Porsche si riprende un pezzo di Volkswagen da 270 milioni di euro

Porsche si riprende un pezzo di Volkswagen da 270 milioni di euro La quota è stata acquistata dopo il divorzio tra Volkswagen e Suzuki dal Marchio giapponese

La quota è stata acquistata dopo il divorzio tra Volkswagen e Suzuki dal Marchio giapponese, che ha cancellato i piani sull'elettrico con i tedeschi

di 
28 Settembre 2015 - 10:09

È stata una storia controversa quella tra Suzuki e la Volkswagen, chiusa anzitempo e per fortuna prima dello scandalo dieselgate. Una storia che sembrava potesse dare “bei frutti” invece chiusa malamente e senza alcun risultato; da poco tempo il tribunale ha decretato la fine del rapporto e le parti volevano solo dimenticarsi, poi ci ha pensato la Porsche Automobil Holding Se a riaprire la porta ai ricordi, ma fortunatamente solo per mettere una “pietra sopra” a tutta la storia.

IL COMUNICATO DI PORSCHE SE – Tutto il mondo lo ha saputo così, con un comunicato diffuso proprio dalla Porsche: “Porsche Automobil Holding Se ha raggiunto un accordo con Suzuki Motor Corporation per acquisire una partecipazione del 1,5 per cento nelle azioni ordinarie di Volkswagen AG, all'interno di una transazione fuori mercato. Le parti in causa hanno convenuto di non divulgare il prezzo di acquisto. La partecipazione di Porsche SE nel capitale ordinario di Volkswagen aumenta così fino al 52,2 per cento. La quota del capitale sottoscritta sarà pari a 32,4 per cento”. Si legge poi che “Porsche SE ritiene che l'acquisto di 4.397 milioni di azioni ordinarie segna un forte impegno di investimento e sottolinea il suo ruolo di azionista di ancoraggio nella casa automobilistica con sede a Wolfsburg. Porsche SE continua a perseguire la propria strategia di investimento ed esamina gli investimenti lungo la catena di valore del settore automotive”.

LA NOTIZIA – Dunque, cerchiamo di leggere tra le righe e delineare lo scenario che “salta fuori” dopo questa acquisizione da parte di Porsche Se (che conta nel consiglio di sorveglianza i membri della famiglia Porsche, compreso l'ex numero uno Ferdinand Piech), che, molto astutamente, si è mossa nel difficile momento di Volkswagen (ecco il nuovo riassetto aziendale). Lo scandalo dieselgate ha fatto crollare i titoli in borsa del marchio tedesco e vista la volontà di Suzuki Motor Corporation di chiudere definitivamente ogni legame con Volkswagen, il marchio giapponese ha felicemente ceduto a Porsche Automobil Holding SE, ovvero la holding che possiede la maggioranza delle azioni del Gruppo VW, l'1,5% della sua partecipazione nel gruppo di Wolfsburg, che così consente a Porsche SE di salire al controllo del 52,2% del capitale in Volkswagen. Il prezzo dell'operazione non è stato comunicato, ma secondo indiscrezioni pubblicate dal Sole 24 Ore, Porsche SE potrebbe aver pagato 270 milioni di euro la transazione. Come dare senso a questa rivelazione? La Casa giapponese ha annunciato per il trimestre in corso un profitto straordinario di circa 36,7 miliardi di yen, pari a 270 milioni di euro; si tratta di una cifra importante, che difficilmente salta fuori dall'oggi al domani, ed è per questo che è possibile attribuire a questa cifra la somma pagata da Porsche per rilevare la partecipazione.

SUZUKI LIBERA – Come abbiamo già detto, la storia tra il Costruttore giapponese e la Volkswagen è stata breve e difficile, ricca di colpi di scena e di una nullità produttiva a dir poco incredibile. Ad ogni modo la Suzuki mette fine a ogni ricordo del Marchio tedesco, che aveva creduto nell'accordo per far partire svariati progetti relativi le automobili ibride ed elettriche. Poi qualche storiella di troppo di Suzuki con Fca ha finito per inasprire i sentimenti tedeschi verso la partner nipponica e da lì anche l'accusa a Suzuki di non aver mai rispettato altre clausole contenute nel contratto di cooperazione. Così i tedeschi, dopo aver ottenuto “l'annullamento del matrimonio”, molto spavaldamente avevano intimidito i giapponesi, minacciando altre azioni legali. La vita però a volte gioca brutta scherzi, così la Volkswagen è caduta nell'inferno dello scandalo dieselgate e dovrà passare molte ore nei tribunali del mondo per altri motivi, mentre Suzuki, con un sorrisino beffardo, cede a Porsche Se ciò che gli rimaneva di Volkswagen e il ricavato se lo “mette in tasca” per un futuro migliore.  

Commenta con la tua opinione

X