
La comunicazione come deterrente: Polstrada decide di rendere note, settimanalmente, le postazioni per il rilevamento della velocità in tutta Italia.
Il Servizio Polizia Stradale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, attraverso una direttiva stabilisce di comunicare a tutti gli organi di informazione, con cadenza settimanale, le misure volte al contrasto della velocità eccessiva, indicando le strade ed i giorni in cui verranno programmati tali controlli.
CONTROLLO COME DETERRENTE – Più che la pianificazione di controlli volti ad elevare multe, si tratta proprio di un “piano di comunicazione strategica” che vuole focalizzare l'attenzione sugli effetti di un comportamento “fuorilegge” e potenzialmente dannoso. La nota sul sito comparsa il 2 maggio riguarda però una iniziativa lanciata ormai da parecchio tempo e si riferisce ad una direttiva del Ministero degli Interni risalente all'agosto 2009 (vedi qui). Con questa iniziativa la Polstrada, in collaborazione con Autostrade per l'Italia, ricorda che i controlli effettuati sulle strade dello stivale devono servire da deterrente per gli automobilisti: la repressione lascia spazio alla prevenzione. Questo deve essere il presupposto per un'altra filosofia della sicurezza stradale: comportamenti imprudenti vanno evitati non per paura dell'eventuale sanzione, bensì per scongiurare le conseguenze di un incidente, causato probabilmente dalla violazione del CdS.
GLI ITALIANI E LE INFRAZIONI – Circa un mese fa pubblicammo un articolo (vedi qui) sui dati di un'indagine condotta dall'Ispo (Istituto per gli studi sulla pubblica opinione) e commissionata da Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici). In base ai risultati dello studio, il 91% degli intervistati ritiene inammissibile l'inosservanza del Codice della Strada, ma il 58% del campione è del parere che esso venga violato e il 47% ammette di farlo “spesso” o “qualche volta”. Se il culto della sicurezza stradale non riesce a fare breccia tra gli italiani, una soluzione alternativa va trovata, o quantomeno bisogna provare a individuarla. Rendere note le strade dove sono quotidianamente operativi gli strumenti di controllo può trasformarsi in un invito per gli automobilisti a moderare la velocità. Visitando il sito della Polizia di stato (vedi qui) troverete le schede aggiornate sul posizionamento degli autovelox per il periodo 02 – 08 maggio. La Polizia di Stato conclude il comunicato stampa ricordando i limiti attuali e le sanzioni previste:
- sulle autostrade: 130 chilometri orari, che scendono a 110 in caso di maltempo.
- sulle strade extraurbane principali: 110 chilometri orari, che scendono a 90 in caso di maltempo
- sulle strade extraurbane secondarie e locali: 90 chilometri orari
- in città il limite è di 50 chilometri orari, che salgono a 70 in alcuni tratti espressamente segnalati.
Le sanzioni in sintesi (dall'art. 142 del codice della strada):
- fino a 10 km/h in più rispetto al limite: sanzione pecuniaria compresa tra 39 e 159 euro
- oltre 10 km/h e fino a 40 km/h in più: sanzione pecuniaria compresa tra 159 e 639 euro e decurtazione di 3 punti sulla patente;
- oltre 40 km/h e non oltre i 60 km/h: sanzione pecuniaria tra 500 e 2.000 euro, decurtazione di 6 punti sulla patente e sanzione accessoria della sospensione della stessa da uno a tre mesi
- oltre 60 km/h: sanzione pecuniaria compresa 779 e 3.119 euro, con la decurtazione di 10 punti sulla patente e la sanzione accessoria della sospensione della stessa da sei a dodici mesi. In caso di recidiva nel periodo di un biennio è disposta la revoca della patente di guida.
I punti patente decurtati vanno raddoppiati per i neopatentati (fino a 3 anni dal rilascio della patente) i conducenti professionali (autotreni, autobus, autocarri, etc).