Un guidatore su due criticato dal passeggero

Un guidatore su due criticato dal passeggero Avere una persona accanto che critica la nostra guida? Secondo un'indagine

Avere una persona accanto che critica la nostra guida? Secondo un'indagine, succede al 56% degli italiani

12 Ottobre 2012 - 04:10

In base a un'indagine condotta dal Centro studi e documentazione Direct Line, la più grande compagnia di assicurazioni online, il 56% degli italiani al volante subisce critiche dal passeggero.

QUALI “CONSIGLI” – Tra i suggerimenti più frequenti che si ricevono dai passeggeri troviamo al primo posto la moderazione della velocità (15%) e il mantenere le corrette distanze di sicurezza (10%), mentre l'8% viene pregato di fare attenzione al comportamento degli altri automobilisti sulla strada. Il 7% degli intervistati viene spesso criticato per il parcheggio, il 5% del campione viene, giustamente, redarguito per scarsa attenzione o per l'uso del cellulare alla guida mentre al 4% viene spesso ricordato di fare attenzione ai segnali stradali o di cambiare marcia con più solerzia. Il 36% dei guidatori ammette ormai di fare finta di nulla e di essere abituato alle critiche, mentre il 31% del campione, tra cui gli under 25 in maggioranza (41%), si dice felice di essere assistito alla guida e di seguire i consigli. Molto meno democratico il 17% degli intervistati che confessa di essere stato più volte tentato dal fermare l'auto e invitare a scendere il 'grillo parlante' di turno, e il 10% che, di fronte alle critiche, si inalbera e inizia a litigare. C'è chi copre la voce del passeggero, alzando il volume della radio, come dichiara di fare il 6% degli italiani.

DISTRAZIONI – L'indagine offre anche uno spaccato regionale sulle lamentele che i passeggeri rivolgono di più agli automobilisti: ai romani (20%) viene maggiormente consigliato di fare attenzione alle altre macchine, mentre ai torinesi (17%) viene richiesto di rispettare i limiti di velocità. I più criticati nei parcheggi? Indubbiamente fiorentini (15%) e milanesi (11%), mentre a bolognesi (13%) e bresciani (10%) viene maggiormente criticato il mancato rispetto della distanza di sicurezza. Al di là del fastidio per il consiglio non richiesto su come guidare meglio, c'è da evidenziare che una chiacchierata in auto poco piacevole può anche innervosire il guidatore, irrigidirlo e perfino distrarlo. Se il passeggero insiste, è meglio cercare di mettere le cose in chiaro con calma: ai fini della sicurezza stradale, in macchina vanno evitate polemiche inutili.

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