La Alpine A110 segna il ritorno di un mito, lo dice Michael Van Der Sande

La Alpine A110 segna il ritorno di un mito, lo dice Michael Van Der Sande Con telaio in alluminio e motore da 252 cavalli la piccola francese punta ad Alfa Romeo 4C e Porsche 718. Ne abbiamo parlato con il Direttore Generale

Con telaio in alluminio e motore da 252 cavalli la piccola francese punta ad Alfa Romeo 4C e Porsche 718. Ne abbiamo parlato con il Direttore Generale

15 Marzo 2017 - 12:03

Il Salone di Ginevra 2017 è stato il palcoscenico ideale per far risorgere ufficialmente dalle proprie ceneri la Alpine, che ha presentato la Alpine A110 (leggi tutte le novità presentate al Salone di Ginevra grazie al nostro speciale sul salone). Direttamente allo stand Alpine del salone abbiamo avuto modo di parlare con il Direttore Generale del brand, Michael Van Der Sande, che ha spiegato un po' cosa c'è dietro questo nuova piccola sportiva. Due posti secchi e comportamento ideale sia per la vita di tutti i giorni che per i track days potrebbero essere la ricetta vincente di quella che sarà una diretta rivale di Alfa Romeo 4C e Porsche 718.

NUOVA ALPINE A110 Quale migliore occasione del Salone di Ginevra 2017, una delle kermesse con più risalto a livello mondiale, per far fare il bagno di folla alla nuova Alpine A110 (leggi una simpatica curiosità sulla nuova Alpine A110). Il brand storico affiliato a Renault aveva da tempo intenzione di rientrare sul mercato con un'auto che riuscisse a racchiudere tutto lo spirito dei successi del passato, così la A110 porta con sé un bagaglio tecnologico interessante. La carrozzeria due porte e con soli due posti all'interno la mette in competizione diretta con Alfa Romeo 4C e Porsche 718, mentre il telaio completamente in alluminio riduce il peso complessivo e garantisce delle prestazioni da piccola supercar, supportate poi dal motore 252 cavalli. Michael Van Der Sande, Direttore Generale di Alpine, ci ha accolti per una chiacchierata direttamente al Salone di Ginevra e di ha raccontato questa A110.

IL SOGNO ALPINE L'idea che c'è dietro all'arrivo della Alpine A110 è proprio quella di far rivivere un brand che ha fatto sognare tanti in passato, anche perché, secondo quanto affermato dallo stesso Van Der Sande, Alpine si è imposta di lavorare su quelli che sono gli elementi che hanno caratterizzato da sempre le auto del marchio: agilità e compattezza. In passato questa branchia ad alte prestazioni di Renault lavorava in modo più distaccato rispetto a come farà adesso, che la linea di produzione sarà condivisa con i modelli di Renault Sport così da riuscire a condividere il know-how e fare un'auto altamente prestazionale. Un esempio su tutti è già il motore, che è un 1.8 litri sviluppato dall'alleanza Renault-Nissan e che è stato adattato dai tecnici di Alpine grazie ad un tuning completo: l'utilizzo di questo motore ha permesso un risparmio in fase di progettazione, perché non hanno dovuto realizzare un motore a partire da zero, ed hanno avuto più budget per la personalizzazione e le prestazioni. In merito all'utilizzo dell'ibrido il discorso è stato molto chiaro: un'auto leggera e compatta ha già dei consumi e delle emissioni inferiori, quindi non è stato preso nemmeno in considerazione.

AUTO PER TUTTI I GIORNI Michael Van Der Sande non ha immaginato la Alpine A110 solo per i clienti che vogliono sfruttarla esclusivamente durante i track days, ma anche per tutta quella fetta di acquirenti che ne vorrebbero fare un utilizzo domenicale o addirittura cittadino. A tal proposito la regolazione delle sospensioni, che sono a doppio triangolo sia all'anteriore che al posteriore, è stata fatta non pensando ad estremizzare l'auto ma a garantire un efficace compromesso, tanto che anche la soglia di ingresso ed uscita dall'auto è stata progettata per essere quanto più comoda possibile per il tipo di vettura. Questa sarà un'auto di ingresso di Alpine sul mercato, ma il Direttore Generale si è lasciato anche andare ad un'anticipazione, affermando che ci sono molte altre Alpine in cantiere ma che bisognerà prima vendere bene questa A110.

PAROLA AI CLUB Tra i fattori che hanno convinto Alpine a realizzare effettivamente questo A110 c'è stato il costante contatto con i club di proprietari, durante gli ultimi anni. La soddisfazione di questi ultimi è stata d'ispirazione, così come lo scambio di impressioni sul feeling di guida e tecnologia hanno giocato un ruolo importante. In realtà c'è da dire che un modello con motore da 252 cavalli, in Italia, non avrebbe vita facile con il superbollo: lo stesso Direttore ha affermato che è l'Italia a non essere all'avanguardia in tema legislativo, perché un'auto più leggera inquina di meno e quindi non dovrebbe pagare troppo per il bollo. Non hanno voluto abbattere la cavalleria a 250, limite del superbollo in Italia, perché vogliono mantenere le prestazioni inalterate e perché in altri paesi non c'è questa necessità.

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