Chevrolet Cruze SW: prova su strada

Chevrolet Cruze SW: prova su strada

Ecco come si è comportata nel nostro test di durata la Cruze wagon che abbiamo provato con il motore 1.7 diesel da 131 CV

1 Maggio 2013 - 10:05

Lanciata nel 2009, la Cruze è attualmente il modello di maggior successo del marchio Chevrolet nel mondo, con vendite di quasi 2 milioni di unità a fine 2012. La versione Station Wagon della berlina compatta della Casa americana è stata introdotta nel mercato italiano nel 2012. Tra le novità offerte ci sono 2 nuovi motori: il turbo benzina da 1.4 litri con 140 CV e il diesel da 1.7 litri da 131 CV, il più interessante per il nostro mercato. Con questa motorizzazione la Cruze SW vanta un comportamento agile e brillante, con un consumo di gasolio assai limitato (119 g/km di emissioni di CO2). La vettura è proposta negli allestimenti LT e LTZ a partire da 18 mila 420 euro ( 1.6 benzina) fino a 23 mila 320 euro (2.0 Diesel). SicurAUTO.it ha provato la Cruze Station Wagon con motore 1.7 turbodiesel in allestimento LTZ offerta ad un prezzo di listino di 22 mila 420 euro (a richiesta la vernice metallizzata 520 euro). Gli ingombri esterni della Cruze sono di 4.675 mm in lunghezza, di 1.797 mm in larghezza e di 1.521 mm (comprese le barre portatutto sul tetto) in altezza.

ESTERNO – Da qualsiasi punto la si osservi, la linea della Chevrolet Cruze Station appare gradevole e ben bilanciata. La parte più riuscita è il frontale caratterizzato dalla griglia sdoppiata  tipica del marchio americano e dai gruppi ottici di forma allungata e spigolosa. Bello anche il disegno della coda, elemento questo di non facile realizzazione in una SW. Bene anche le fiancate con giuste proporzioni tra lamiere e superfici vetrate. La Cruze Station è lunga 4 metri e 68 ed appare piacevolmente imponente. Più che buona la qualità della verniciatura con spessori misurati di 115-125 micron, soddisfacente la costanza dei giochi tra i vari pannelli di carrozzeria. Piacevole il disegno dei cerchi in lega a 5 razze sdoppiate da 17″. Gli specchietti retrovisori esterni non sono ripiegabili elettricamente.

INTERNO – L’abitacolo della Cruze è spazioso e ben rifinito: ci è piaciuto il design avvolgente della plancia rivestita in plastica ruvida di buona fattura con estesi inserti in robusto tessuto Jet Black riproposti anche sui rivestimenti interni delle porte. La strumentazione (retroilluminata a led), ben leggibile e dalla grafica gradevole, ricorda lo stile della cugina Opel Astra specie nel display multifunzione centrale DIC. Il volante, rivestito in pelle e dotato di comandi audio, è regolabile in altezza e in profondità, comodi pedaliera e leva del cambio con pomello rivestito in pelle. I vari pulsanti e comandi sono ben realizzati e il climatizzatore automatico è di facile regolazione. Con scelta a nostro avviso razionale, vengono offerti di serie accessori oggi indispensabili come il navigatore, la retrocamera e i sensori di parcheggio posteriori. Molto comodi e ben conformati i sedili anteriori (quello di guida è regolabile anche in altezza), rivestiti in tessuto Jet Black e inserti in ecopelle. Comodo anche il sedile posteriore con qualche limitazione per il posto centrale il cui schienale risulta rigido per la presenza del bracciolo che incorpora il vano porta-bicchieri. Dietro mancano le bocchette di ventilazione ma l’efficiente impianto di climatizzazione è in grado di sopperire. Da segnalare il pulsante di attivazione del sensore di qualità dell’aria esterna. Il bagagliaio di 500 litri, con piano di carico basso è uno dei punti forti della Cruze Station e reclinando gli schienali si ottengono ben 1478 litri di spazio utile per i bagagli.

