Ziarelli e Tagom: SicurAUTO.it scopre il trucco delle gomme “furbe”

Ziarelli e Tagom: SicurAUTO.it scopre il trucco delle gomme “furbe” Pneumatici più grossi di quelli omologati

Pneumatici più grossi di quelli omologati, ma con finte marcature per beffare i controlli delle forze dell'ordine: è il business delle gomme "furbe"

6 Giugno 2016 - 07:06

Come fare per montare pneumatici più grandi di quelli ammessi dal libretto senza il rischio di incorrere in sanzioni e ritiro della carta di circolazione? La via legale ci sarebbe e passa attraverso il cosiddetto ‘Decreto ruote’ che liberalizza gli pneumatici maggiorati, che permette di omologare pneumatici più grandi, ma entro certi limiti. Ma per i furbetti, specialmente quelli amanti del fuoristrada, esiste un modo più semplice che SicurAUTO.it ha sniffato grazie al passaparola: procurarsi gomme più grandi o alte, ma marchiate con le misure ammesse dalla Carta di circolazione. Pensate sia impossibile? Ed invece no. Grazie ad una nostra inchiesta esclusiva abbiamo scoperto che, non solo si può fare, ma è anche abbastanza semplice: Ziarelli e Tagom Tires, due ricostruttori di pneumatici specializzati nell’off-road, offrono infatti questo “servizio” con costi che variano da 0 sino ad 80 euro. Peccato che il tutto sia assolutamente illegale e pericoloso. Ecco i dettagli della storia.

PERCHÉ QUESTA INCHIESTA? (AGGIORNAMENTO) Considerando la quantità di reazioni ed il loro tenore generale, SicurAUTO.it ci tiene ad esprimere il suo punto di vista sulla vicenda, spiegando cos’è questa inchiesta e perché è stata fatta. Sicuramente questo articolo NON è contro il fuoristrada e chi lo pratica: chi fa off-road cerca la libertà, ha il senso dell’avventura e ama immergersi nella Natura, senza contare lo spirito di servizio che, come ricordato in un commento, spinge molti fuoristradisti – pur correndo rischi – a portare il loro aiuto in caso di calamità e pericoli per la vita umana. Lo scopo di quest’indagine è smascherare aziende che si prestano a pratiche poco pulite come la falsificazione dei prodotti. A chi ci accusa di voler colpire una categoria e di voler fare i delatori rispondiamo con i fatti: tantissime volte SicurAUTO.it ha scritto contro lo Stato, i Comuni assetati dei soldi degli automobilisti e le Autorità e le Case auto che latitano sul fronte della sicurezza, i truffatori che vendono auto usate “skilometrate”, etc… Anche noi non approviamo le contraddizioni delle Leggi e l’inadeguatezza del CdS e quando qualcosa non ci piaceva l’abbiamo sempre scritto, senza remore. Le contraddizioni di regole cervellotiche e vessatorie non ci sono mai piaciute e non ci piacciono ma non possiamo approvare un Far West pericoloso, sia per la sicurezza stradale sia per la correttezza del mercato. I commenti che leggiamo, di certo, vengono da lettori di passaggio che si sentono attaccati, ma che non conoscono le nostre battaglie frutto di 15 anni di lavoro e che oggi ci permettono di avere 700.000 lettori mensili ed una redazione piena di esperti. E’ triste leggere che, come spesso avviene in Italia, invece di ringraziare i giornalisti che fanno il loro lavoro a caccia dei poco onesti, si dica: “parlate di altro invece di rompere…”. Una mentalità diffusa che vede la medesima reazione della gente direttamente coinvolta dagli scandali. Un andazzo che ha portato l’Italia nello stato in cui si trova adesso.

