[VIDEO] Eco Friction: quanto frenano le pastiglie ecologiche Ferodo? I test in pista

[VIDEO] Eco Friction: quanto frenano le pastiglie ecologiche Ferodo? I test in pista Abbiamo messo alla prova le pastiglie Ferodo prive di rame in condizioni di guida reali al limite dell'aderenza. Ecco le nostre impressioni

Abbiamo messo alla prova le pastiglie Ferodo prive di rame in condizioni di guida reali al limite dell'aderenza. Ecco le nostre impressioni

11 Giugno 2015 - 11:06

Quando a un'equazione esatta viene sottratto o aggiunto un termine, il risultato potrebbe non essere più lo stesso. Certo, banalmente è possibile impastare il pane anche con un ingrediente diverso dalla farina, ma non avrà stesso sapore e consistenza. Se poi si parla di freni auto allora il discorso si fa molto più complesso, perché basta un impercettibile cambiamento di una delle molteplici variabili (es. la forma o il materiale della pinza freno o della sospensione, come accade sulle auto sempre più leggere) a influenzare l'equilibrio tra durata, comfort, sicurezza e prestazioni di una pastiglia freno. Una missione autentica quella di Ferodo, specializzata nella produzione di impianti freno OE e ricambi aftermarket, che ha accettato sperimentando nuovi materiali di attrito poveri di rame, in anticipo rispetto alle normative USA “copper free” del 2021-25. Dopo 5 anni di attività di ricerca di oltre 150 tecnici, test su strada e in pista sono nate le pastiglie Ferodo Eco Friction, che abbiamo messo sotto torchio in condizioni di guida reali con temperature fino a 250 °C. Diretti verso l'Automotive Safety Center di Vairano, luogo d'incontro con i tecnici Ferodo, una domanda si è fatta sempre più insistente: qual è il compromesso per poter abbandonare il rame in favore di una maggiore attenzione per l'ambiente? Lo abbiamo verificato in pista durante una serie di prove di frenata d'emergenza di un confronto inusuale. Scoprite con noi come si sono comportate le pastiglie Ferodo Eco Friction comparate con le Ferodo Premier, queste ultime progettate appositamente per i costruttori di auto e già risultate prime nei test indipendenti dell'istituto inglese MIRA.

PREMIER VS ECO FRICTION – I lettori più attenti ricordano sicuramente che abbiamo già parlato della tecnologia innovativa Ferodo cosiddetta “copper free” spiegando come vengono prodotte le pastiglie, ma stavolta l'occasione è stata per noi imperdibile. E' raro – infatti – assistere a un test comparativo in cui un'azienda altamente specializzata decida di mettere in discussione lo stato dell'arte di una tecnologia consolidata e premiata (Ferodo Premier) con un prodotto innovativo e ambizioso (Ferodo Eco Friction). Solitamente non si può rivelare l'”identità” dei prodotti concorrenti impegnati nelle comparative. Ma i numeri di cui vi parleremo più avanti fugano ogni dubbio sul valore della ricerca che quotidianamente coinvolge ogni reparto dell'azienda per soddisfare le richieste delle Case automobilistiche per l'omologazione di una pastiglia progettata su misura per ogni singolo modello. Prima però vediamo come si sono svolti i test, nel video sotto.

