Kia Rio: prova su strada in anteprima

Kia Rio: prova su strada in anteprima

L'utilitaria coreana Kia Rio cambia nell'estetica ed offre più spazio nell'abitacolo. Nuovi equipaggiamenti, ma c'è ancora qualcosa da affinare

21 Febbraio 2017 - 05:02

L'ascesa del mercato della piccole segmento B, auto che ad oggi stanno assumendo sempre più la connotazione di hatchback e che, gradualmente, crescono sempre più di dimensioni generazione dopo generazione, si è fatta sentire anche tra le file della coreana Kia, che con la Kia Rio ha fatto registrare numeri sempre più importanti (leggi del debutto della nuova Kia Rio al Salone di Parigi). Noi abbiamo avuto modo di provare la nuova generazione della piccola utilitaria, che ha subito alcune variazioni rispetto alla precedente versione.

ESTETICA AFFINE AL BRAND Da qualche tempo a questa parte appena si pensa al brand Kia è immediata l'associazione con il “Tiger Nose”, la particolare forma della calandra che ormai contraddistingue l'ultimo design del brand (leggi anche di come Kia ha in programma il lancio di 22 modelli entro il 2020). La nuova Kia Rio non poteva che mostrare a sua volta il Naso di Tigre, in nero lucido e incastrato tra i gruppi ottici di nuova generazione. Questa è una delle variazioni estetiche che la nuova rivisitazione ha implementato rispetto al passato, così come una linea di cintura piatta – accompagnata da un abbassamento generale del corpo vettura, che rende il tutto più dinamico – ed il paraurti anteriore dal design nettamente più sportivo. Molto belli i gruppi ottici posteriori, che personalizzano ancora di più questa piccola coreana, garantendo una firma estetica ben visibile anche alla luce del giorno. Dimensioni leggermente variate su questa edizione 2017 della Kia Rio, che vede la lunghezza complessiva aumentata di 15 millimetri, così come la larghezza ha fatto segnare +5 mm.

INTERNI RINNOVATI: C'E' PIU' SPAZIO Nonostante la variazione delle dimensioni esterne non sia particolarmente apprezzabile, all'interno lo spazio abitabile è cresciuto: tutto merito di una diversa inclinazione dei montanti. In effetti abbiamo provato sia lo spazio riservato ai passeggeri in seconda fila che, ovviamente, quello dedicato al conducente, ed in entrambi i casi è risultato essere più che “abitabile”. A dirla tutta abbiamo trovato buono anche lo spazio dedicato alle gambe di chi guida, dato che la distanza tra il pedale della frizione ed il poggiapiede è molta e si riesce a riposare la gamba sinistra. Kia ha comunque in parte rivoluzionato la nuova Rio all'interno, poiché ha aggiunto alla dotazione di bordo il display touchscreen da 7 pollici, riservato all'allestimento top di gamma, che sembra essere poggiato direttamente sulla plancia, così come i comandi climatizzatore hanno assunto una forma scolpita ed ergonomica. Poiché in un'auto del genere è necessario anche riporre gli oggetti di uso quotidiano, che possono essere semplici bottiglie così come il telefono, la carta del supermercato od il portafogli, un occhio di riguardo è stato dato ai portaoggetti: avanti alla leva del cambio si trova uno spazio che i designer hanno intelligentemente diviso su due livelli sovrapposti, come una sorta di mensola, sui quali è possibile riporre in modo schematico ed ordinato tutto ciò che ci si ritrova in tasca. Peccato solo per le plastiche sparse per l'abitacolo, dure e che non provano nemmeno a dare l'idea di essere soft-touch o qualcosa di simile, a differenza del volante in pelle che al tatto restituisce una sensazione nettamente più premium.

COME VA SU STRADA La Kia Rio provata monta il motore diesel da 1.4 litri, con cambio manuale a sei rapporti e 77 cavalli sull'attenti. Se è vero che i diesel andranno a scomparire, poiché i costi di sviluppo per rientrare nella normativa Euro 6c non saranno giustificati almeno per l'impiego su auto di segmenti inferiori, questo propulsore riesce a dire la sua e spostare bene la piccola coreana. Da un lato la spinta non è quella che ti attacca senza remore al sedile, dall'altro c'è una costanza di funzionamento ed una distribuzione di erogazione che già da poco prima dei 1.500 giri ti garantiscono una progressione istantanea alla semplice apertura del gas, anche su salite con un buon grado di pendenza. Questo è merito anche di rapporti del cambio che sono adatti all'utilizzo trasversale per il quale la nuova Kia Rio è stata pensata, con una prima marcia molto corta e che lascia partire al semaforo semplicemente alzando il piede dalla leggera frizione ed una seconda marcia “lunga” il giusto. Con queste premesse c'è solo da affrontare qualche strada di collina, come successo durante la presentazione, per apprezzare anche l'assetto neutro in percorrenza di curva, che non vuole essere stressato ma che allo stesso tempo offre un interessante appoggio, così come i freni: nonostante all'interno delle ruote posteriori abbiamo scorto ancora una volta una soluzione a tamburo anziché a disco, scelta che a dirla tutta Kia non è l'unica a praticare su questo genere di auto, il mordente è buono anche in condizioni di affaticamento in discesa.

SICUREZZA ED ELETTRONICA In buona approssimazione una delle novità che Kia ha introdotto sulla nuova Rio, sempre in virtù di upgrade tecnologici e guida autonoma, è fatta anche di sistemi di assistenza alla guida. Non è difficile pensare che siano stati spinti anche dai nuovi standard di test della Euro NCAP, che in aggiunta al passato valutano ora la bontà dei sistemi elettronici (leggi del progetto Drive Wise di Kia), ma ad ogni modo sono disponibili l'alert per il cambiamento involontario di corsia così come la frenata automatica d'emergenza con riconoscimento pedoni. Con i 7 anni di garanzia dell'auto, poi, ci sono anche 7 anni di aggiornamento di tutto il sistema infotainment, quindi mappe, autovelox e Kia Connected Service.

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