Auto elettriche: oltre 3 milioni nel mondo, Europa ancora indietro

Auto elettriche: oltre 3 milioni nel mondo, Europa ancora indietro Il mercato mondiale delle auto elettriche è cresciuto del 54% in un anno

Il mercato mondiale delle auto elettriche è cresciuto del 54% in un anno, aumentano le infrastrutture ma dominano ancora Cina e USA

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31 Maggio 2018 - 10:05

Le auto elettriche avanzano a piccoli passi per cambiare la mobilità mondiale, la strada è lunga e tortuosa ma la direzione è quella giusta. Secondo i dati raccolti dall'International Energy Agency, l'organizzazione internazionale per il coordinamento delle politiche energetiche, nel 2017 è stato segnato un nuovo record di veicoli elettrici in circolazione che ammontano ora ad oltre 3 milioni. I miglioramenti riguardano anche le infrastrutture, ossia colonnine di ricarica pubbliche e private, e in generale l'intera mobilità, grazie ad una diminuzione del costo delle batterie e a politiche di supporto. Tuttavia sono ancora i mercati di Cina e Usa a far registrare i migliori numeri, l'Europa è ancora sotto di un gradino nonostante la resistenza dei Paesi del Nord.

PRIMATO CINESE La auto elettriche in circolazione in tutto il mondo sono aumentate del 54%, il rapporto dell'IEA tiene conto anche delle plug-in ma in generale la quota totale supera attualmente i 3 milioni di veicoli. Nel solo 2017 sono stati venduti più di un milione di auto elettriche, un nuovo record di vendite, ma gran parte del merito va attribuita al mercato cinese. Che in Cina stessero investendo molto nell'elettrico era risaputo (leggi delle loro strategie per conquistare il mercato) e di certo le dimensioni ed il numero della popolazione aiutano, ma nel 2017 quasi la metà del parco circolante elettrico risulta in Cina, con 1,23 milioni di auto. Lì le vendite sono cresciute del 72% rispetto all'anno precedente, per un totale di 580.000 immatricolazioni che si sono aggiunte alle 650 auto circolanti nel 2016. Ben distaccati gli Stati Uniti con 280.000 immatricolazioni nel 2017 mentre l'Europa risulta ancora più indietro con circa 150.000 auto vendute. D'altra parte però il parco circolante elettrico europeo risulta migliore di quello USA con 820.000 auto contro 760.000, ma per questo dobbiamo ringraziare Norvegia e i Paesi nordici.

IL PESO DELLA NORVEGIA A dispetto della Cina, il miglior mercato al mondo per le auto elettriche rimane la Norvegia, dove nel 2017 le auto elettriche hanno superato il 39% delle immatricolazioni totale. Sul podio di questa particolare classifica dell'IEA, nonostante numeri molto più bassi, troviamo Islanda (11,7%) e Svezia(6,3%), solo al quarto posto il mercato cinese con le elettriche che in realtà nel 2017 hanno coperto una quota di mercato di appena il 2,2%. Infine ancora un'europea prima di vedere gli USA (dove le elettriche sono all'1,2%), la Germania: il mercato elettrico tedesco ha fatto registrare nel 2017 una fetta dell'1,6% sul totale (ma potrebbe superare la Norvegia). Inutile dirlo, nessuna traccia dell'Italia.

OLTRE LE AUTO Ma lo studio analizza tutte le sfaccettature della mobilità elettrica, analizzando non solo i numeri delle auto ma di tutti i mezzi di trasporto in generale, e rivolgendo un occhio di riguardo verso le infrastrutture, anch'esse in forte espansione. Sempre riferendosi al 2017 si calcola che il numero degli autobus elettrici sia salito da 345.000 a 370.00 mentre sono addirittura 250 milioni le due ruote elettriche. Anche qui però la quasi totalità appartiene al mercato cinese, che addirittura risulta avere il 99% dello stock di autobus e veicoli a due ruote elettrici. Per quanto riguarda le stazioni di ricarica si contano quasi 3 milioni di impianti privati in tutto il mondo, mentre quelli pubblici sono “appena” 430.000, di cui 40.000 in Giappone – in Europa la Germania ne ha 23.000, leggilo nel nostro approfondimento.

POLITICHE E BATTERIE La buona crescita delle auto elettriche sul panorama mondiale viene attribuita a due fattori in particolare: le politiche dei Governi e gli sviluppi delle batterie. Diverse politiche condannano le emissioni inquinanti generate dai motori tradizionali (ma alcuni studi dicono il contrario) e pongono pesanti restrizioni che in molti casi fanno virare sull'elettrico. In altri casi però ci sono politiche che incentivano le auto elettriche ed aiutano i clienti nell'acquisto non limitandosi a condannare benzina e diesel, e la Cina ne è un esempio lampante: che vada individuata proprio in questo punto la differenza tra i due mercati? Al di là degli incentivi, i prezzi delle auto elettriche si abbassano anche e soprattutto grazie allo sviluppo tecnologico legato alle batterie, sempre meno costose e di dimensioni minori. Questo però solleva un altro problema di tipo politico-finanziario, in quanto la stessa IEA mette in evidenza che ben il 60% della produzione di cobalto (uno degli elementi principe nelle batterie) si trova della Repubblica Democratica del Congo, ed il 90% della raffinazione appartiene alla Cina, che può così vantare fortissimi poteri in questo specifico mercato.

OBIETTIVO 2030 La campagna lanciata dall'International Energy Agency nel giugno 2017 si prefissa obiettivi importanti: incrementare del 30% entro il 2030 le vendite delle auto elettriche disegnando uno scenario politico fatto di incentivi per lo sviluppo di veicoli ed infrastrutture, che tutti i Paesi aderenti dovrebbero attuare. Le prospettive sono rosee, forse anche troppo, perché si punta ad arrivare al 2030 con 125 milioni di auto elettriche circolanti in tutto il mondo attraverso politiche di sostegno e ma grazie agli incentivi si potrebbe addirittura sforare le 220 milioni di unità. Staremo a vedere.

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