
Il Principe Filippo ha finalmente rinunciato alla patente, una vicenda che mostra come guidare a una certa età sia un pericolo per la sicurezza strada
Finalmente i sudditi inglesi potranno tirare un sospiro di sollievo dopo aver manifestato preoccupazione per l'anziano Principe Filippo. Tornato al volante e senza cintura di sicurezza appena dopo un grave incidente stradale il reale non aveva mostrato grande pentimento per quanto accaduto ai passeggeri dell'altra auto e ancora peggio era tornato al volante di un altro SUV all'interno della tenuta. Al di là della vicenda di cronaca di fatti molto simili ne accadono tanti anche da noi che ci spingono a chiederci fino a quando una persona anziana può guidare un'auto anche se alla visita medica mostra di avere tutti i requisiti fisici e psichici per il rinnovo della patente? A questa domanda ha risposto una sentenza del TAR del Piemonte.
STOP IMPOSTO O RAGIONATO? Il marito della Regina Elisabetta II, il Principe Filippo, era uscito indenne dal pauroso incidente in cui la sua Range Rover ha mandato fuori strada una familiare con a bordo due donne (di cui una ha riportato la frattura del polso) e un bambino di pochi mesi. Nulla inizialmente gli aveva impedito dal rimettersi al volante, tanto che una delle donne aveva anche criticato pubblicamente il comportamento disinteressato del reale. Ma a distanza di qualche settimana, probabilmente anche incalzato dalla famiglia, il Principe Filippo ha appeso le chiavi e consegnato la patente “dopo aver riflettuto a lungo” e scritto alla donna di essere desolato dell'accaduto. La vicenda però, al di là della sua portata mediatica, ripropone una questione che riguarda molti automobilisti in Italia dello scorso secolo.
IL MINISTERO PUO' LIMITARE LAPATENTE E' giusto togliere o limitare la patente a un automobilista che conserva i requisiti obbligatori alla visita medica? A questa domanda risponde la sentenza 1115/2018 del Tribunale amministrativo del Piemonte che si è espresso sulla vicenda che riguardava un arzillo 91enne. L'attempato automobilista infatti ricorreva contro l'ASL e il Ministero, non per avergli revocato la patente ma per avergliela confermata con alcune limitazioni. Nel caso di specie sul rinnovo della patente del candidato pesavano alcune patologie cardio circolatorie che avrebbero potuto rappresentare un problema per la sicurezza stradale in caso di lunghi viaggio. Da lì la decisione di rinnovare la patente per un solo anno e imporre la guida in orario diurno, entro un raggio di 80 km e a una velocità massima di 80 km/h con il divieto di utilizzare l'autostrada.
QUANTO VALE LA PATENTE DOPO I 50 ANNI Nel caso specifico il tribunale ha tenuto in considerazione l'eventualità del rischio legato alle patologie dell'anziano automobilista, abbassando a un anno il periodo di validità della patente oltre alle altre limitazioni. Diversamente, in assenza di fattori che possano pregiudicare la capacità di guida, vista, udito e capacità motorie, la patente si può rinnovare facilmente ogni 2 anni dopo 80 anni di età, che diventano 3 tra 70 e 80anni e 5 anni di validità della patente tra 50 e 70 anni di età.