COME SI SONO SVOLTI I TEST – A bordo di due Fiat 500 C 1.2 benzina, abbiamo effettuato un test di frenata tipo AMS, (un test richiesto da molti costruttori di automobili per l'omologazione di un nuovo materiale di attrito). Le due auto, identiche anche nell'assetto, sono state equipaggiate con dischi e pastiglie freno nuovi, a cui è stato eseguito il consueto rodaggio. L'unica differenza  tra la Fiat 500 bianca e la Fiat 500 verde Eco Friction (visibili in gallery) è che la prima montava pastiglie Ferodo Premier mentre la seconda era equipaggiata con pastiglie Ferodo prive di rame sull'asse anteriore. Lo scopo del test è quello dimostrare, per quanto variabile possa essere la pressione applicata da ogni guidatore sul pedale, quanto spazio è richiesto da entrambe le auto per fermarsi in seguito a una frenata di emergenza da oltre 100 km/h.  A bordo con noi, gli stessi rilevatori GPS utilizzati dai collaudatori Ferodo nei test specifici, che hanno misurato la velocità della vettura e lo spazio di frenata (in metri) dal momento in cui è stato premuto il pedale del freno fino al completo arresto dell'auto. Ogni frenata con singola auto è stata ripetuta 3 volte prima sulla vettura che montava le pastiglie di primo impianto OE (Ferodo Premier) e poi su quella che montava le pastiglie Ferodo Eco-Friction. La prova consiste nel portare l'auto alla velocità indicativa di 110/115km/h; mettendo poi l'auto in folle e tenendo ben forte il volante, premere sul pedale del freno in modo deciso, come se ci fosse un ostacolo, fino al completo arresto della vettura. L'ABS, a differenza dei test comparativi del MIRA in cui si sono distinte le pastiglie Ferodo Premier (vedi i dettagli del test in allegato) è stato mantenuto attivo per garantire la stabilità dell'auto in pista e dare un riscontro oggettivo della frenata in condizioni limite di aderenza che si potrebbero verificare nella guida di tutti i giorni. I dati relativi alla prova effettuata sono stati poi  scaricati e commentati insieme ai tecnici di Federal-Mogul Motorparts cui fa capo Ferodo. Prima di dirvi le nostre impressioni, è importante capire perché Ferodo si sia lanciata in un'impresa così impegnativa. Perché, dopo l'asbesto (amianto) anche il rame sparisce dal materiale d'attrito dei freni?

PERCHE' IL RAME? – Secondo l'azienda, nel 2013 sono state prodotti 65 milioni di nuove automobili con un numero di pastiglie freno utilizzate dal parco circolante fino a 9 miliardi e 600 milioni di “pads”. Cosa c'entra questo con il rame? Tutte queste pastiglie rilasciano frammenti di rame nell'ambiente ad ogni frenata, che sono tossici per gli organismi acquatici, e per ridurre questo effetto inquinante alcuni degli Stati Uniti d'America (Washington e California per primi) introdurranno regolamenti sulla riduzione allo 5% nel 2021 e sull'abolizione totale del rame nelle pastiglie per freni nel 2025 (meno di 0,5% in peso). Il rame, è presente nelle pastiglie freno convenzionali prive di amianto tra il 5 e il 20% della massa in peso, ha una funzione divenuta di primaria importanza da quando il comfort è diventato un target importante per i Costruttori di auto. Oltre a limitare l'usura e il “judder” (cioè il sussulto del freno avvertibile come una vibrazione al volante e alle sospensioni), limita anche la rumorosità. Sfruttando l'esperienza sviluppata in questi anni nelle formulazioni e nella produzione di materiali d'attrito, Ferodo ha anticipato la futura esigenza del mercato globale trovando una combinazione di 30 materiali (solfuri metallici, minerali, abrasivi, fibre, particelle in ceramica e tipi di grafite) che sostituisce il rame mantenendo inalterate le performance (in termini di frenata, rumorosità, caratteristiche di NVH – Noise Vibration Harshness -,  durata e produzione di polveri) delle tradizionali pastiglie contenenti rame. Ecco, dunque, le nostre impressioni di guida e i dati inconfutabili letti dai sensori di bordo.

