Velocità: la comunicazione è prevenzione

Velocità: la comunicazione è prevenzione La comunicazione come deterrente: Polstrada decide di rendere note

La comunicazione come deterrente: Polstrada decide di rendere note, settimanalmente, le postazioni per il rilevamento della velocità in tutta Italia.

3 Maggio 2011 - 06:05

Il Servizio Polizia Stradale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, attraverso una direttiva stabilisce di comunicare a tutti gli organi di informazione, con cadenza settimanale, le misure volte al contrasto della velocità eccessiva, indicando le strade ed i giorni in cui verranno programmati tali controlli. 

CONTROLLO COME DETERRENTE – Più che la pianificazione di controlli volti ad elevare multe, si tratta proprio di un “piano di comunicazione strategica” che vuole focalizzare l'attenzione sugli effetti di un comportamento “fuorilegge” e potenzialmente dannoso. La nota sul sito comparsa il 2 maggio riguarda però una iniziativa lanciata ormai da parecchio tempo e si riferisce ad una direttiva del Ministero degli Interni risalente all'agosto 2009 (vedi qui). Con questa iniziativa la Polstrada, in collaborazione con Autostrade per l'Italia, ricorda che i controlli effettuati sulle strade dello stivale devono servire da deterrente per gli  automobilisti: la repressione lascia spazio alla prevenzione. Questo deve essere il presupposto per un'altra filosofia della sicurezza stradale: comportamenti imprudenti vanno evitati non per paura dell'eventuale sanzione, bensì per scongiurare le conseguenze di un incidente, causato probabilmente dalla violazione del CdS. 

GLI ITALIANI E LE INFRAZIONI – Circa un mese fa pubblicammo un articolo (vedi qui) sui dati di un'indagine condotta dall'Ispo (Istituto per gli studi sulla pubblica opinione) e commissionata da Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici). In base ai risultati dello studio, il 91% degli intervistati ritiene inammissibile l'inosservanza del Codice della Strada, ma il 58% del campione è del parere che esso venga violato e il 47% ammette di farlo “spesso” o “qualche volta”. Se il culto della sicurezza stradale non riesce a fare breccia tra gli italiani, una soluzione alternativa va trovata, o quantomeno bisogna provare a individuarla. Rendere note le strade dove sono quotidianamente operativi gli strumenti di controllo può trasformarsi in un invito per gli automobilisti a moderare la velocità. Visitando il sito della Polizia di stato (vedi qui) troverete le schede aggiornate sul posizionamento degli autovelox per il periodo 02 – 08 maggio. La Polizia di Stato conclude il comunicato stampa ricordando i limiti attuali e le sanzioni previste:

  • sulle autostrade: 130 chilometri orari, che scendono a 110 in caso di maltempo.
  • sulle strade extraurbane principali: 110 chilometri orari, che scendono a 90 in caso di maltempo
  • sulle strade extraurbane secondarie e locali: 90 chilometri orari
  • in città il limite è di 50 chilometri orari, che salgono a 70 in alcuni tratti espressamente segnalati.

Le sanzioni in sintesi (dall'art. 142 del codice della strada):

  • fino a 10 km/h in più rispetto al limite: sanzione pecuniaria compresa tra 39 e 159 euro
  • oltre 10 km/h e fino a 40 km/h in più: sanzione pecuniaria compresa tra 159 e 639 euro e decurtazione di 3 punti sulla patente;
  • oltre 40 km/h e non oltre i 60 km/h: sanzione pecuniaria tra 500 e 2.000 euro, decurtazione di 6 punti sulla patente e sanzione accessoria della sospensione della stessa da uno a tre mesi
  • oltre 60 km/h: sanzione pecuniaria compresa 779 e 3.119 euro, con la decurtazione di 10 punti sulla patente e la sanzione accessoria della sospensione della stessa da sei a dodici mesi. In caso di recidiva nel periodo di un biennio è disposta la revoca della patente di guida.

I punti patente decurtati vanno raddoppiati per i neopatentati (fino a 3 anni dal rilascio della patente) i conducenti professionali (autotreni, autobus, autocarri, etc).

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