Autobus elettrici senza conducente: le prime consegne in Francia

Autobus elettrici senza conducente: le prime consegne in Francia Possono trasportare fino a 15 persone e viaggiano fino a 45 km/h ma per ora solo in aree private e non certo di Google o Apple

Possono trasportare fino a 15 persone e viaggiano fino a 45 km/h ma per ora solo in aree private e non certo di Google o Apple

di 
6 Ottobre 2015 - 03:10

La Navya, una società francese con sede a Parigi e a Lione, è arrivata prima di Google e Apple nella fase di commercializzazione di un mezzo a guida autonoma. La verità però è che si tratta di una vittoria “a metà”, se si considera la limitazione di utilizzo del veicolo Arma di Navya, a causa delle leggi che al momento regolano i permessi di circolazione delle automobili a guida autonoma nel Vecchio Continente.

IL MEZZO – Proprio oggi la società francese ha consegnato i primi dieci veicoli già venduti e lo ha fatto nella splendida cornice della capitale francese. L'evento ha sollevato parecchio “rumore” di chiacchiere, pare che anche giganti del calibro di Apple e Google si siano interessati all'accaduto. Il Navya Arma (questo è il suo nome) ha dimensioni più grandi di una Google Car, viste le misure potrebbe definirsi un piccolo Van, oppure un minibus: è infatti lungo 4,76 metri e largo 2,02, è al 100% elettrico e promette  un'autonomia che spazia dalle 5 alle 10 ore, con una velocità d'esercizio di 25 km/h e dispone di controllo automatico della guida, con sensori radar e videocamere tridimensionali, insomma nulla di meno di quanto già la concorrenza di “spicco” ha presentato nelle sue uscite.

VITTORIA A META' – L'Arma può trasportare fino a 15 persone e la sua efficacia è stata dimostrata all'interno di un capannone, nel quale è stato riprodotto un percorso con tanto di ostacoli statici e mobili. Il veicolo ha dimostrato di saper “guidare autonomamente” in sicurezza (qui l'IntelliSafe di Volvo), senza commettere il minimo errore e senza creare situazioni di pericolo. La sua velocità massima è di 45 km/h, ottima per muoversi nei centri urbani o in situazioni di aree trafficate, anche se viaggiando alla velocità di punta l'autonomia tende a diminuire. Il problema è che questo mezzo non potrà circolare su una normale rete stradale, ed è proprio qui che Apple e Google hanno ancora il loro vantaggio…un vantaggio legislativo. Per questa ragione i primi esemplari del Navya Arma sono stati acquistati per servizi in aree private. Negli Stati Uniti, California, Nevada e Florida hanno liberalizzato da tempo la sperimentazione della guida autonoma su suolo pubblico, nel Michigan hanno dato vita al progetto “Mobility Transformation Facility”, che ha visto un investimento di 6,5 milioni di dollari per la nascita di una mini-città autonoma; uno spazio pari a circa 18 campi da calcio ricostruito con strade, rotatorie, semafori, panchine, ostacoli e persino facciate di edifici appositamente per testare la guida autonoma in modo da simulare le condizioni di uno spaccato urbano.

L'EUROPA SE LA PRENDE CALMA – Nel Vecchio Continente tutto ancora è in fase di discussione, anche se dei piccoli passi sono stati fatti. In precedenza la legge diceva che “ogni guidatore deve, in ogni momento, poter controllare il suo veicolo” mentre ora è stata cambiata così: “ogni guidatore deve essere sempre presente e abile a prendere il controllo del veicolo, i cui sistemi devono poter essere scavalcati o spenti in qualsiasi momento”. Certo, non parliamo di un passaggio stravolgente, ma quanto meno apre uno spiraglio alla guida autonoma, che comunque sta prepotentemente iniziando a prendere piede in Europa. La Gran Bretagna ad esempio è stato il primo Paese europeo ad aprire alle auto a guida autonoma (nel 2017 la Svezia lo farà col progetto Drive Me), infatti da gennaio 2015 queste vetture possono circolare su suolo pubblico senza incorrere in sanzioni, naturalmente in via del tutto sperimentale. Il Ministero dei Trasporti ha fatto sapere che sta lavorando per definire tutti i dettagli del quadro normativo in cui potranno muoversi le auto senza pilota e le modifiche sostanziali da apportare al codice della strada, anche se le questioni legate alla responsabilità, sia in termini legali che assicurativi, rimangono scogli ancora difficili da superare.

Commenta con la tua opinione

X