
L'arcinoto SUV di successo RAV4 ridiventa elettrico con tanta tecnologia per la sicurezza di guida. Toyota ci riprova ma con la doppia alimentazione
L'annuncio ha tutti i crismi dell'ufficialità: la Toyota RAV4 ibrida verrà presentata ai primi di aprile al Salone di New York ma la Casa giapponese vuole tenere col fiato sospeso i cultori del marchio, diramando soltanto pochi dettagli del nuovo modello elettrico. In realtà le versioni “elettrificate” della RAV 4 sono sempre state al centro di interessanti retroscena. Sarà la volta buona per il secondo ciak ecologico del SUV più apprezzato di sempre?
RAV4 IBRIDA E LEXUS NX – Della Toyota RAV4 ibrida abbiamo soltanto una fotografia, che mostra uno dei fanali posteriori e la targhetta che identifica la versione, con la dicitura “Hybrid” in bella mostra. Sicuramente in casa Toyota non manca la tecnologia ibrida: basta pensare alla Prius (leggi la prova su strada della Toyota Prius Plug-in), il best-seller del settore, e alla sua progenie Yaris 1.5 Hybrid e Auris. In realtà non sembra comunque probabile che la Toyota RAV4 ibrida possa adottare questo schema perché non è adatto alla trazione integrale. Più papabile è invece un tRavaso di tecnologia dal brand Lexus, a partire per esempio dal SUV NX. La Lexus NX mantiene lo stesso schema della Prius, con l'originale ripartitore epicicloidale che permette di fare a meno di cambio e frizione, ma il suo pianale è già pronto per la trazione integrale, implementata con un secondo motore elettrico da 68 CV montato sull'asse posteriore. Si tratta di una combinazione piuttosto “pimpante”, capace di erogare fluidamente fino a 195 piacevoli cavalli, grazie al deciso apporto del 2,5 litri a benzina e alla prontezza dei motori elettrici. Sembra certa, invece, l'adozione del Sistema Toyota Safety Sense che sfrutta radar e telecamere per la guida assistita e non serve molto per capire che potrebbe essere il trampolino di lancio per guida autonoma anche sui modelli giapponesi di serie.
IL RITORNO DELL'ELETTRICITÀ – Queste, ci teniamo a dirlo, sono solo ipotesi anche perché una Toyota RAV4 con questo pianale potrebbe essere messa in commercio a quotazioni minori della LEXUS NX, rischiando di fare concorrenza alla cugina con la grande “L”. In effetti non è la prima volta che la Rav 4 viene “elettrificata”, dato che due versioni EV di questo popolare SUV hanno già visto la luce ma senza particolari clamori. La prima è stata commercializzata fra il 1997 e il 2003 mentre la seconda ha avuto una vita più breve, dal 2012 al 2014. Toyota comunque rassicura i proprietari sul futuro del modello, che continuerà a godere della consueta qualità di servizio erogato dai Dealer Toyota. Nella stessa pagina web la casa parla della focalizzazione di Toyota sugli ibridi Prius e sulla Mirai, la berlina a fuel cell che verrà introdotta in Europa a partire da settembre. Sembra di capire, quindi, che le strade green che Toyota percorrerà saranno l'ibrido e le fuel cell, accantonando, almeno per il momento, l'elettrico puro. In effetti la questione non è molto lineare e occorre forse allargare il punto di vista per capire meglio.
MATRIMONI E DIVORZI “ELETTRICI” – Correva l'anno 2010 quando il CEO di Tesla Motors, Elon Musk, invitò a casa sua Akio Toyoda, il presidente di Toyota, e gli fece provare la sua Roadster. I due si trovarono sulla stessa lunghezza d'onda e da lì prese le mosse un articolato accordo che prevedeva che Toyota acquistasse azioni Tesla per 50 milioni di dollari e vendesse a Tesla una sua fabbrica chiusa in California al vantaggioso prezzo di 42 milioni di dollari. L'accordo prevedeva anche lo sviluppo congiunto di una versione elettrica della RAV4 e la possibilità – secondo voci di corridoio – di una EV su base Lexus RX. Di quell'accordo è rimasto ben poco, dato che la produzione della Toyota RAV4 si è già conclusa: le circa 2000 unità vendute complessivamente sono state proposte soltanto in California, l'unico Stato che richiede a tutti i Marchi un certo numero di veicoli a emissioni 0. in effetti il prezzo di 50 mila dollari non era solo il doppio della versione a benzina ma era anche molto più di quanto avrebbe voluto Elon Musk. Si sussurra inoltre come l'alleanza fosse comunque segnata da scontri fra tecnici dei due Brand. In ogni caso questo epilogo, oltre a essere un'altra evidenza di una liason fra Costruttori finita male, racconta di una Toyota che non sembra credere, almeno per il momento, nell'elettrico puro. Per la cronaca, l'ultima versione della RAV4 elettrica è stata certificata negli USA per un'autonomia di 166 chilometri. La versione ibrida saprà sicuramente fare meglio.