
BMW immagina come riciclare le batterie esauste della i3, non garantiranno più le prestazioni su strada ma potranno ancora alimentare un'abitazione
BMW trova un modo ingegnoso, anche se non totalmente originale, per dare una seconda vita alle batterie della BMW i3; invece di essere riciclati in modo tradizionale, gli accumulatori possono alimentare un'abitazione e la loro resa sarebbe superiore al PowerWall Tesla.
BATTERIE ESAUSTE MA ANCORA PREZIOSE Nei giorni scorsi si è svolto a Montreal l'evento EVS29 (Electric Vehicle Symposium and Exhibition) dedicato interamente all'innovazione della guida elettrica. Per BMW è stata l'occasione per presentare un progetto ecosostenibile e orientato a fornire alle abitazioni energia da fonti rinnovabili. L'idea non è del tutto nuova, visto che altri competitors, come Tesla e Nissan, hanno già proposto qualcosa di analogo. La variante tedesca è interessante perché, almeno in parte, è concepita come riciclo degli accumulatori dismessi dalle vetture elettriche BMW i3 (Leggi tutto sulla BMW i3). Il progetto prevede sia l'impiego della prima generazione di batterie da 22 kWh che delle più recenti da 33 kWh. Secondo il costruttore di Monaco gli accumulatori, dopo anni di cicli di ricarica, possono ridurre l'autonomia e le prestazioni di una vettura elettrica, ma possono tranquillamente essere impiegati come fonte di energia per alimentare una abitazione o un piccolo esercizio commerciale.
RICARICA CON PANNELLI SOLARI Il progetto BMW è attualmente allo stadio di concept e prevede l'impiego di almeno due moduli, collocati in un garage o una cantina e alimentati da pannelli solari o dalla rete elettrica, magari quando la tariffa è più bassa (Leggi Tesla vuole dominare il fotovoltaico). Secondo le stime dei progettisti una abitazione media americana consuma da 15 a 30 kWh al giorno, quindi un modulo potrebbe alimentare l'impianto elettrico, mentre i pannelli ricaricano il secondo per il giorno successivo. Il sistema concepito dai tecnici tedeschi prevede l'impiego di più batterie, magari per situazioni con esigenze di energia superiori a quelle di una abitazione, e non esclude l'uso di batterie nuove in luogo di quelle usate. Nello sviluppo di questo progetto BMW sta lavorando in tandem con Beck Automation, azienda tedesca specializzata in impianti industriali e sistemi di accumulo d'energia.
TESLA POWERWALL E IL GENERATORE LEAF È interessante confrontare la proposta BMW con gli analoghi progetti Tesla e Nissan. Il PowerWall di Elon Musk, il quale avrebbe recentemente rinunciato alla versione da 10 kWh, è un accumulatore da 6.4 kWh e in realtà non riuscirebbe a rendere autonoma una abitazione. Il costruttore californiano ha specificato che è da considerare come unità di supporto o da impiegare come backup in caso di blackout. Nissan nel 2011 propose un impianto di alimentazione d'emergenza sviluppato sulla batteria dell'auto elettrica Leaf, la quale si sarebbe quindi trasformata in un generatore d'energia elettrica su ruote. Secondo il costruttore nipponico il sistema poteva alimentare un'abitazione giapponese, la quale dovrebbe consumare circa la metà di una casa americana, per uno o due giorni. Nissan aveva previsto una unità comprendente il caricabatteria, i regolatori e gli switch necessari a trasferire l'energia dalla batteria dell'auto all'impianto elettrico alla quale era collegata.