SicurAUTO.it ha provato per voi la spider giapponese oggetto di "culto" da parte di tutti gli appassionati di auto del mondo
Se si chiedesse agli appassionati di auto italiani qual è la spider, con motore anteriore e trazione posteriore, per eccellenza la risposta sarebbe per tutti la stessa: il mitico “duetto” Alfa Romeo, lo spyder reso famoso nel film “il laureato”; se si facesse la stessa domanda agli appassionati di auto di tutto il mondo la risposta probabilmente sarebbe: la “Miata”, ovvero la Mazda MX-5, vettura che nasceva 20 anni fa (proprio mentre la spider Alfa Romeo stava per finire la sua carriera) e che ha fatto riprendere i sensi ad un intero segmento diventando, dato l’ampio successo commerciale, punto di riferimento per gli altri costruttori, ed è per questo che Marchionne ha proprio scelto la casa giapponese per realizzare in partnership il nuovo duetto. La MX-5 oggetto della nostra prova è una versione, in edizione limitata full optional di soli 100 esemplari, denominata “Cult”, e possiamo dire che mai nome fu più azzeccato dato il successo di vendite che ha fatto di questa piccola spider un vero oggetto di culto per gli appassionati d’auto. La MX-5 in versione speciale “Cult”, disponibile con il solo motore 1.8 a benzina da 126cv, può essere scelta sia in versione Roadster (con il classico tetto in tela ad apertura manuale) sia in versione Roadster Coupé (con tetto rigido che impiega 12 secondi ad aprirsi e a chiudersi, velocità record in questo tipo di settore).
ESTERNI – Il design segue il tema ispiratore della gamma Mazda ossia il Kodo, “l’Essenza del movimento” e si caratterizza per la coda corta e il cofano allungato, il tutto con una linea davvero pulita e senza tempo che mescola insieme sportività ed eleganza; questa versione si differenzia esteticamente, rispetto alle altre MX-5, per un frontale leggermente rivisto nel profilo del paraurti e nel contorno dei fendinebbia, mentre i cerchi, specifici, sono in lega da 17” con finitura cromata. La capote è color tabacco ed è realizzata con un materiale di alta qualità e può essere aperta o chiusa in soli 6 secondi con una mano sola mediante un gancio situato in posizione centrale. Quando è completamente ripiegata a Z, la capote resta a filo del cofano bagagli e quindi non richiede l’uso di un copri-capote; una volta capito bene i movimenti da compiere, inoltre, non è neanche necessario scendere dall’auto per aprirla o chiuderla. Per la versione Roadster Coupé il tetto rigido è dello stesso colore della carrozzeria. Presente anche una cromatura lungo le maniglie cosa che ricorda, almeno dal punto di vista puramente estetico e non funzionale, la Fiat barchetta. Due i colori disponibili per la Roadster, il Meteor Grey ed il Brilliant Black (presente sull'esemplare in prova), unico il colore per la Roadster Coupè, vale a dire lo Stormy Blue.
IN OFFICINA – La MX-5 ha una carenatura solo sotto il motore; nel sottoscocca spicca una traversa di irrigidimento in alluminio pressofuso (Powerplant Frame – PPT) nel tunnel della trasmissione. Il PPT connette rigidamente la trasmissione e il differenziale posteriore eliminando il ritardo nella risposta in caso di brusche accelerate: questo elemento, che funge da robusta spina dorsale, è stato introdotto in modo simile anche sul modello precedente e sulla Mazda RX-8, prodotta sulla stessa linea di montaggio della nuova Mazda MX-5 in Giappone. Per quanto riguarda il telaio della nuova Mazda MX-5, è più compatto e più leggero del precedente e ciò ha permesso una distribuzione ideale del peso tra gli assi. Per migliorare ulteriormente il piacere di guida, il motore della Mazda MX-5 è stato arretrato di 135 mm e la batteria e il serbatoio del carburante si trovano più vicini al baricentro dell’auto; di conseguenza con due passeggeri a bordo raggiunge una distribuzione del peso ideale di 50:50 sugli assi anteriore e posteriore. Nel vano motore è presente una barra duomi che permette di irrigidire la sospensione anteriore; lo spazio per poter cambiare le lampadine è discreto. Le sospensioni anteriori sono a quadrilatero alto mentre le posteriori sono del tipo Multilink.
