FCA paga una mega multa: milioni di auto richiamate con il contagocce

FCA paga una mega multa: milioni di auto richiamate con il contagocce Solo una parte delle auto Jeep a rischio incendio sarebbe stata richiamata negli USA montando il gancio di traino davanti al serbatoio vulnerabile

Solo una parte delle auto Jeep a rischio incendio sarebbe stata richiamata negli USA montando il gancio di traino davanti al serbatoio vulnerabile

27 Luglio 2015 - 10:07

Una bella tegola cade su FCA negli Stati Uniti: NHTSA l'ha infatti condannata per le vittime causate da serbatoi costruiti in modo “incauto o con noncuranza” e per lentezze nei richiami, imponendo pesanti sanzioni e un impegnativo buy back (ossia il riacquisto da chi le aveva comprate) di mezzo milione di vetture.

LENTEZZE E INADEMPIENZE – La situazione è abbastanza ingarbugliata perché deriva dal sovrapporsi di diverse indagini e azioni sanzionatorie. Una delle più importanti riguarda l'accusa che l'importante ente per la sicurezza stradale ha mosso a FCA; le parole di Mark Rosekind, l'amministratore di NHTSA, sono infatti pesanti: “NHTSA ha rilevato, fra l'altro, un lento adempimento delle prescrizioni, notifiche ai consumatori tardive o inadeguate, rimedi poco efficaci e azioni improprie poste in essere dalle concessionarie. Ognuno di questi punti presenta un rischio irragionevole per la sicurezza e, per ognuno di essi, si solleva la questione se Fiat Chrysler abbia adempiuto ai suoi obblighi di legge”. Queste frasi, pronunciate il 18 maggio scorso durante una conferenza stampa, hanno accompagnato l'annuncio di un'audizione pubblica per il 2 luglio, un procedimento piuttosto inconsueto.

UNA PESANTE EREDITÀ – In effetti i rapporti fra NHTSA e FCA sono abbastanza tesi, anche perché il costruttore è stato criticato per le sue responsabilità in circa 20 richiami, da uno recente che riguardava 1.700 veicoli che potevano correre a 106 mph pur montando coperture con indice di velocità di 87 mph fino ad uno che riguardavano lo stesso difetto nel blocchetto di accensione (poteva causare lo spegnimento improvviso del motore) esteso a parecchi modelli di tipo diverso. Va comunque detto che molti di essi riguardano vetture Chrysler costruite prima della creazione di FCA, che si è perfezionata nel 2012. In ogni caso Fiat, oltre agli onori della fusione con Chrysler, si è dovuta accollare anche i relativi oneri. Fra i richiami imposti da NHTSA (leggi quello relativo alla frenata automatica della Grand Cherokee) appare molto importante, anche perché sollecitato da una serie di tragici episodi, quello relativo al pericoloso posizionamento posteriore del serbatoio di vetture Jeep Grand Cherokee (model years 1993-1998) e Liberty (model years 2002-2007). A questa posizione sono stati imputati diversi decessi causati dalle fiamme che si sviluppavano di frequente nel caso che il veicolo venisse tamponato. Nel 2013 più di 1,5 milioni di Grand Cherokee e Liberty (NHTSA voleva coinvolgere 2,7 milioni di vetture) furono richiamate per rimediare: il compromesso trovato da Sergio Marchionne e l'allora Amministratore di NHTSA David Strickland è stato abbastanza deludente dato che metteva una pezza al difetto con il montaggio di un gancio di traino, che avrebbe “protetto” il serbatoio dagli urti posteriori.

ACCORDI SUB JUDICE – Altri rilievi furono mossi per la lentezza e la sporadicità degli interventi e si registrò inoltre, nello scorso Aprile, la sentenza di un tribunale della Georgia che condannò FCA ad una multa di 150 milioni di dollari per la morte di un bimbo di 4 anni in una Jeep che prese fuoco dopo esser stata tamponata. Ieri è poi arrivata la notizia che FCA ha concordato con NHTSA un consent order che risolve le questioni sollevate da NHTSA riguardo alle 23 campagne di richiamo succitate (il serbatoio posteriore è una di queste). FCA verserà a NHTSA 70 milioni di dollari e investirà altri 20 milioni per soddisfare le azioni richieste dagli accordi per i richiami e l'assistenza; altri 15 milioni di dollari saranno pagati nel caso in cui FCA US non rispetti alcune disposizioni contenute nell'accordo mentre l'azienda si è impegnata in un buy back di più di 500.000 SUV Jeep per difetti alle sospensioni. Un osservatore indipendente controllerà inoltre per tre anni l'applicazione del consent order; l'insieme di questi provvedimenti, nelle parole del Transportation Secretary Anthony Foxx, assegna a FCA le responsabilità per gli errori passati e consente di aumentare concretamente la sicurezza delle strade. Governo e NHTSA vogliono stimolare – a suon di milioni – FCA, come gli altri brand, ad assumere un ruolo proattivo nella cultura della sicurezza.

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