SOTTO MENTITE SPOGLIE Le coperture maggiorate, o ribassate, fanno molta presa sugli automobilisti, al punto che le Case ne fanno uno strumento di marketing, arrivando anche agli eccessi di vetture con 90 CV, ma dotate di grosse gomme dal profilo ribassato. Gli appassionati di fuoristrada o tuning, pur di montare gomme aggressive, rialzate o con profili diversi, spendono un mare di soldi per modificare le proprie auto, sfidando magari la legge, sapendo che i controlli su strada siano pochi. Poi ci sono quelli che, grazie al passaparola, sanno che esistono delle “gomme furbe” (così le chiamano in gergo gli appassionati di 4×4) che hanno delle misure fuori norma, ma che riportano sul fianco esattamente le misure previste da libretto. Un gioco nel quale gli unici perdenti sono il Codice della Strada e la sicurezza. Una nostra inchiesta ha infatti sperimentato la concreta possibilità di comprare gomme ricostruite per fuoristrada con dimensioni effettive diverse da quanto riportato dalla sigla impressa sui fianchi. Grazie a delle segnalazioni anonime abbiamo scoperto che, rivolgendosi alle Ditte giuste, acquistare queste famose “gomme furbe” (leggi la guida su come scegliere gli pneumatici e leggere le loro sigle) non è così difficile. Cosi ci siamo messi sulle tracce di tre ditte segnalate dai nostri lettori: Lerma Gomme, Tagom Tires e Ziarelli fingendoci clienti.

PARLIAMONE… Lerma Gomme Snc è stata l’unica che, nel proporci delle alternative, ha escluso a priori la rimarchiatura delle gomme: nella prima mail ha infatti già chiarito il concetto: “si possono avere delle 265/75×16 che sono più larghe di battistrada e con altezza uguale alle 235/85×16 (82 cm). Altrimenti delle 285/75×16 alte circa 86 cm e larghe 27 cm circa od ancora delle 255/85×16 alte circa 84 cm e larghe circa 25 cm. In ogni caso non posso rimarchiare i pneumatici”. Lerma propone gomme più grosse (alcune delle quali sarebbero omologabili) ma esclude quindi di marchiare delle gomme con misure non corrispondenti a quelle effettive e anzi, in un’altra mail, mette in guardia sul montare gomme più grosse, sia perché potrebbero urtare nei passaruota durante i twist sia perché il cerchio originale potrebbe avere il canale troppo stretto. Di tenore ben diverso, ma simili fra loro le risposte di Tagom Tires e Ziarelli: “Se ci richiama al numero xxx-yyyyy le daremo le informazioni necessarie”, con una reticenza che dimostrava la consapevolezza di essere non contrari a fare qualcosa d’illecito. Abbiamo fatto allora qualche telefonata ottenendo delle esplicite affermazioni che la cosa – marchiare delle gomme in maniera difforme dalle dimensioni effettive – era perfettamente fattibile e senza grossi problemi ci sarebbero state consegnate gomme off road 265/70 R16 ma marchiate sul fianco 235/85 R16.

PIU’ GOMMA MA MENO SICUREZZA La marchiatura farlocca è offerta gratuitamente da Tagom mentre Ziarelli la fa pagare 80 euro per treno di gomme. La sensazione che emerge da questa inchiesta è che i ricostruttori di pneumatici abbiano campo libero nel realizzare gomme di una misura, ma con marchiatura “a scelta del cliente”. Evidentemente mancano dei controlli specifici da parte delle forze dell’ordine, e comunque entro certi limiti è davvero difficile accorgersi su strada delle difformità tra misure impresse sul fianco e quelle reali. Ci chiediamo se queste ditte siano a conoscenza dei rischi per la sicurezza che ne possono derivare. Le dimensioni diverse degli pneumatici potrebbero infatti inficiare l’efficacia dei sistemi di sicurezza. ABS, EBD e controllo della trazione, per esempio, hanno fra gli input primari il conteggio dei giri delle ruote e la stima della velocità, da esso derivata, verrebbe falsata da un diametro degli pneumatici diverso, mettendo in crisi le centraline. Ne possono derivare quindi spazi di arresto più lunghi o un controllo della sbandata non efficace. Le auto avrebbero poi “scarpe” diverse da quelle approvate in fase di progetto e anche questo creerebbe rischi per la stabilità del mezzo.

