
Ecco come va il SUV Crossover giapponese che sotto la pelle nasconde importanti innovazioni tecnologiche
La CX-5 è la nuova Sport Utility crossover compatta di Mazda presentata circa un anno fa. Essa rappresenta una tappa fondamentale del nuovo corso tecnico intrapreso dalla Casa di Hiroshima dopo il divorzio da Ford. Si tratta di un progetto molto innovativo sviluppato interamente all’interno di Mazda e prevede l’introduzione di nuove tecnologie, denominate Skyactiv, che coinvolgono le motorizzazioni, i cambi e la parte telaistica. Degni di nota i nuovi motori Skyactiv, sia diesel che benzina, caratterizzati da scelte progettuali avanzate (stesso rapporto di compressione per diesel e benzina), da un elevato rendimento e da eccellenti doti di erogazione. Noi abbiamo sottoposto ad una prova su strada di oltre 1500 km la CX-5 4×4 con motore 2.2 diesel 150 CV nel più completo allestimento Exceed che prevede di serie, oltre agli equipaggiamenti già presenti nelle versioni Essence ed Evolve, anche cerchi in lega da 19”, rivestimenti interni in pelle, regolazione elettrica sedile guida, sistema di monitoraggio post. (RVM), sensori di parcheggio anteriori e posteriori, sistema audio Bose con 9 altoparlanti, sedili anteriori riscaldabili, smart card, navigatore satellitare con schermo touchscreen da 5,8”, telecamera posteriore. La vettura in prova è inoltre dotata di cambio automatico a 6 rapporti (1900 Euro) e vernice metallizzata (600 Euro). Optional anche i fari bi-Xenon (1250 Euro). I prezzi chiavi in mano partono da 23 mila 550 Euro della versione Essence 2WD benzina 165 CV, mentre la 2.2 diesel 150 CV 4WD Exceed della nostra prova parte da 33 mila 900 euro. Disponibili anche la versione benzina 2.0 4WD 160 CV e 2.2 diesel 4WD da 175 CV. Da sottolineare che le 2 motorizzazioni Diesel rispettano la normativa Euro 6.
ESTERNO – Il design esterno della Mazda CX-5 risulta decisamente moderno e piacevole. Propone motivi stilistici già collaudati, come i parafanghi sporgenti, la fiancate massicce e scolpite, la linea di cintura alta, il lunotto piccolo e inclinato, che ben si integrano nella filosofia del design “Kodo” introdotto da Mazda. Particolarmente gradevole il frontale con l’ampia mascherina a 5 spigoli che accentua il “family face”. Appezzabile il rivestimento in plastica scura antigraffio della parte bassa della fiancata e dei passa-ruota. I doppi terminali di scarico conferiscono sportività alla CX-5 così come i bei cerchi in lega a 10 razze da 19” della versione Exceed. Le dimensioni esterne sono di tutto rispetto: lunghezza 4,55 m, larghezza 1,84 m – 2,165 m (agli specchietti retrovisori), altezza 1,67 m. L’altezza da terra è di 210-215 mm a secondo delle versioni. Il peso a vuoto, incluso guidatore, varia da 1345 Kg a 1540 Kg in base alle versioni. Di buon livello la precisione di montaggio dei vari pannelli di carrozzeria e l’aspetto della verniciatura il cui spessore misurato è insolitamente limitato: oscilla da un minimo di 65 micron a un massimo di 95.
