motore molto simile al mio ma tarato e rapportato diverso: la capacita di auto rigenerarsi è più alta e quindi ha più freno motore…morale le pasticche non si cambiano per consumo ma per invecchiamento
  • Visibilità: la visibilità in marcia è ottima; non ci sono angoli morti, mentre in manovra si percepiscono male gli ingombri al posteriore. Meno male che ci sono i sensori (di serie),e volendo è predisposta per la telecamera
  • Finiture e accessori: Il livello delle finiture è alto, secondo me per il motivo che l'auto viene usata prettamente come vettura dimostrativa nelle varie manifestazioni e non ha un mercato…basti vedere i risultati delle vendite: soltanto trenta immatricolazioni nel 2012 tante delle quali istituzionali. Provengo da due auto che di finiture ne hanno poche: Alfa 156 e Opel GT (da non confondere con Astra GTC, gran macchina…. ma a livello di finiture lascia a desiderare), la prima venduta la seconda custodita gelosamente. Come accessori ha tanto di serie che tante auto offrono a pagamento: navigatore TomTom integrato, vivavoce bluetooth con comandi al volante, regolatore e limitatore di velocità, autoradio (con un impianto non male), sensori di parcheggio e l'immancabile ESP + antislittamento
  • Confort: fuori dal comune, viaggiare in silenzio assoluto (complice anche l'assenza di scricchiolii) è una sensazione indescrivibile
  • Tenuta in strada: di buon livello (non eccezionale), turistica, predilige la comodità come molleggiamento. Lo spostamento del baricentro, dovuto al posizionamento delle batterie dietro lo schienale dei posti posteriori ha cambiato un po' il comportamento
  • Velocità: auto-limitata a 135 km/h per limitare un consumo eccessivo di corrente e conseguentemente l'autonomia
  • Ripresa: da non credere!!! Sono rimaste di stucco diverse persone; l'ha provata un concessionario delle mie parti e l'ha paragonata a un Passat con 170 cv. Fino a 50 km/h entra quasi fisso l'antipattinamento; fino a 90 accelera bene dopodiché la spinta si affievolisce
  • Freni: complice il fenomenale freno motore frena molto bene e non dà segni di affaticamento
  • Sterzo: provenendo da due sterzi eccezionali posso dire che, secondo me, non è un granché
  • Autonomia: è molto variabile in base sia al modo di usare l'auto sia al tipo di percorso affrontato. Usata come un'auto normale (chi sceglie l'acquisto di questa non la userà così), non si và più in là di 110 km, usata normalmente, ma sfruttando le caratteristiche elettriche 130-140 km, e aggiungendo una guida parsimoniosa si arriva a 150 km… se invece sfrutti dei trucchi, tipo autostrada ti metti in scia a un pullman (occhio alla distanza di sicurezza! ndr), inserisci il regolatore di velocità i 180 km promessi da Renault li passi. La differenza dei chilometri percorsi non influisce nella tasca (se servono 3,5 euro per un pieno), ma sulla distanza percorribile. Spiego meglio: se devi fare un viaggio un po' più lungo devi risparmiare la carica, se invece puoi ricaricare, la puoi usare senza grossi limiti
  • I tempi di ricarica li ho potuti verificare solo con la “ricarica occasionale”. I tempi dipendono da quanti kw usi in casa, essendo il caricabatterie modulante da 0,5 a 2 kw (secondo me è più ampio lo spettro: 0,5 a 2,8 kw), faccio degli esempi:
    1. Di notte, non assorbi praticamente niente e lavora a pieno, avevo 8 km di autonomia ha impiegato 8 h 30 minuti.
    2. Di notte carica residua una cinquantina di chilometri: tempo 4 h circa
    3. Di giorno con un'erogazione di corrente vicino al minimo e carica al 50% 13 h (un po' tantino!!).
  • Le batterie sono da 22 kwh, il tempo di ricarica, in questo caso, dipende molto da fattori esterni, la capacità di ricaricare influisce (molto) sul tempo necessario
  • L'assistenza: ho potuto verifica la qualità “burocratica” sino adesso (spero anche dopo!!) e si sono dimostrati più che validi

di Bruno Pellegrini

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1 Commento

andrea
13:25, 20 Novembre 2012

Vorrei precisare che quelle che vengono descritte come “caratteristiche elettriche” non sono molto diverse da quelle di un'auto convenzionale. Con qualsiasi auto (benzina, diesel, ecc) si riscontrano differenze di consumo (e di conseguenza anche autonomia) anche del 40% in base allo stile di guida.Nessuna auto (o quasi) ha un'aerodinamica adeguata per consumare poco oltre i 100 km/h e con qualsiasi alimentazione si risparmia (e molto) decelerando in anticipo e senza ricorrere ai freni

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