RISULTATI  – Lo scopo del test ci è sembrato piuttosto ambizioso fin da subito, poiché  – come ci hanno confermato i tecnici Ferodo durante il briefing prima delle prove –  solo una frenata decisa e replicata in tutte le altre prove avrebbe dato un riscontro oggettivo del confronto tra le due diverse pastiglie. Noi ci siamo impegnati al massimo per replicare la stessa frenata, anche se c'è da ricordare che nei test indipendenti del MIRA (vedi dettagli delle prove e dei risultata in alto) nulla è lasciato alla variabilità del conducente. Soprattutto la forza applicata sul pedale è controllata, mentre l'ABS è disattivato per consentire un'azione frenante esclusivamente a carico delle pastiglie. Un test compartivo molto più severo che però nulla toglie alla scientificità  delle prove dimostrative in condizioni di guida reale cui abbiamo partecipato a Vairano. Nonostante questa premessa i risultati sono molto delineati: con una temperatura dell'asfalto di 37°C e i freni scottanti ad ogni prova, nel turno di prove al quale abbiamo partecipato con altri giornalisti greci, la distanza di arresto minima da 110 km/h è stata di 41,99 metri con le pastiglie Ferodo Premier e 40,49 metri con le pastiglie Ferodo Eco Friction. Mentre la media, che tiene conto anche dello scarto di frenate dissimili tra le prove di ogni partecipante ai test, dimostra la superiorità delle Eco Friction che hanno fermato la Fiat 500 verde circa 2 metri prima della Fiat 500 bianca equipaggiata con le pastiglie Ferodo Premier; una differenza apparentemente minima che su strada può distinguere uno spavento da un incidente serio. Quanto alle nostre impressioni, probabilmente sarebbe difficile distinguere nella guida di tutti i giorni una differenza netta tra le due pastiglie, considerando che le Eco Friction si sono “scontrate” con un prodotto di primo equipaggiamento al top, progettato appositamente da Ferodo per i Costruttori di auto. Tuttavia, nell'uso impegnativo in pista la percezione è di una migliore progressione e prontezza nella frenata di emergenza delle pastiglie Eco Friction supportate abilmente anche dall'ABS in funzione su entrambe le Fiat 500.

ECO FRICTION AFTERMARKET DAL 2015 – Raggiungere un traguardo così ambizioso, ha richiesto l'impegno di 150  tecnici ferodo in circa 5 anni di intensa attività di R&D e test su strada e in pista per formulare e perfezionare le pastiglie Eco Friction. Per avere un'idea più chiara del lavoro che svolgono in Ferodo basterebbe sapere che il mix privo di rame perfezionato tra 1500 materie prime viene di volta in volta “personalizzato” per ogni nuova auto in base alle richieste del Produttore. Poi le pastiglie personalizzate vengono testate su circuiti dedicati (su pista o su tracciati stradali) stabiliti con il Costruttore per simulare le condizioni di guida reali. Alcuni tra gli esempi più importanti di circuiti utilizzati per i test includono: il Grossoglockner, circuito montano in Austria usato dai principali costruttori europei per testare i freni durante una discesa alpina e valutarne la resistenza alle temperature e allo sforzo prolungato; il Sestriere è poi il circuito usato da FCA per valutare comfort (rumorosità) e usura dei freni; il circuito Mojacar (su un altopiano dell'Andalusia) viene soprattutto utilizzato per condurre test sul funzionamento dei freni in condizioni di caldo secco; il circuito di Nardò, infine, rappresenta una pista chiusa di proprietà di Porsche per condurre test sulle alte velocità. L'obiettivo – fa sapere l'azienda – è sempre quello mantenere inalterate le prestazioni di efficienza (quindi potenza frenante in tutte le condizioni di guida) e comfort (assenza di rumorosità e vibrazioni) richiesti dalle Case costruttrici anche nelle pastiglie prive di rame, ma anche trasferire tutti i contenuti tecnologici che rispondono alle severe specifiche OE nelle pastiglie per il mercato del ricambio. Infine, una nota che riguarda i veicoli coinvolti nella prova. E' interessante sapere che “entro la fine del 2015 le pastiglie Ferodo Eco Friction (montate per la prima volta sulla Mercedes Classe C nel 2014 come primo equipaggiamento, ndr) saranno disponibili per la maggior parte dei modelli sul mercato del ricambio, quindi anche dei modelli Fiat –  ci ha spiegato Silvano Veglia, Product Marketing Director Federal Mogul – mentre per l'equipaggiamento di primo impianto delle piattaforme FCA stiamo dialogando con la Casa per la fornitura del 2016 sui nuovi veicoli”.

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