Chi guida un veicolo aziendale corre troppo: lo dice l'ETSC

L'ETSC (European Transport Safety Council) ha analizzato il comportamento degli automobilisti alla guida dei veicoli commerciali e aziendali e ha identificato alcuni comportamenti scorretti che portano ad incidenti stradali, più importante fra tutti è il superamento dei limiti di velocità che risulta essere la prima causa di morte sulle strade. I datori di lavoro sono da considerarsi però altrettanto responsabili. 

OLTRE I LIMITI – Guidare oltre i limiti consentiti può portare più facilmente ad incidenti stradali, che possono risultare anche più gravi, se non mortali. Questo accade per diversi motivi:

• La velocità riduce la capacità di reazione di un automobilista alla guida, che ha meno tempo per poter poter identificare il problema, ragionare e reagire di conseguenza per evitare l'incidente;
• La velocità aumenta la distanza necessaria per fermare un veicolo. Infatti ci vuole molto più tempo per fermare un veicolo che viaggia a velocità sostenuta;
• La velocità aumenta il rischio di lesioni e di morte. Quando un veicolo viaggia a velocità sostenuta, l'energia cinetica che produce aumenta progressivamente. Questa energia viene rilasciata nel momento dell'impatto, in caso di incidente, e viene assorbita dalla carrozzeria. Questo significa che più la velocità è sostenuta, più l'impatto sarà violento e più sarà alto il rischio di morte;
• La velocità riduce la capacità di un veicolo di proteggere i passeggeri. Le nuove tecnologie in materia di crash test non sono in grado di proteggere i passeggeri in caso di incidenti avvenuti ad altissime velocità (basta guardare questo video per farsi un'idea…)

PERCHE' VIAGGIARE OLTRE I LIMITI – Dai sondaggi effettuati dall'ETSC, risultano diversi i motivi per cui i limiti vengono superati. Sembrerebbe infatti che un terzo degli automobilisti non conosca il limite previsto per la strada che sta percorrendo, il 54% degli intervistati dichiara di superare i limiti durante la fase di sorpasso, il 37% perché influenzato dalla velocità di marcia del traffico, il 33% perché in ritardo e il 30% perché sta percorrendo una strada libera di giorno o di notte (il 32%). È anche da evidenziare quel preoccupante 19% di automobilisti che dichiara di superare i limiti di velocità quando pensa che quelli previsti siano troppo bassi per il tipo di strada percorsa. Ancora, il 30% li supera quando è arrabbiato o per “staccare” l'auto dietro che guida troppo vicina, mentre il 12% perché stressato.

COSA DEVONO FARE I DATORI DI LAVORO – Se un dipendente alla guida di un veicolo commerciale o di un veicolo aziendale supera i limiti di velocità, la responsabilità potrebbe essere anche del datore di lavoro. Sempre secondo l'ETSC capita, infatti, che alcune automobili offerte ai dipendenti siano sopra gli standard automobilistici tipici di un privato cittadino, questo di solito significa che un'auto più potente invoglia l'automobilista a viaggiare a velocità più sostenuta, rispetto a quanto farebbe con il proprio veicolo. Il datore di lavoro deve assicurarsi che le auto fornite siano adatte alla capacità di guida dei propri dipendenti. Per comprendere questo, dovrebbe organizzare delle giornate dedicate che possano aggiornare e verificare la capacità dai lavoratori. I datori di lavoro dovrebbero anche incentivare una politica di rispetto dei limiti di velocità, premiando chi si comporta in regola con quanto previsto dal codice della strada. Aggiungiamo noi di SicurAUTO che i datori di lavoro dovrebbero acquistare veicoli dotati di airbag anteriori e laterali, nonchè di ESP (il controllo elettronico della stabilità).