AIRP E POLIZIA STRADALE SI ATTIVERANNO Prima della pubblicazione di questa inchiesta abbiamo contattato l’AIRP (Associazione Italia Ricostruttori di Pneumaciti) e l’ufficio stampa della Polizia di Stato, ecco cosa hanno risposto alle nostre domande. “Sono a conoscenza di questo fenomeno perchè circa 4-5 anni fa sono stato chiamato come consulente da una procura piemontese per un caso simile a quello da lei segnalato, allora lavoravo ancora in Michelin – ha dichiarato l’ing. Labò, consulente di AIRP ed esperto di normative a livello internazionale -. Non so bene come si sia concluso quel processo, di certo la vostra segnalazione sarà preziosa per l’associazione. Resto in attesa di sapere quali siano le aziende coinvolte e, qualora fossero associate AIRP, saranno prese le decisioni del caso per tutelare la categoria. Se necessario immagino che l’AIRP possa arrivare sino alla radiazione delle stesse, perchè queste pratiche mettono a rischio la sicurezza stradale e anche la credibilità degli associati onesti”. Per conto del Ministero dell’Interno è il vice questore aggiunto presso il servizio di Polizia Stradale, dott. Protospataro, a parlare ai nostri microfoni: “I pneumatici ricostruiti non conformi sono un fenomeno abbastanza diffuso nel mondo del trasporto pesante, ma sinceramente non ero a conoscenza di quanto da voi segnalato e non mi risultano che siano mai state effettuate operazioni a riguardo. Di sicuro la vostra segnalazione ci aiuterà a conoscere meglio il fenomento e prendere subito i provvedimenti del caso, non escludiamo che saranno anche instituiti appositi controlli su strada. Di sicuro vi terremo aggiornati sull’evolversi della situazione dopo la pubblicazione della vostra inchiesta”. Adesso non resta che aspettare l’evolversi della situazione e vedere cosa succederà, noi abbiamo raccolto le nostre prove e siamo certi di quanto scoperto. Ci auguriamo, quindi, che gli organi preposti prendano presto i provvedimenti del caso e mettano fine a questa pratica commerciale illegale che danneggia la sicurezza e i produttori onesti.

LA RISPOSTA DI AIRP “L’associazione è da tempo impegnata sul fronte del rispetto delle regole prima promuovendo una norma a livello internazionale che prevedesse un sistema di qualità e prove ruota strada secondo protocolli simili a quelli previsti per l’omologazione dei pneumatici nuovi, poi battendosi affinché la stessa omologazione diventasse obbligatoria. L’associazione ha tra i propri iscritti solo aziende omologate e continua la propria opera informativa alle autorità affinché, anche in sede di revisione, vengano effettuati controlli sui pneumatici. Il rispetto delle regole sia per quanto riguarda le omologazioni, i dimensionamenti, l’idoneità dei materiali, è infatti un primario requisito di sicurezza ed elemento cardine dell’attività della nostra associazione. Da quanto leggiamo sono già stati allertati gli organi di controllo perché facciano piena luce, anche nell’interesse della categoria dei ricostruttori di pneumatici. Ziarelli e Tagom Tires non fanno più parte di Airp dal 2009”.

