
Guidare dopo aver fumato marijuana in Germania: quali sono i limiti e le precauzioni da seguire per evitare conseguenze?
Dopo l’entrata in vigore della legge che legalizza la cannabis a scopo ricreativo, avvenuta lo scorso 1° aprile, la Germania ha introdotto una nuova normativa che regola l’uso della marijuana durante la guida. L’intervento si è reso necessario perché dopo la legalizzazione era sorto il problema della sicurezza stradale, visto che non esisteva alcuna soglia legale per la cannabis al volante, come è invece lo 0,5 per mille per l’alcol. A partire da oggi, dunque, in Germania chi fuma marijuana può guidare, ma con limiti ben precisi. Tuttavia l’ADAC, l’ente tedesco che rileva e promuove gli interessi del settore automobilistico, continua a sconsigliare di mettersi alla guida sotto gli effetti di una ‘canna’, anche senza superare i limiti di legge.
LA LEGGE CHE HA LEGALIZZATO LA CANNABIS IN GERMANIA
Come detto, lo scorso 1° aprile è entrata in vigore in Germania la legge che ha legalizzato la cannabis a scopo ricreativo, autorizzando tutte le persone con più di 18 anni ad avere con sé fino a 25 grammi di ‘erba’ e coltivarne fino a tre piante. La marijuana può essere acquistata solo in specifici ‘cannabis club’, cioè associazioni senza scopo di lucro che possono avere fino a 500 membri (ma è vietata l’adesione a più di un club). Le persone con più di 21 anni possono acquistare un massimo di 50 grammi al mese, mentre per i ragazzi e le ragazze tra i 18 e i 21 anni il limite è di 30 grammi al mese. La Germania è diventato così il terzo Paese europeo a legalizzare il consumo della marijuana, dopo Malta e Lussemburgo. In altri Paesi come Paesi Bassi e Spagna l’uso della cannabis è depenalizzato entro certi limiti, ma non è legale.
GERMANIA: GUIDARE DOPO AVER FUMATO MARIJUANA, I LIMITI PREVISTI
Quella che abbiamo appena riportato è la norma generale, ma dal 22 agosto 2024 ne entra in vigore un’altra più specifica che riguarda la guida sotto l’effetto della marijuana, introducendo limiti molto rigidi. La nuova legge, infatti, legalizza la cannabis alla guida solo per chi ha la patente già da due anni o un’età superiore a 21 anni. Inoltre il valore riscontrato in caso di controlli dev’essere al di sotto dei 3,5 nanogrammi di tetraidrocannabinolo (THC la componente psicoattiva della pianta di canapa) per millilitro di sangue. Chi viene pizzicato al di sopra di questa soglia riceve una multa di 500 euro e la sospensione della patente per un mese. Resta poi assolutamente vietato mettersi alla guida dopo aver fatto uso di marijuana e alcool assieme: in questo caso la multa sale a 1.000 euro.
Il controllo sulla cannabis ai conducenti da parte degli organi accertatori verrà effettuato con un prelievo di saliva e, se questo non dovesse bastare, un aggiuntivo prelievo di sangue. Secondo gli esperti, subito dopo aver consumato una ‘canna’ nel sangue si trovano da 10 a 150 nanogrammi di THC per millilitro (ben superiori alla soglia di 3,5), ma il livello scende dopo qualche ora fino scendere al di sotto di 1 nanogrammo per millilitro dopo 8 ore.
ADAC TEDESCO: NON GUIDARE DOPO AVER FUMATO
Questa è la legge poi c’è il buon senso, e da questo punto di vista l’ADAC suggerisce di non guidare dopo aver ‘fumato’. Secondo l’ente tedesco, infatti, il limite di legge di 3,5 ng/ml di THC nel siero sanguigno supera ciò che è accettabile in termini di sicurezza stradale, e quindi tale soglia dovrebbe essere abbassata. A sostegno della propria tesi, l’ADAC ricorda che il consumo di cannabis è associato, tra le altre cose, a limitazioni della concentrazione e dell’attenzione nonché a un aumento dei tempi di reazione e di decisione. Tutti fattori che possono causare un aumento degli incidenti. L’Allgemeiner Deutscher Automobil-Club raccomanda inoltre di verificare in che misura altri metodi di misurazione, come l’analisi del fluido della cavità orale, sarebbero adatti per valutare o individuare danni acuti causati dal consumo di cannabis in prossimità della partecipazione alla circolazione stradale: “Prima di utilizzare nuovi metodi di misurazione, la loro significatività dovrebbe essere valutata in modo completo“, dicono dall’ente tedesco.