SU STRADA – La visibilità in manovra e in marcia è buona con i consueti limiti in retromarcia, ma la telecamera e i sensori di parcheggio sono di grande ausilio. La posizione di guida è adattabile a tutte le taglie grazie alle ampie possibilità di regolazione di volante e sedile. Lo sterzo efficacemente servoassistito (servosterzo elettrico ZF) risulta leggero e sufficientemente preciso anche in velocità. Soddisfacente la manovrabilità del cambio, un 6 marce dai rapporti ben scalati; bene anche la frizione, progressiva e modulabile che richiede uno sforzo al pedale ampiamente nella media. Purtroppo, con la motorizzazione 1.7 diesel non è disponibile il cambio automatico. Il motore turbo-diesel 1.7 litri iniezione diretta conferma in pieno le sue notevoli doti di coppia ed elasticità ai bassi e medi regimi (300 Nm a 2000 g/min). I 131 CV garantiscono sempre una buona accelerazione (0-100 in 10,4 sec). Sulle prime la frenata non convince del tutto: alle velocità medio-basse appare un po’ lunga ma comunque modulabile. A velocità più sostenute la frenata energica è più che accettabile. La tenuta di strada è più che buona con un moderato sottosterzo prevedibile ed un rollio altrettanto negli standard per il tipo di vettura. Le sospensioni assorbono bene le asperità stradali con qualche limite per le posteriori. Al retrotreno è assente la barra Panhard presente invece sulla Opel Astra che abbiamo provato in passato. Positivo il comportamento degli pneumatici di larga sezione (225/50-17). Avvertibile ai bassi e medi regimi il tipico ticchettio del diesel, non fastidioso, che potrebbe essere filtrato con una più accurata insonorizzazione del vano motore. Anche sulla Cruze abbiamo avvertito una lieve vibrazione sul pedale frizione in fase di partenza o in marcia in coda a bassa velocità, come già riscontrato sulle Opel Astra con stessa motorizzazione. Il sistema Stop&Start, disinseribile, funziona correttamente. Più che buoni i consumi di carburante riscontrati nel corso della nostra lunga prova, con un valore medio di 6,2 litri/100 Km (16 km/litro), comunque ben lontano dai dati consumo omologati. Ne consegue che il serbatoio da 60 litri è realmente in grado di garantire un’autonomia di circa 1000 km. A titolo di confronto i consumi dichiarati sono i seguenti: urbano 5,4 litri/100 Km; extraurbano 4,0 litri/100 Km, misto 4,5 l/100 Km.

IN OFFICINA – Nel vano motore sono presenti i pannelli insonorizzanti sul motore e all’interno del cofano. Il controllo dei livelli può essere effettuato senza difficoltà. Abbastanza agevole la sostituzione delle lampadine, facile quella dei fusibili. Le sospensioni anteriori sono del tipo Mc Pherson “corretto” con barra stabilizzatrice comandata da lunghe biellette in materiale plastico con nervature di rinforzo. Il supporto montante e il braccio inferiore sono in lega leggera per ridurre le masse non sospese. Al retrotreno troviamo l’immancabile ponte torcente a ruote interconnesse con molle e ammortizzatori telescopici separati.

SICUREZZA – La Chevrolet Cruze dispone di 6 airbag: 2 frontali, 2 laterali zona torace, 2 laterali a tendina zona testa. In tema di sicurezza attiva non mancano il controllo elettronico della stabilità e il controllo della trazione e ovviamente ABS a quattro canali. Sono di serie il sistema di fissaggio ISOFIX sui due posti esterni della fila posteriore e la pedaliera collassabile. Nel Crash test Euro NCAP 2009 ha ottenuto 5 stelle (qui la scheda e il video del test) con una protezione adulti del 96%, protezione bambini dell'84%, protezione pedoni 34% e con Safety Assist al 71%. Chevrolet ha dimostrato che qualsiasi sia la posizione del sedile e la corporatura del guidatore, le ginocchia hanno sempre una protezione ottimale. Ottimo anche il risultato del test laterale con carrellino.

INFOTAINMENT – Il navigatore, con schermo da 7”, presenta gli stessi limiti riscontrati sull’Astra: mappe non molto aggiornate e impostazione indirizzi lenta e macchinosa. Uno schermo touch screen renderebbe tutto più immediato ed intuitivo. Il sistema audio comprende radio AM/FM con lettore CD-MP3 con 6 altoparlanti. Disponibili inoltre ingresso USB e presa Aux. Presenti anche i comandi audio al volante e di attivazione vocale per telefono Bluetooth.

CONCLSIONI – La Chevrolet Cruze Station Wagon può rappresentare una scelta valida e ben ragionata per gli utenti alla ricerca di una vettura versatile, spaziosa e sicura, esteticamente gradevole, dal prezzo più che ragionevole e dai consumi ridotti. Da non trascurare la buona dotazione di serie e la meccanica ultracollaudata ed affidabile del Gruppo GM. Auspicabile l’opzione del cambio automatico.

SicurAUTO.it ringrazia l’officina Antares per la cortese collaborazione.

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