INTERNI – Eleganza discreta e praticità caratterizzano gli interni della CX-5. Spiccano i sedili in pelle nera traforata, ben conformati: quello di guida è regolabile elettricamente ed è agevole trovare la posizione ideale grazie anche al volante regolabile sia in altezza che in profondità. Il sedile anteriore del passeggero, non regolabile in altezza, avrebbe bisogno di un maggiore appoggio per le gambe; sulla versione Exceed i sedili sono riscaldati. La strumentazione e il disegno del cruscotto sono all’insegna della razionalità: molto chiara la grafica dei 3 strumenti circolari che comprendono tachimetro, contagiri, con le varie spie all’interno e a destra il quadrante con display computer di bordo e indicatore livello carburante. Al centro della plancia è inserito lo schermo multifunzioni touchscreen TFT da 5,8” con i relativi pulsanti di selezione Audio, Phone, Nav e i comandi audio , mentre più in basso nella consolle centrale, oltre alle bocchette centrali di ventilazione, troviamo i pratici comandi della efficace climatizzazione automatica bi-zona. Sul tunnel centrale è posizionato il multi-commander HMI che consente al guidatore di comandare l’impianto audio, di navigazione e del telefono con le informazioni visualizzate sullo schermo. Anche i comandi al volante per radio, computer di bordo, telefono e speed control, risultano pratici ed intuitivi. A sinistra del volante, in posizione un po’ nascosta, sono raggruppati i pulsanti di monitoraggio/disattivazione dei sistemi RVM, TCS, Stop&Start, TPMS (pressione pneumatici). Belle le finiture color alluminio satinato e la fascia lucida scura che attraversa tutta la plancia realizzata in materiale morbido. Il montaggio dei vari componenti l’abitacolo appare curato e privo di giochi anomali. I sedili posteriori sono comodi con la consueta limitazione per lo schienale di quello centrale a causa della presenza del bracciolo apribile. Tra le funzionalità denominate “Karakuri”, ingegnose e di facile utilizzo, ricordiamo i sedili posteriori abbattibili velocemente in tre sezioni indipendenti, in configurazione 40,20,40, con levette di rilascio (ubicate nel bagagliaio) per ogni sezione ed una copertura del bagagliaio che si apre e si chiude insieme al portellone. La capienza del vano bagagli è di 503 litri, vano sottostante compreso, ampliabile a 1.620 litri con i sedili posteriori ripiegati. Vani portaoggetti in abbondanza fra cui un ampio spazio aperto nella consolle centrale e tasche nel rivestimento di ciascuna porta in grado di contenere una bottiglia da 1 litro. Pregevoli i tappetini anti-rumore in gomma zigrinata nei vani portaoggetti.
IN OFFICINA – Il nuovo motore Mazda Skyactiv D 2.2 è caratterizzato da un rapporto di compressione di 14:1, insolitamente basso per un propulsore a gasolio. Lo stesso valore è stato prescelto da Mazda per i corrispondenti motori Skyactiv a benzina ma in questo caso ci troviamo di fronte a un rapporto di compressione molto elevato per un motore a ciclo Otto di una normale auto di serie (leggi qui il nostro approfondimento). Sui diesel Skyactiv l’obiettivo era quello di ridurre le emissioni di NOx (ossidi di azoto) al fine di rispettare le normative Euro 6 senza ricorrere a costosi dispositivi di post-trattamento dei gas di scarico. Un più basso rapporto di compressione comporta anche minori sollecitazioni su pistoni, bielle, albero motore che possono essere alleggeriti a tutto vantaggio dei consumi. Il diesel di Mazda dispone di turbocompressore a doppio stadio a geometria variabile. Ai bassi regimi opera un turbo con girante di piccolo diametro e bassa inerzia per una pronta risposta, agli alti interviene il turbo più grande per un riempimento ottimale. Nel caso del propulsore Skyactiv-D si arriva a ben 5200 giri/min regime molto elevato per un diesel. Molto apprezzata la scelta di un cambio automatico moderno a 6 rapporti con convertitore di coppia che riesce a garantire una precisione e dolcezza di funzionamento che certi cambi a doppia frizione non hanno ancora ottenuto. Il sistema di trazione integrale (con giunto viscoso) rileva automaticamente quando le ruote anteriori iniziano a perdere aderenza e ripartisce la coppia motrice alle ruote posteriori fino ad un valore massimo del 50%, assicurando una trazione ottimale. Il reparto sospensioni prevede un collaudato schema Mc Pherson sull’anteriore e uno schema multilink al retrotreno. Agevole il controllo livelli e la sostituzione fusibili, mentre per le lampade dei proiettori (Led o Xeno) è consigliabile rivolgersi alla rete Mazda. Ben protetto il sottoscocca con ampi pannelli in materiale plastico. Da segnalare il grosso silenziatore di scarico a sviluppo trasversale posto posteriormente. La garanzia della Casa costruttrice è di 3 anni o 100 mila Km, 3 anni su verniciatura senza limite di km, 12 anni contro la corrosione (ispezione annuale).
SU STRADA – La posizione di guida alta non crea problemi di visibilità ad eccezione di quella posteriore, in manovra, a causa del lunotto piccolo e dei poggiatesta, ma i sensori di parcheggio e la telecamera posteriore minimizzano l’impegno visivo. Lo sterzo (servosterzo elettrico) si fa apprezzare per la precisione e la rapidità di risposta. Il cambio automatico di cui dispone la vettura in prova, è un eccellente 6 rapporti+RM con convertitore di coppia con 50% di blocco tramite frizione, molto estesa. La leva selettrice sul tunnel consente anche l’utilizzo in modalità sequenziale. La funzionalità di questo gruppo ci ha soddisfatto in pieno: i passaggi di marcia sono precisi, dolci e veloci quanto basta per il tipo di vettura. Consigliamo vivamente la scelta di questo cambio che peraltro non penalizza i consumi né il piacere di guida grazie all’ampio bloccaggio del convertitore. Il motore 2.2 diesel 150 CV si rivela pronto a tutti i regimi, elastico, con un ottimo allungo fino a 5200 giri, regime insolito e molto elevato per un diesel. Questa unità è dotata di turbocompressore a doppio stadio è ciò consente di eliminare il ritardo di risposta (turbo-lag) a qualsiasi regime di rotazione del motore. Le notevoli doti di prontezza e coppia del propulsore (380 Nm a 1800 g/min) vengono inoltre esaltate dall’abbinamento con il cambio automatico con convertitore di coppia.