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32 Commenti

Claudio
12:35, 6 Giugno 2016

Sarebbe bello vedere una statistica di incidenti tra gomme normali e gomme furbe sicuramente le gomme furbe non incrementano la sicurezza perché con 2 cm di spazio tra un tassello e l'altro il peso su ogni centimetro quadrato è uguale a quello di gomme stradali più strette . Ma io non so c'è gente che non sa cosa pensare e mette in piedi questi casini pensando di essere degli eroi che proteggono l'umanità.

fulvio
12:37, 6 Giugno 2016

Tutto questo è causato dall ottusa legge italiana che non permette nessuna modifica come invece accade in paesi più seri del nostro vefi austria e Germania. Più regole = più scappatoie x aggirarle

Redazione
13:09, 6 Giugno 2016

Samuele,l'omologazione avviene entro certi standard e entro determinati limiti di sicurezza, ecco perchè esistono le norme.Mentre, da quanto emerge dalla nostra inchiesta, non vi è nessun parametro scelto dalle aziende in questione, se non il gusto del cliente. Nessuno ci ha messo in guardia su eventuali pericoli, etc.Grazie per il tuo commentoSaluti

Nicola
13:39, 6 Giugno 2016

Carissima sicurauto…. Al posto di citare il “decreto ruote” che a conti fatti limita ancora di più il settore delle omologazioni al posto di facilitarlo, soprattutto sui mezzi maggiormente utilizzati e quindi anziani. Visto che siamo in Europa, e quindi ci sono delle normative europee perchè i nostri cari governi delle riforme non si adeguano a teli normative al posto di restringere? Si muoverebbe una buona fetta di economia legata alle ditte costruttrici, officine, preparatori e soprattutto un sacco di omologazioni vere che tutti saremmo felici di pagare e avere sul libretto… Spagna e Germania per caso non tengono alla sicurezza stradale visto che sono più permissivi nelle omologazioni? Oppure siamo noi he siamo retrogradi e preferiamo fare cassa con i verbali piuttosto che favorire un settore… Una passione, un hobby, uno stile di vita, senza contare che ad esempio una buona maggioranza dei fuoristradisti sono anche operatori di Protezione Civile che in caso di necessità non risparmiano il proprio mezzo privato per aiutare il prossimo a titolo gratuito (tengo a precisare che anche quelli non in protezione civile si comportano in questo modo) continuando in questa direzione si è deciso di uccidere tale categoria…

Redazione
13:45, 6 Giugno 2016

Nicola, siamo d'accordo che in Italia c'è ancora una rigidità normativa che non ci vede allineati agli altri paesi, ma questo non giustifica le pratiche commerciali illegali che danneggiano tutti, la sicurezza, il mercato e le aziende oneste.Di sicuro il decreto ruote non è la soluzione a tutti i mali, ma è pur sempre qualcosa. Mentre, pare, che molti preferiscano fare di testa propria senza curarsi di alcuni limiti/problemi di sicurezza. Sarebbe bello fare dei test comparativi di frenata ed evitamento ostacolo tra veicoli con gomme conformi e non conformi…

    luca.rubin_15044986
    23:03, 9 Ottobre 2020

    Sono passati 4 anni, ma la situazione in Italia è la stessa. Sono il primo che invoca sempre la regolarità di ogni cosa, ma ormai è impossibile. Prima di andare contro a lettori, che conoscono molto bene il settore, meglio di voi, dato che le gomme rimarchiate è prassi ancestrale, parlare di test. Quali test? Lo sapete, che io avendo un Jimny, non posso montare che 195/80R15, ma… ma… se pago 1500 euro un preparatore, mi vengono omologate, da perito, le 235/75R15. La domanda. Cosa cambia? Non viene fatta nessuna modifica a livello di elettronica. Non viene rialzata perché non toccano i passaruota. Dopo che pago 1500 euro di scartoffie, magicamente non sono più pericolose? In Germania montano le 215 o 235 appena escono dal concessionario con il costo di 80 euro. E come fa a dire che un’impronta più larga, è meno sicura di un’impronta meno larga quando garantisce più trazion

Nicola
14:02, 6 Giugno 2016

Mi lego nuovamente a quanto detto prima… Ed esposto da Luciano… Il decreto ruote funziona forse e dico forse sui mezzi nuovi, visto che ad esempio per i cerchi, devono essere cerchi che sono stati espressamente approvati a pagamento dal produttore per quella serie di mezzo, con quella cilindrata… Adesso vorrei sapere quale produttore si mette ad investire per cerchi di una macchina di vent'anni fa… Se rompo un cerchio, stando alla vigente norma devo buttare la macchina in quanto non esiste una serie di cerchi che posso montare sulla mia auto ventennale… Non sembra che sia tutto altamente ridicolo e creato per fare verbali e non per cercare di mettere in regola una passione?