INTERNI – I rivestimenti sono in pelle di color tabacco con sedili (con poggiatesta integrato) riscaldabili. Il quadro strumenti è molto classico e comprende 5 strumenti circolari: due grandi, tachimetro e contagiri, e tre piccoli, indicatore carburante, indicatore pressione olio (sotto al quale c'è un piccolo trip computer) e l'indicatore temperatura liquido di raffreddamento. La plancia è molto pulita e vi fa bella mostra di sé una fascia di alluminio satinato che corre lungo tutta la sua lunghezza. Nella parte centrale si trova il pulsante dell’hazard (di colore nero) e le spie dell’airbag passeggero. Al di sotto troviamo lo schermo touch screen da 5,8” del navigatore satellitare, più in basso le 3 manopole che controllano il climatizzatore automatico (ottimo nel funzionamento) e ancora più sotto una presa da 12V e i comandi per riscaldare i sedili. Sul tunnel centrale, di un materiale plastico non all'altezza del resto della vettura, ci sono i comandi per gli alzacristalli elettrici e un cassetto, con coperchio scorrevole, che può ospitare 2 bottigliette d’acqua e alto a sufficienza da non farle cadere (l’elemento che “separa” le bottiglie, è estraibile). Nel cassetto portaoggetti ci sono i connettori Audio/video e USB. Il volante, così come il cambio e il freno a mano è in pelle nera, e le sue razze con finitura “silver” ospitano i comandi dell’impianto audio e del cruise control. In alluminio la pedaliera.
INFOTAINMENT – L’impianto comprende un navigatore satellitare con schermo touch screen da 5,8”, collegamento bluetooth e Radio CD MP3 con 6 Altoparlanti, prese Aux-in e USB. Il navigatore marchiato TomTom funziona molto bene e le mappe riusltano essere abbastanza aggiornate, la qualità audio complessiva del sistema è tutto sommato buona considerando che la macchina e orientata al piacere di guida e che quindi l'impianto più che per soddisfare i palati raffinati ha la funzione di svolgere il ruolo di leggero sottofondo. Solo discreta la qualità delle telefonate (per questo test abbiamo utilizzato un Nokia 2760 ed un LG Optimus pro).
SU STRADA – La posizione di guida, molto bassa dato il tipo di vettura, è adattabile a qualsiasi corporatura. Il problema che si pone per i più alti è quello della visibilità nelle curve a destra, se si è alti intorno al metro e ottanta, perché lo specchietto retrovisore viene a trovarsi ad altezza degli occhi e quindi copre parte della visuale. Se si è alti oltre il metro e novanta la situazione peggiora ulteriormente perché ci si trova davanti agli occhi direttamente la trave di supporto del parabrezza. A capote chiusa chi è alto oltre il metro e 80 sbatterà la testa contro la barra di supporto del tetto in tela. La visibilità in retromarcia è ottima, ovviamente, a tetto abbassato e peggiora a tetto chiuso; tuttavia con un po’ di abitudine e grazie agli specchietti le manovre riescono semplicemente grazie anche al piccolo raggio di sterzata. La tenuta di strada è buona, anche se l’ESP interviene, a nostro avviso, molto prima del dovuto. L’assetto è orientato, per quanto possibile per il tipo di vettura, al comfort: ampio il molleggio in generale e il rollio; contenuto tutto sommato il beccheggio. Il sovrasterzo è presente ma controllabile a meno che non si esageri con le velocità e contemporaneamente si disinserisca l’ESP. La capacità di assorbimento delle sospensioni è discreto complice la gommatura ribassata 215/40 R17 ; risultano particolarmente ostiche le buche con spigoli vivi. Buona la frenata (4 dischi), progressiva e potente; tuttavia la corsa del pedale è corta e la modulabilità ne risente. Soddisfacente la manovrabilità e la precisione del cambio a 5 rapporti che, a caldo, manifesta a volte un lieve indurimento negli innesti, molto corti come ci si aspetta su questo tipo di vetture. La frizione è molto progressiva con uno sforzo al pedale poco superiore alla media senza essere affaticante nel traffico urbano. Lo sterzo è duro in manovra e si alleggerisce in velocità, rimanendo comunque abbastanza peciso e progressivo un po’ leggero alle velocità più sostenute. Il 1.8 da 126 si fa apprezzare per la buona coppia e per la fluidita dell’erogazione più che per l’allungo. Gradevole la sonorità in accelerazione mentre a velocità costante il motore si dimostra molto silenzioso. Il consumo medio è stato di 9 litri/km, in città abbiamo consumato 10,6 litri/km mentre in autostrada a 130 km/ abbiamo consumato 8,4 litri/km.
