Truffe alle finanziarie: scoperta la banda dei finti dipendenti statali

Truffe alle finanziarie: scoperta la banda dei finti dipendenti statali I Carabinieri di Milano stroncano le truffe alle finanziarie: scoperta la banda dei finti dipendenti statali

I Carabinieri di Milano stroncano le truffe alle finanziarie: scoperta la banda dei finti dipendenti statali

28 Marzo 2013 - 05:03

Dopo due mesi di colpi nelle maggiori concessionarie auto di Milano e hinterland, la banda dei finti dipendenti statali è stata scoperta dalla Legione Carabinieri “Lombardia”, Compagnia di Milano Porta Magenta (che in passato aveva stroncato la truffa degli assegni falsi).

TECNICA SEMPLICE MA EFFICACE – È finita il 25 marzo l'avventura di tre salentini, M.G., 41enne, C.D., 45enne, e M.P. 48enne, tutti originari della provincia di Lecce che, approfittando della crisi del settore auto, erano riusciti a truffare diverse concessionarie ottenendo finanziamenti attraverso i quali avevano acquistato quattro autovetture: due Hyundai ix20 e due ix35. La tecnica era semplice ma efficace e consisteva nel portare agli autosaloni documenti attestanti l'appartenenza alle Forze dell'ordine, ovviamente abilmente falsificati, ed ottenendo quasi immediatamente un finanziamento senza la necessità di verifiche troppo scrupolose. Per la precisione, nomi e cognomi erano veri, mentre le date di nascita e le residenze erano farlocche. E va tenuto presente che, per gli agenti di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza, le verifiche che le finanziare effettuano prima di concedere quanto richiesto sono meno scrupolose rispetto a quanto avviene normalmente: evidentemente, i tre fornivano adeguate garanzie di essere in grado di restituire quanto chiesto. Solo dopo un attento esame le società di credito si avvedevano della truffa ma, nel frattempo, le auto si erano volatilizzate: vendute o radiate per esportazione. E una volta che altri avevano effettuato l'acquisto all'estero, un giudice di un Paese straniero non faceva annullare la compravendita, avvenuta regolarmente.

NISSAN JUKE FATALE – I militari, comandati dal Capitano Agostino Scala, hanno seguito le tracce dei tre individui per tutto il periodo fino a quando, dopo essere riusciti a identificarne uno, hanno fermato il trio all'uscita di un concessionario di via Dei Missaglia, mentre stavano cercando di dileguarsi su una Nissan Juke nuova fiammante ed acquistata con il solito metodo. Poco distante era parcheggiato il furgone utilizzato dai tre, dove sono stati trovati P.C., stampanti e un gran numero di statini paga, contrassegni di assicurazione, e tutto ciò che occorreva per la truffa perfetta. I tre sono ora a San Vittore. A perderci sono state le finanziarie che hanno erogato il credito per le cinque vetture, mentre i concessionari sono del tutto coperti dalle stesse società.

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