Pietro
14:32, 6 Giugno 2016

Se vogliamo parlare di sicurezza in strada io andrei a fare inchieste,servizi ecc…. ad altre cose tipo gli extracomunitari alcolizzati che guidano e se ammazzano qualcuno l'unica cosa che guadagnano è un viaggio gratis al paese d'origine ,non sulle gomme rimarchiate (dove lo stato se fosse un minimo intelligente ci potrebbe guadagnare ), ti parlo da fuoristradista e presidente di un club tuning ,se lo stato fosse piu permissivo sulle omologazioni queste cazzate non ci sarebbero e invece ci chiamano quando gli facciamo comodo e ci multano per fare cassa alle nostre spalle. A loro ci piace vederci andare in giro con il cu..o rotto se lo possono dimenticare!!!!!!

diego
15:09, 6 Giugno 2016

La colpa è soltanto vostra non di chi cerca di aiutare questo popolo di appassionati che si va a divertire la domenica con la famiglia e viene definito “criminale” perché monta delle gomme più grosse. Non ci date l opportunità di omologare le nostre macchine e questo accade soltanto qui in Italia. Perché in Germania non è un reato modificare la propria macchina montando gomme più grosse verricello ed altre cose.. fatevi due domande e smettetela di dare contro a questo popolo di FUORISTRADISTI che non sono criminali ma gente che spesso aiuta a fare soccorso nei momenti di bisogno dove spesso lo stato con i suoi mezzi non arriva! Le leggi fatele per bene invece di accusarci schifosi.

Marco
15:34, 6 Giugno 2016

In Italia e tutto campato in aria.Le ditte interessate dichiareranno che i loro prodotti sono solo per off road ed i pneu ricostruiti hanno delle tolleranze diverse e la causa sammucchiera'dove sta.Come e giusto che sia.Visto che siamo costretti ad acquistare veicoli modificati in germania per poter circolare in regola,oppure pagare agenzie che con passaggio italia germania italia modificano al Tuv le caratteristiche dei veicoliperche'in Italia non si puo farlo legalmente.Qualsiasi tuner o fuoristradista sa bene che assetto va montato con determinati pneumatici quindi nessun pericolo con 4wd vecchi o nuovi che in linea di massima non superano mai i limiti consentiti anche perche'i sistemi elettronici sono modificabili autonomamente dal proprietario in base al tipo di cerchio,gomme e rapporto al ponte con strumenti venduti dalle case stesse..MA SOLO ALL ESTERO.qui siamo al livelli terzomondiali.governo compreso.

Carlo
15:47, 6 Giugno 2016

Si va bene la “scoperta” che avete fatto, ma il problema è diverso da come lo rappresentate, l'Italia è l'unico posto in Europa dove non si può migliorare il veicolo con accessori anche migliori degli originali. Ma se acquisti un veicolo in germania ci fai montare tutto ciò che vuoi e lo importi allora per la legge sulla reciprocità è rilasciato il libretto italiano con tutte le modifiche. Questo penalizza le aziende nostrane e non permette nessuno sviluppo nel settore. Questo è il punto su cui fare un articolo interessante, se volete vi dò una mano.

