EuroFOT: i dispositivi di sicurezza Volvo funzionano davvero

EuroFOT: i dispositivi di sicurezza Volvo funzionano davvero ll costruttore svedese premiato per la sua ricerca sulla sicurezza attiva e passiva

ll costruttore svedese premiato per la sua ricerca sulla sicurezza attiva e passiva

2 Luglio 2012 - 07:07

Negli ultimi anni la tecnologia ha compiuto un grandi passi in avanti in quasi tutti i settori, permettendo, tra l'altro, di migliorare parecchio la nostra vita quotidiana. Il campo automobilistico si colloca sicuramente tra i primi ad essere stato investito da questa “ondata di elettronica”. Le auto moderne, ormai, sono zeppe di dispositivi più o meno utili (solo PC e Smarphone hanno più tecnologia delle auto) e i costruttori investono sempre di più nella ricerca e nello sviluppo di nuovi sistemi di sicurezza avanzati. Volvo ha fatto della sicurezza un vero e proprio baluardo, proponendosi un obiettivo molto particolare: entro il 2020 nessuno dovrà perdere la vita in una sua auto. Per questo il progetto di ricerca EuroFOT ha voluto saggiare proprio la bontà dei sistemi di sicurezza attivi e passivi della casa di Göteborg con la collaborazione di 28 aziende europee del settore Automotive.

LA PROVA – Il test ha coinvolto 100 esemplari di Volvo V70 e XC70 con 263 guidatori diversi che nell'arco di 18 mesi hanno guidato nelle condizioni più disparate per circa 3 milioni di Km. raccogliendo, grazie a una serie di telecamere installate a bordo e a speciali sensori, una mole di dati stimata in ben 30 Terabyte. Cifre veramente da capogiro! L'analisi dei dati ha avuto esito positivo. Unico neo: le auto non disponevano dei più avanzati e successivi come il Pedestrian Detection. Di seguito la lista dei dispositivi esaminati:

  • ACC (Adaptive Cruise Control) che mantiene la distanza dal veicolo che precede agendo anche sull'impianto frenante del veicolo;
  • FCW (Forward Collision Warning) che avverte il conducente con segnalazioni visive e acustiche del possibile impatto col veicolo precedente preparando il sistema frenante della vettura;
  • BLIS (Blind Spot Information System) che monitora costantemente l'angolo morto degli specchietti retrovisori segnalando per tempo il sopraggiungere di un veicolo;
  • LDW (Lane Departure Warning) che mantiene la vettura entro la propria corsia di marcia (la segnaletica orizzontale deve essere chiaramente visibile affinchè questo dispositivo possa funzionare correttamente);
  • DAC (Drive Alert Control) che verifica la stanchezza e distrazione del guidatore avvertendolo del rischio di un imminente collisione.

VERDETTO – Il rapporto finale EuroFOT evidenzia chiaramente come questi dispositivi possano migliorare l'esperienza di guida incrementando la sicurezza. I benefici maggiori si ottengono con una guida in autostrada, dove il rischio di incidenti diminuisce addirittura fino al 42%. In particolare l'ACC, utilizzato per il 51% della distanza totale percorsa, risulta essere il dispositivo più apprezzato dai guidatori. L'80% di loro ritiene che renda più comoda e confortevole la guida, mentre il 94% afferma di sentirsi più sicuro quando il sistema è attivo. Anche il FCW ha riscontrato un largo consenso: bel il 70% dei testers ha affermato che incrementa realmente la sensazione di sicurezza al volante. Uno di loro ha dichiarato: “Grazie a questo sistema di allarme sono riuscito ad evitare per ben 2 volte il tamponamento con un veicolo precedente. L'auto ha improvvisamente inchiodato sventando il pericolo”. Anche gli altri dispositivi hanno riscontrato un trend positivo. Tuttavia, non esistono ancora dati statistici sufficienti per conclamare la significativa riduzione del rischio di incidenti. Ma gli elogi, specie per il DAC, non mancano: “Ero esausto dopo una frenetica giornata di lavoro terminata sul tardi. Sono davvero contento che il sistema mi abbia avvertito in tempo”.

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