
L'autostrada A36 è la prima opera senza barriere per pagare il pedaggio, ma teneva lontani gli automobilisti svizzeri prima dell'intervento del TCS
Pedemontana: la prima autostrada FreeFlow crea problemi agli svizzeri. SicurAUTO.it ne aveva subito parlato qui. Il guaio stava nel fatto che la Pedemontana rileva telematicamente il passaggio e addebita il costo del transito, ma questa operazione agli automobilisti stranieri, svizzeri compresi, risulta difficile, perché il sistema di pagamento in atto è concepito essenzialmente per i residenti in Italia. E gli stranieri non la “passano liscia”; anzi, devono stare molto attenti perché un mancato pagamento potrebbe procurar loro noie. Per fortuna, è intervenuto il Touring Club Svizzero (TCS, sempre molto attivo) per limitare il problema.
SUL SITO – Chi prevede di utilizzare questa autostrada con una certa frequenza conviene attivare il Conto targa. Collegandosi al sito www.pedemontana.com, si può sottoscrivere, tramite l'apposito modulo, il contratto. Questo sistema, associato alla targa del proprio veicolo, addebita i pedaggi per i tragitti effettuati sulla propria carta di credito (esclusa l'American express). Così è almeno in teoria, poi occorrerà valutare se le cose funzioneranno a dovere all'atto pratico.
BEN 16 PAGINE! – Dopo l'inserimento di tutti i dati richiesti, bisogna stampare il contratto (16 pagine!) e firmarlo su 3 posizioni, aggiungere, inoltre, la lista delle vetture per le quali si vuol pagare i pedaggi, copia della carta grigia per ogni auto, la delega dei proprietari di eventuali veicoli supplementari e il tutto spedirlo all'indirizzo indicato sul sito. Dopo il controllo di tutti i documenti da parte della direzione della “Pedemontana” sarà attivato il Conto targa. Quindi, 16 pagine di contratto: come dicevamo all'inizio, anche per questo si tratta di un problema limitato per quanto possibile dal TCS; ma non risolto del tutto (evidentemente, a pensarci dovrebbe essere il gestore stesso).
DOVE PASSA – Ricordiamo che l'autostrada Pedemontana Lombarda comprende i tratti da Gallarate a Lentate sul Seveso (in futuro proseguirà poi verso Bergamo), le tangenziali di Varese (da Gazzada a Vedano Olona) e di Como. È la prima autostrada italiana, e tra le prime in Europa, dove si viaggia senza doversi fermare al casello, grazie al nuovo sistema di esazione del pedaggio FreeFlow, costituito da un insieme di portali muniti di apparecchiatura elettronica che rileva il transito del veicolo, stabilisce la classe di appartenenza e determina automaticamente l'importo da pagare collegandolo al numero di targa.