Mario
16:20, 6 Giugno 2016

Ad essere sincero l'inchiesta mi piace. In Italia siamo abituati a trovare una scorciatoia a tutte le norme che non ci fanno comodo. qualcuno ha citato l'ente che si occupa di questo in Germania ma pensiamoci bene, se un azienda automobilistica dà delle norme e dice che la tal auto può montare le gomme xxx-yyy chi siamo o chi siete voi per dire il contrario? leggo (allargare i parafanghi e qui ci stà…alzare la macchina.. NO) chi fà i calcoli di inerzia per capire dove si sposta la massa in caso di curva a 80kmh? siamo tutti ingegneri … e ditemi con un inerzia data da una gomma più grande il sistema ABS funziona correttamente? vero che in Italia non ci sia un ente omologatore ma… meglio così che un ente dove (paghi e ti omologhiamo i cingoli).

biagio
17:44, 6 Giugno 2016

Caro Mario, dal tuo commento che parla di pesi, abs etc, ne evinco che nel bagagliaio della mia vecchia toyota omologata autocarro non posso trasportare neanche una lattina da 20 litri di acqua perche' con il suo peso vanno a mare tutti i calcoli fatti dagli ingegneri circa pesi-inerzia etc. Ma fammi il piacere!!!!!!

MARCO
18:02, 6 Giugno 2016

… l'omologazione è solo un altro modo per spillare soldi agli automobilisti. La pratica, tra CETOC e Motorizzazione, costa oltre 140 euro! … e per cosa?!L'ultimo colpo di genio è stato il varo della norma che permette ai gommisti di istallare pneumatici di misura diversa da quanto riportato sul libretto. … Peccato che hanno “dimenticato” di comunicare le norme attuative e hanno (i geni) dato indicazione che, nel caso, il gommista deve rilasciare un'attestazione con la quale si assume tutte le responsabilità dell'operazione.PS: .. sarebbe meglio approfondire un problema prima di lanciarsi in crociate insignificanti e strumentali.

Jonnhyk
19:24, 6 Giugno 2016

Siete ridicoli, sta roba bacchettona che tira in ballo cazzate sulla sicurezza l'avrà scritta qualche pagliaccio in divisa…. “Redazione”… Fate ridere.

Mario
21:47, 6 Giugno 2016

Così, a naso, direi che più che un articolo di “denuncia” mi sembra un maldestro e pessimo tentativo di sabotare la concorrenza. Nomi spiattellati così, dove si specifica chiaramente che la prima ditta si è premurata di far sapere che “certe cose” non le fa, sottolineandolo in più di un passaggio e anche in grassetto. “Giornalettisti” da quattro soldi che non siete altro!

Gianni
03:31, 7 Giugno 2016

Ma che soggetti da quattro soldi che siete! È il secondo commento che cerco di pubblicare ma evidentemente vi da fastidio.Questo non è un articolo di “denuncia”, questa si chiama diffamazione, un penoso tentativo di mettere in cattiva luce la concorrenza. Nomi spiattelati così, ma la tutela della privacy dov'é finita? In cui oltretutto però si sottolinea in più di un passaggio e in grassetto, quanto la prima ditta si premuri di fare “le cose a norma”. Venduti!

andrea
12:56, 7 Giugno 2016

Ecco.mi chiedo,ora che l'avete scritto,e avete scoperto questa “illecita truffa”…vi sentite meglio???siete riusciti a dare un senso alla vostra vita??Questi sono i classici articoli per fare un po di audience,su 'problematoche” secondo voi importanti,conosciute,ma poco trattate ufficilamente.ci sarà un perché???Avreste potuto fare un bell'articolo sulle difficoltà che si incontrano se si volesse fare le cose per bene,e quibdi bisogna ricorrere ad alcuni “trucchi”.E invece no,è più facile fare questi articoli da giornali da parrucchieri,diffamando,non tutelando la privacy delle ditte e vantandovi di aver scoperto l'acqua calda!!!vi do una dritta per la prossima volta…se non sapete che scrivere,di la da mediterraneo c'è l'America,ma ancora lo sanno in pochi!!Barboni!

luigi
15:58, 7 Giugno 2016

Sicurauto ha scoperto l'acqua calda!… E' in legale montare misure diverse da quelle segnate nella carta di circolazione, la pratica di ricostruire dimensioni più grandi con marcatura più piccola è motivata da due motivi: la prima, è difficile trovare carcasse, la seconda, i fuoristradisti, cioè gli utilizzatori finali che chiedono ai ricostruttori di fornirgli dimensioni più grandi per rendere il veicolo aggressivo, imponente e che meglio si comporta sullo sterrato. La polizia stradale o altre forze dell'ordine dovrebbero avere un metro per misurare il raggio libero dello pneumatico e un calibro anche di legno per misurare la sezione (fianco a fianco) e un libretto con le misure nominali, chi viene trovato con l'equipaggiamento errato sequestro del mezzo e multe a go go.

