Suzuki lega con FCA e il matrimonio con Volkswagen va in frantumi

Suzuki lega con FCA e il matrimonio con Volkswagen va in frantumi L'unione sancita nel 2009 ha avuto vita breve: nessun progetto realizzato e accordi non rispettati da Suzuki hanno portato alla rottura

L'unione sancita nel 2009 ha avuto vita breve: nessun progetto realizzato e accordi non rispettati da Suzuki hanno portato alla rottura

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31 Agosto 2015 - 09:08

E' stato un rapporto durato pochi anni, sin dagli inizi travagliati e difficili: la Volkswagen vedeva in Suzuki la “compagna ideale” per nuovi progetti e sbocchi interessanti su mercati nuovi, ma la Casa giapponese non ha rispettato il patto di fedeltà, ha stretto altre “amicizie” e le condizioni nella coppia sono peggiorate. Ora tutto è finito.

SOLO SEI ANNI – Le unioni, i matrimoni, gli accordi si celebrano, si stringono, si ufficializzano, ma possono anche essere interrotti, possono finire in tempi a volte non sospetti. Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo molto interessante a tal proposito, spiegando la storia delle alleanze automobilistiche che hanno avuto vita gioiosa e altre meno. Tanti i motivi, tanti i retroscena, gli aneddoti, di fatto siamo stati sul pezzo, nonostante il mondo dell'automobile sia complesso e il più delle volte cela aspetti non dichiarati o mostrati. La “storia insieme” tra Suzuki e Volkswagen è durata solo sei anni (2009 – 2015): i due marchi si erano uniti con grandi progetti, soprattutto da parte della Casa tedesca, che voleva ampliare la sua presenza sui mercati emergenti del sud-est asiatico (dove Suzuki è molto forte) di modelli compatti e “verdi” dai costi contenuti. Di questi, ne avrebbe giovato anche la Suzuki, che avrebbe poi riutilizzato la tecnologia per alcuni suoi progetti.

COLPA DELLA GELOSIA? – Non vogliamo ironizzare, né tanto meno scrivere di aspetti mai confermati; scriviamo solo con un pizzico di sentimento, usandolo anche come chiave di lettura per raccontare la storia dell'automobile e ora di questi due marchi. La Suzuki, in questo breve rapporto, è sembrata sempre quella con meno passione, ha sempre mostrato un “carattere” più duro, ha sempre gestito tutto con molta freddezza. I tedeschi della Volkswagen (primi costruttori al mondo) invece, sono sempre apparsi coinvolti, ambiziosi, “gelosi” di questa unione nella quale vedevano un futuro roseo. Non a caso la rottura è iniziata nel 2011, quando i giapponesi cercarono la Fiat per comprare i loro motori diesel, sfruttando un rapporto con Fca che probabilmente in Germania non hanno mai gradito. Ecco che la Volkswagen ha cominciato a non credere più in quel 19,9% della proprietà della Casa di Hamamatsu acquisita nel dicembre del 2009 (si tratta di un pacchetto azionario valutato nell'ordine dei 3,8 miliardi di dollari, come ha riferito Bloomberg).

LA VOLKSWAGEN ALZA LA TESTA – Ora, una sentenza emessa da un tribunale arbitrale di Londra, ha messo fine alla storia “d'amore” tra Suzuki e Volkswagen, consentendo a Wolfsburg di cedere la propria partecipazione e di liberare risorse finanziarie per il Gruppo, che esce da questo “matrimonio” con il cuore a pezzi ma con la testa alta e qualche pensiero in meno. Riutilizzare una parte di risorse economiche può giovare alla Volkswgen, visto il momento di riassetto aziendale e la necessità di reinvestire per tornare a generare i numeri di un tempo. Inoltre, in tribunale, è stata riconosciuta la mancanza da parte di Suzuki (che di recente ha richiamato alcune Vitara) del rispetto di alcuni termini cruciali del rapporto tra i marchi, sanciti nel momento dell'unione contrattuale. Per questo motivo in Germania avranno il tempo di preparare un altro “arrembaggio legale”, con il quale potrà chiedere il risarcimento dei danni. Sembra proprio che torneremo a parlare di questa storia!?!

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