Ottimi i freni, ben modulabili e pronti in ogni circostanza, conferiscono al guidatore una grande sensazione di sicurezza. Il confort della CX-5 è di buon livello: efficace l’insonorizzazione interna e quella del motore, del tutto assenti i rumori su sconnesso di componentistica interna e delle sospensioni che assorbono bene le asperità stradali senza essere troppo morbide. I pneumatici dell’esemplare in prova sono Toyo 225/55 -19 mentre sulle versioni Essence ed Evolve sono di serie i 225/65 -17. La tenuta di strada e la maneggevolezza della CX-5 ci hanno sorpreso favorevolmente. La vettura trasmette, anche nel misto, un notevole senso di sicurezza con un rollio limitato. I consumi reali da noi ottenuti sono più che accettabili, sebbene lontani dagli ottimistici valori di omologazione dichiarati (nel caso della 2.2 150 CV 4WD cambio automatico: urbano 6,4 l/100 Km; extraurbano 4,9 l/100 Km; misto 5,5 l/100 Km; emissioni CO2 144 g/Km). D’altra parte, si deve tener conto che si tratta pur sempre di una vettura con una importante sezione frontale e 4 ruote motrici. Il consumo medio si è attestato su 8,5 l/100 Km (percorsi urbani ad alto traffico+ extraurbani), mentre nell’uso autostradale a velocità “codice” abbiamo ottenuto 7,5 l/100 Km. A 90 Km/h costanti in 6^ marcia si percorrono quasi 22 Km con un litro di gasolio ma, come in tutti i moderni diesel sovralimentati di elevata potenza specifica, il consumo varia notevolmente con le prestazioni richieste. In città può aiutare il dispositivo i-Stop (disattivabile).
SICUREZZA – Notevole le dotazioni di sicurezza attiva e passiva della Mazda CX5. 6 airbag di cui 2 frontali (disattivabile quello del passeggero), 2 laterali zona torace e 2 a tendina anteriori e posteriori zona testa. Di serie il segnalatore cinture di sicurezza per tutti gli occupanti e l’ancoraggio Isofix seggiolini per bambini. Per quanto riguarda i dispositivi di sicurezza attiva, non mancano, ovviamente ABS, EBD, TCS, DSC. A questi si aggiungono l’utile sistema di monitoraggio posteriore del veicolo (RVM) con sensore radar (segnala con indicatore luminoso nei retrovisori esterni e spia acustica, veicoli in avvicinamento sulla corsia adiacente), lo Smart City Brake Support (SCBS), supporto intelligente di frenata in città con sensore laser (funziona da tra 4 e 30 Km/h). Optional su versione Exceed l’avviso di cambio corsia (LDWS) con segnalazione luminosa e acustica. Completa la dotazione il sistema di monitoraggio pressione pneumatici (TPMS) di serie sui tre allestimenti. La Mazda CX-5 ha ottenuto le 5 stelle Euro NCAP con il nuovo protocollo di test.
INFOTAINMENT – La Mazda CX-5 è dotata di un impianto audio AM/FM Bose surround Premium Centerpoint con 9 altoparlanti. Tre altoparlanti al neodimio da 3,25 pollici (8 cm) che Bose definisce “Twiddler”, e che si occupano di coprire la gamma medio/alta, sul cruscotto. Amplificatore digitale a efficienza energetica e tecnologia Centerpoint audio surround. Il microfono Audio Pilot 2 montato all’interno dell’abitacolo monitorizza il livello di rumorosità interna. Bene il navigatore Tom Tom, uno dei pochi, fra quelli provati, con mappe aggiornate. Lo schermo touchscreen da 5,8” dalla grafica chiara, rende veloce ed intuitiva la programmazione degli itinerari e delle varie funzioni su traffico, meteo, autovelox. La connessione telefonica vivavoce Bluetooth funziona egregiamente. Noi abbiamo utilizzato un telefono Samsung GT C 3310 ottenendo una ricezione molto buona. Presenti di serie la porta USB e la presa jack per AUX.
(SicurAUTO.it ringrazia l’officina Antares di Roma per la cortese collaborazione)