Test OBD FastLink: la periferica di diagnosi per auto universale

“Il tagliando l’ho fatto, le gomme le ho controllate, la batteria è nuova e ho benzina sufficiente anche per il ritorno”. Quante volte prima di partire per le ferie ci si ritrova a scongiurare il guasto di Ferragosto? Fatalità fantozziana permettendo, un dispositivo tutto italiano si propone come l’assicurazione salva-vacanze, monitorando costantemente lo stato di salute dell’auto, il suo nome è OBD FastLink e SicurAUTO.it l’ha provato per voi.

UNIVERSALE MA NON TROPPO – Ha la forma del connettore EOBD e racchiude in piccole dimensioni (43x22x22 mm) la tecnologia di diagnosi che ogni Costruttore auto impiega per i propri modelli; non a caso la lista di vetture con cui riesce a interfacciarsi comprende ogni brand presente sul mercato sebbene l’Emamotorsport, azienda che lo commercializza, dichiari una lusinghiera compatibilità con il 90% del parco auto circolante dal 2001 in poi. Questo significa che il dispositivo di diagnosi motore faidate è in grado di comprendere i protocolli di comunicazione di General Motors, Chrysler, Ford e tutte le centraline che lavorano su K e Can lines. Un dispositivo così universale spiazza senza particolari pretese (è venduto a soli 139 euro + s.s. e comprende gli aggiornamenti gratuiti) gli strumenti professionali di diagnosi dei centri di autoriparazione, dai costi notevoli e dai continui aggiornamenti a pagamento, ma come vedremo più avanti quando si mette troppa carne a cuocere…