Batterie auto con Start & Stop: l'ecologia elettrizza il mercato del Piombo

Batterie auto con Start & Stop: l'ecologia elettrizza il mercato del Piombo La lotta alle emissioni aumenta il consumo di Piombo? Strano ma vero: le batterie auto per gli Start & Stop sono più grandi e pesanti

La lotta alle emissioni aumenta il consumo di Piombo? Strano ma vero: le batterie auto per gli Start & Stop sono più grandi e pesanti

3 Marzo 2017 - 04:03

Le vie della sostenibilità appaiono più che ramificate: motori efficienti, automobili leggere, trazione ibrida (parallela, in serie, micro, mild o full che sia), auto elettriche alimentate da energia prodotta però anche in maniera sporca e così via. Per aumentare la ridda di voci aggiungiamo la notizia che una mano concreta nella questione delle emissioni nei prossimi anni la darà anche il… Piombo! Le tradizionali batterie basate sul grigio e pesante metallo si sobbarcheranno infatti l'onere di azionare i sistemi Start & Stop (leggi dello Start & Stop proposto da Fiat già nel 1982) la cui crescente diffusione sarà di grande aiuto nel contenimento dell'inquinamento urbano.

L'ORO GRIGIO Uno dei segni premonitori di questa nuova (e profondamente rivisitata) corsa all'oro in versione 2.0 è l'attenzione degli investitori professionali sul Piombo, la cui richiesta viene data in forte ascesa secondo fonti riportate da Reuters. Il motivo è semplice: la crescente (anzi, tumultuosa) diffusione dei sistemi Start & Stop trascinerà anche la domanda di Piombo, perché le batterie diventeranno più “capaci” e robuste e conterranno quindi più Piombo.

La causa ancor più a monte è la necessità di ridurre le emissioni, cosa che sta spingendo le Case a diffondere sempre di più i sistemi Start & Stop. Sappiamo che lo Start & Stop spegne automaticamente il motore a vettura ferma e lo riavvia non appena si solleva il piede dal pedale del freno, un sistema semplice per ridurre le emissioni nelle condizioni tipiche del congestionato traffico urbano.

LA GUERRA DEI METALLI Ma come spesso accade semplice non fa rima con facile: lo starter, che può essere classico o combinato con l'alternatore, dev'essere più robusto e così anche la batteria, che deve anche “sostenere” l'impianto elettrico a motore fermo, mancando il contributo dell'alternatore. Ecco quindi che, come affermato da Christian Riedel, direttore delle comunicazioni EMEA presso Johnson Controls, “nella batteria di auto compatte, come la Golf o la Focus dotate di Start & Stop, ci sono circa 16 kg Piombo, un 28% in più rispetto a quello che c'è nell'accumulatore di una vettura che è sprovvista del sistema. Ricordiamo che lo Start & Stop è attualmente integrato in 35 milioni di auto in tutto il mondo”. Un gestore di fondi specializzati in materie prime che “investono” anche nel Piombo ha detto che “il mercato dei veicoli elettrici è in crescita ma rimane percentualmente trascurabile e lo Start & Stop è una soluzione-ponte per coprire il periodo durante il quale le infrastrutture di ricarica si svilupperanno e fino a quando le auto elettriche non diventeranno più accessibili”. In altre parole, se ci sarà scarsità di materiali essa potrebbe arrivare prima per il Piombo che per il Litio (leggi delle batterie allo stato solido che usano poco Litio).

A MACCHIA D'OLIO Questi scenari sono già, almeno in parte, realtà: nel 2016 BMW ha costruito circa 2.367.000 auto delle quali 2.359.000, più del 99%, avevano lo Start & Stop. Farid Ahmed, capo analista dei consulenti di Wood Mackenzie, prevede che “nel 2020 tutte le auto nuove in Europa e in Giappone potrebbero avere il dispositivo, con Stati Uniti e Cina in veloce recupero”. In effetti si stima che fra il 66% e il 75% delle nuove immatricolazioni in Europa e in Giappone abbiano lo Start & Stop, aliquota che crolla al 10% negli Stati Uniti e in Cina. Johnson Controls prevede di produrre 50 milioni di batterie per gli Start & Stop nel 2020 contro i 17 milioni (su un totale di 152 milioni) nel 2016. I principali competitor sono la giapponese GS Yuasa e l'americana Exide Technologies (leggi la prova a confronto fra batterie del TCS).

In effetti Ahmed prevede che la domanda di piombo crescerà del 3,1% l'anno fino al 2020 e già da quest'anno potrebbe esserci un deficit di 86.000 tonnellate in un mercato globale in circa 12,5 milioni di tonnellate. Le batterie per gli Start & Stop sono sempre del tipo ACM e devono essere sempre rimpiazzate con altre con la stessa sigla non solo perché le modalità di ricarica sono specifiche per i vari tipi ma anche perché le classiche con elettrolito liquido non reggerebbero alle scariche intense e ravvicinate imposte dai frequenti avviamenti del motore (leggi delle ECM di Exide che vanno anche sulle citycar) e il discorso vale a maggior ragione per le EFB/AGM destinate alle micro ibride con recupero dell'energia. Per sapere tutto sulla carica e la manutenzione delle batterie potete leggere questo post sul forum di SicurAUTO.it.

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