Stefano
21:18, 7 Giugno 2016

Mi sembra surprfluo ribadire che l'Italia è il paese delle contraddizioni. Se le ruote più grandi sono riportate dalla carta di circolazione non sono pericolose ma se sono rimarchiate invece in pari misura si. Gradirei una risposta se siete in grado di darmela

Piero
23:57, 7 Giugno 2016

Bhe, ma avete letto i commenti della gente ?Di certo hanno scritto una grande verità, ma di certo è una verità che non rispecchia questo mondo ne' ha una gran logica. Un pò come se in tempo di guerra avessero scritto un articolo per denunciare questo e quello che commettevano degli “illeciti” e delle azioni “illegali” per proteggere o nascondere gli ebrei dai forni o dai campi di concentramento.Davvero una testata giornalistica insulsa e odiosa.

Stefano2
09:13, 8 Giugno 2016

In ogni caso io che monto gomme grosse ricoperte (perché costano meno) non furbe di una misura riportata a libretto, sarò ora vessato dai controlli in cui incapperò, sempre che, non creduto, non venga addirittura mandato alla visita di revisione!! Grazie per le future perdite di tempo!!

mario
00:16, 10 Giugno 2016

tra l'altro portate ad esempio misure di pneumatici “furbi” …..senza grossi problemi ci sarebbero state consegnate gomme off road 265/70 R16 ma marchiate sul fianco 235/85 R16…..che, a calcoli fatti, sono dissimili per ben 3cm di diametro, cioè 1,5 cm di raggio, pensate che su mezzi con gomme da 80 cm di diametro questo comporti delle significative differenze ??? pneumatici che variano i loro diamteri anche sulla base dei tasselli stessi ? in italia non posso avere una vettura con certe gomme dato il famoso sistema ruota appena inventato, però se la faccio radiare, reimmatricolare in germania e poi immatricolare qui posso avere le stesse gomme e anche altre senza problemi di sorta ? informatevi prima di quello che scrivete…i commenti lo dimostrano

steve
10:08, 12 Giugno 2016

forse sarebbe più importante controllare le condizioni psicofisiche degli extracomunitari che guidano sulle nostre strade: quelli sono pericolosi non una gomma da fuoristrada. Vogliamo poi parlare dei novantenni che ancora guidano? suvvia…

joe
17:19, 21 Giugno 2016

aAdesso che avete messo in piedi questo casino ci che siamo tutto molto più sicuri. signori giornslisti di SICURAUTO pensate a qualcosaltro di più utile che è meglio. lo scoop è fatto e adesso sotto a chi tocca

Massimiliano
12:57, 1 Ottobre 2016

Certo, il fenomeno esiste, ma solo per la troppa burocrazia italiana. Pensate piuttosto a livello di sicurezza a chi aumenta a dismisura la potenza senza adeguare il resto… È poi noi fuorilegge con gomme più grosse come siamo utili quando c'è maltempo, alluvioni, frane e quant'altro… Ridicoli!

JACK_!
16:55, 31 Gennaio 2017

Vorrei comunque comunicare alla redazione che il problema è la legge italiana! Non le case che rimarchiano le gomme.
Seconda cosa che vorrei dire, al limite una gomma diventa insicura quando, si tratta di una super tassellata (cross/extreme) che in caso di frenata, allungherebbe parecchio… Sappiate che però se io montassi una gomma A LIBRETTO appunto super tassellata, terrebbe la strada ancor meno di una più grossa!
Una gomma più grossa con disegno moderato non arreca nessun PERICOLO A NESSUNO!!!
State solo buttando xxxxxx sopra queste due Case da Voi citate!

