Uber tutela i driver: l'app riconosce gli ubriachi

Uber tutela i driver: l'app riconosce gli ubriachi Un nuovo sistema di intelligenza artificiale permetterà all'app di Uber di capire se chi prenota è ubriaco

Un nuovo sistema di intelligenza artificiale permetterà all'app di Uber di capire se chi prenota è ubriaco, poi saranno i driver a gestirli

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11 Giugno 2018 - 02:06

L'alcool e la guida non vanno d'accordo e lo sappiamo bene, ma se a volte un taxi può rappresentare la soluzione per chi ha alzato troppo il gomito, non si può di certo dire lo stesso per il guidatore che deve accoglierlo. In prevenzione di scomode situazioni in cui possono rimanere coinvolti i suoi driver, Uber studia un'alternativa che tramite l'app permetterebbe di individuare se una persona è ubriaca al momento della prenotazione. In questo modo l'ubriaco potrebbe comunque usufruire del servizio ma troverà dall'altra parte una persona già consapevole e preparata a trasportarlo.

PER ORA IL BREVETTO Non è una funzionalità disponibile, a differenza delle ultime novità “ecosostenibili” di Uber quella per gli ubriachi per ora rimane solo un'idea ma è più concreta di quanto sembri. Uber infatti ha già depositato il brevetto di un nuovo sistema di intelligenza artificiale capace di riconoscere lo stato psicofisico della persona intenzionata a prenotare una corsa. L'app riconoscerebbe sia i clienti stanchi che soprattutto quelli ubriachi attraverso una serie di algoritmi, e per individuare un “comportamento insolito” sarebbe capace di paragonare la prenotazione in atto con quelle precedenti. Il riconoscimento non sarà certo al 100%, ma metterà comunque i driver sull'attenti.

COME SCOPRIRE L'UBRIACO Le intenzioni sono quelle di creare un'app che “legga” le modalità di prenotazione del cliente e le paragoni con l'utilizzo standard del cliente. Gli algoritmi previsti dal brevetto dovrebbero calcolare quanto accuratamente e velocemente vengono digitate le parole durante la ricerca oltre che l'angolazione con cui la persona sta tenendo in mano lo smartphone. Altri dati utili per l'app saranno la velocità di movimento della persona, la sua posizione, l'ora e il giorno della settimana in cui si sta cercando un driver, visto che di clienti pronti a scorda qualcosa in macchina c'è n'è sempre ma di notte e durante il week end è più facile bere qualche bicchiere di troppo.

DRIVER GIÀ PRONTI Anche se ubriachi però l'app difficilmente vieterà di richiedere una corsa se non in casi molto rari, sarebbe fin troppo improduttivo e Uber non sembra aver alcuna intenzione di perdere clienti. Tuttavia il cliente ubriaco verrà automaticamente abbinato ad un driver con esperienza (sai quanto lavora un driver di Uber?)e il guidatore potrà ovviamente scegliere di prendere in carico o no il passeggero, ma se accetterà saprà già come dovrà comportarsi. Inoltre l'app potrà indicare un punto di raccolta accessibile e ben illuminato per favorire le operazioni, mentre se il cliente risulterà troppo ubriaco non avrà la possibilità di fare corse in condivisione, mantenendo così almeno la tranquillità degli altri passeggeri.

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