SICUREZZA – Il sistema di sicurezza passiva della nuova Mazda MX-5 include un’importante innovazione: airbag laterali a protezione della testa e del tronco. Essi sono integrati nella parte laterale dello schienale dei sedili e sono formati da due camere, che vengono attivate contemporaneamente da un generatore di gas comune a entrambe e da un solo dispositivo di gonfiaggio. La camera superiore, più grande, protegge la testa degli occupanti, e resta più stabile e gonfia più a lungo rispetto a quella inferiore; in questo modo, gli ingegneri che si occupano della sicurezza hanno raggiunto un effetto simile a quello degli airbag a tendina in un veicolo con carrozzeria chiusa. La camera inferiore, un po’ più piccola, quando si gonfia ha una pressione più bassa di quella superiore e si sgonfia più rapidamente, offrendo un’ottima protezione per il tronco. Il roll-bar è presente ma non è di tipo attivo, data la sua posizione, in caso di ribaltamento protegge adeguatamente solo le persone non particolarmente alte. Una struttura conica sul pannello interno del cofano assorbe la maggior parte dell’energia d’urto in questo punto garantendo così anche la sicurezza dei pedoni. La Mazda MX-5 non è stata sottoposta alle prove Euro NCAP. Per quanto riguarda i dispositivi elettronici di sicurezza presenti ABS, TCS e ESP.
PREZZI – La MX-5 Cult Roadster costa 25 mila750 Euro con vernice Brilliant Black o Meteor Gray inclusa, la MX-5 Cult Roadster Coupè costa 27 mila 750 Euro, vernice Stormy Blue. Su tutti e due i tipi di Mazda MX-5 è di serie il navigatore satellitare TomTom integrato con schermo touch screen da 5,8”, climatizzatore automatico, computer di bordo, cruise control, collegamento bluetooth e Radio CD MP3 con 6 Altoparlanti, prese Aux-in e USB, e comandi al volante. A listino Mazda mette a disposizione anche una versione Sport di MX-5 dotata, oltre che di fari allo Xenon, di un motore 2.0 da 160cv (sia per la carrozzeria Roadster che per quella Roadster Coupé) con cambio a 6 marce, differenziale autobloccante e sospensioni sportive Bilstein: proprio questa versione sembra poter essere quella che può incarnare il concetto del Jinba Ittai, ossia della simbiosi tra cavallo e cavaliere, offrendo ai conducenti esperti un alto livello di piacere di guida; il prezzo per queste versioni è 27 mila 950 Euro per le MX-5 2.0L Sport Roadster e 29 mila 950 Euro per le MX-5 2.0L 160cv Sport Roadster Coupè; davvero un ottimo prezzo in rapporto al contenuto tecnico. In conclusione la 1.8 è un’ottima vettura per andare a spasso ad andature tranquille ed apprezzare i profumi della primavera (la guida sportiva è penalizzata dall'assetto un po' morbido) ma anche per l'utilizzo in città visto che il 1.8 non è particolarmente vorace: insomma può svolgere sia il ruolo di auto per il week-end sia il ruolo di commuter.
SicurAUTO.it ringrazia l'officina AUTOSERVICE 3000 S.R.L. di Roma per la gentile collaborazione
FOTO di Maddalena Gentili