Claudio
12:14, 1 Febbraio 2017

Gentile Jack, grazie per il suo commento, come sa noi abbiamo fatto un'inchiesta e ci siamo mossi nei modi giornalistici più professionali. Che poi ci siano fuoristradisti che stiano aiutando le persone bloccate dalla neve, ottimo! Siamo felici!!Infatti nulla abbiamo contro gli amanti del 4X4, perchè proprio il 4×4 è uno sport bellissimo! :)Ma si tratta di uno sport/passione appunto, che va circoscritta entro determinate aree / regole. Ad ogni modo grazie a nome della redazione per l'aiuto che state dando alle popolazioni colpite e se avete qualcosa contro la legge, non prendetevela con noi ;)Ciao a tutti i fuoristradisti 🙂

effemmelle
14:59, 28 Giugno 2017

siete degli xxxxxxxx xxxxxxxx!

io ho dovuto intestare la macchina alla mia ragazza (polonia) perché la misura omologata a libretto (215/60-16 95V) sta progressivamente sparendo ed anche quando ci fosse (ovviamente molto più care) non è importata in Italia! inoltre l'indice di velocità V (240 km/h) mi obbligherebbe a montare pneumatici sportivi peccato che la mia auto sia un 4×4. Ho chiesto di omologare la ben più comune 215/65-16 95H ma con esito negativo…
questa follia delle misure a libretto esiste solo in italia: negli stati uniti così come in polonia, australia, paesi bassi ecc c'è assoluta libera su cosa montare sotto la propria auto!! ed infatti la misura che chiedevo è quella su cui viaggiano la quasi totalità delle automobili del mio stesso modello all'esterò (altro che problemi di sicurezza!)

io dovevo invece spendere borsate di soldi per gommare un 4×4 con gomme sportive che non mi servono a niente e si bucano e torni a ricomprare! (sicurezza o business?)

siede davvero dei xxxxxxxx xxxxxxxx, avete portato avanti una battaglia senza aver la più pallida idea di perchè siamo arrivati a questo punto! .. vergognatevi.

Sebastiano
01:37, 9 Settembre 2017

Di certo non ci guadagnano niente a rimarcare le gomme e solo un conseguenza di una domanda di mercato dovuta ad una lacuna legislativa

mario
11:11, 28 Giugno 2018

Ho montato degli pneumatici più larghi e ribassati su una vettura che uso prevalentemente in pista. Sono pilota. Vi posso assicurare che la sicurezza è aumentata sensibilmente per quanto riguarda la tenuta e la frenata….. Le gomme furbe si vendono perchè in Italia non c'è possibilità di fare omologazioni…oppure si fanno ma a caro prezzo!!!! Oppure vogliamo parlare delle omologazioni false?? I veri “”furbetti”” sono sempre seduti in alto…e noi passiamo per disonesti!!!! Se io so che in Germania omologano un tipo di gomma su di un veicolo e qui in Italia non si può….Non è perchè la gomma non è omologabile ma bensì perchè qui in Italy siamo indietro di 50anni!!!!!

alex
00:30, 28 Febbraio 2019

vergogna… articolo penoso… viviamo in un paese di ladri e opportunisti…. quindi fatemi capire, se compro un auto di importazione con gomme da trattore e la targo italiana va bene… se la costruisco io in italia no….

un popolo di pagliacci che venderebbe anche la propria madre pur di stare seduto e bello paraculato a girarsi i pollici in manica di camicia accontentandosi di un lavoro e una retribuzione da miserabile in cambio di tenere la bocca chiusa e andare diligentemente a votare

vergogna state riducendo la genialità e l'estro di un popolo a una tazza di un cesso pieno di …

e mettete meno pubblicità che è un incubo leggere ste pagine

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