In Cina una Land Rover costa la metà, ma occhio a prendere quella giusta

In Cina una Land Rover costa la metà, ma occhio a prendere quella giusta Da agosto Landwind inizierà a vendere il clone della Evoque con buona pace di Land Rover costretta a mandare giù il rospo

Da agosto Landwind inizierà a vendere il clone della Evoque con buona pace di Land Rover costretta a mandare giù il rospo, almeno in Cina

di 
27 Luglio 2015 - 11:07

La Landwind X7, una copia molto criticata della Range Rover Evoque, è stata presentata nella sua veste definitiva e sarà in vendita in Cina sin dal prossimo mese, ciò nonostante le lamentele provenienti direttamente dal mondo Jaguar Land Rover. Il gruppo lascerà il mercato cinese per questa vicenda, in un paese che accetta troppo facilmente i “fake” e fa delle copie di automobili il suo pane (quasi) quotidiano?

“GUARDA UN'EVOQUE”. “NO, E' UNA X7” – La Landwind X7 è stata oggetto di una discussione legale molto accesa tra il gruppo Jaguar Land Rover e Landwind. Gli inglesi si sono lamentati che il SUV cinese somigliasse troppo alla loro Evoque (come dare loro torto), crossover già in vendita in Cina. Tuttavia le autorità cinesi non hanno accolto positivamente gli argomenti di JLR a inizio 2015, facendo pensare in quel momento al boss di Land Rover, Ralf Speth, che i costruttori non hanno voce in capitolo per costringere le aziende cinesi a non copiare i loro design, frutto di anni e anni di duro lavoro. 

LE SPERANZE DEL RESPONSABILE – “Dal mio punto di vista, la Cina ha abbastanza creatività e capacità ingegneristica per realizzare qualcosa da sé e non deve tornare indietro nel tempo quando le copie facevano parte dei loro interessi”, ha spiegato Speth ai nostri colleghi di Autocar India. Tuttavia, il dirigente anche spiegato che non c'è nulla che costruttori possano fare se i loro design vengono copiati da costruttori automobilistici cinesi. “Non possiamo fare niente. Spero che il cliente cinese veda la differenza e opti per il prodotto reale e non per la copia”, ha aggiunto il responsabile.

MOLTO SIMILE, PREZZO RIDICOLO – Le discussioni tra Landwind e Land Rover sono iniziate lo scorso novembre, quando il crossover cinese è stato presentato al salone di Guanghzou. Quando sono stati tolti i veli alla X7, Speth aveva confermato che si sarebbe lamentato presso le autorità cinesi per quanto riguarda ciò che lui chiama un furto di proprietà intellettuale nei confronti della Landwind X7. Non c'è che dire, la X7 somiglia molto alla Evoque, una versione prodotta a livello locale. Mentre in Cina la Evoque (quella vera), viene a costare l'equivalente di circa 45.000 euro, la X7 costa appena poco più di 15.000 euro. Quest'ultima è mossa da un motore quattro cilindri 2.0 litri turbo da 190 CV ed è disponibile con un cambio manuale a 6 marce o automatico a 8 rapporti. “Il fatto che questo tipo di coppia vada in commercio in Cina è molto deludente”, aveva spiegato Speth l'anno scorso. “Non dovrebbe essere così. La proprietà intellettuale è di Jaguar Land Rover e se non rispettate le regole, siete in balia delle regolamentazioni internazionali che si applicano in tutto il mondo.”

INVESTIMENTI BUTATTI AL VENTO? – “Land Rover, come marchio, ha investito molto in Cina con la sua partnership con Chery. Questa joint venture si basa su di un chiaro business plan che ci consente di raggiungere i nostri obiettivi di vendita a prezzi stabiliti. Qualsiasi cosa possa danneggiare il nostro profitto potenziale nei nostri stabilimenti, danneggia di conseguenza l'integrità di questi piani.” Landwind è un marchio a sé creato dalla collaborazione tra Changan Auto, uno dei migliori quattro costruttori cinesi con oltre 2 milioni di auto prodotte all'anno e che lavora in partnership con Ford, PSA e Suzuki, e Jiangling Motors Corporation. JLR lascerà quindi la Cina? Poco probabile, ma dovrà convivere con questa curiosa concezione delle copie visto che là il concetto di proprietà intellettuale è molto relativo, anzi non esiste proprio e sembra che ci sia una gara di abilità al “fake” (ricordiamo la Aoxin Ibis). Tuttavia va anche ricordato che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, di conseguenza non tutti i marchi provenienti dal paese orientale nascono per produrre copie o auto a basso costo e poco sicure. Ad esempio Qoros, marchio cinese, ha ristabilito l'ordine nel mondo dell'auto cinese grazie alle sue vetture che presentano qualità, tecnologie e ottimi risultati nel crash test.

Commenta con la tua opinione

X