Svizzera: “turbosiesta” contro il colpo di sonno-killer

Svizzera: “turbosiesta” contro il colpo di sonno-killer L'Ufficio svizzero per la Prevenzione degli Infortuni indica in un sonnellino di 15 minuti il rimedio più efficace contro la sonnolenza. Parte una campagna triennale per diffondere questa abitudine

L'Ufficio svizzero per la Prevenzione degli Infortuni indica in un sonnellino di 15 minuti il rimedio più efficace contro la sonnolenza. Parte una campagna triennale per diffondere questa abitudine

14 Marzo 2011 - 05:03

In Svizzera parte oggi un'iniziativa per sensibilizzare i conducenti sul pericolo di mettersi alla guida quando si è troppo stanchi. È la Giornata Nazionale della Turbosiesta, che invita i guidatori che avvertono i sintomi premonitori del colpo di sonno a fermarsi per una mini-sosta di 15 minuti. L'Ufficio svizzero di Prevenzione Infortuni (UPI), sponsor dell'iniziativa (che in realtà non è limitata a una sola giornata, ma è un programma assai più complesso che durerà ben tre anni) insieme al Touring Club Svizzero (TCS) e ad altri partner, stima che dal 10 al 20% degli incidenti stradali sia attribuibile alla stanchezza dei guidatori. L'accenno preciso al concetto di “stanchezza”, e non solo al colpo di sonno che può esserne la conseguenza più evidente, è importante e non casuale: il guidatore stanco, anche senza arrivare ad addormentarsi, può infatti commettere errori pericolosissimi. Per esempio, può sbagliare a calcolare le distanze o la velocità, o avere riflessi appannati che non gli permettono di reagire efficacemente a una situazione d'emergenza dalla quale sarebbe agevolmente uscito se si fosse messo al volante riposato e in buone condizioni. La campagna “Turbosiesta” è di ampio respiro e gli organizzatori non hanno lesinato sforzi e risorse per garantirne l'impatto e l'efficacia, compreso un sito internet dedicato. Direttamente dal sito è scaricabile un opuscolo di sei pagine che illustra cause ed effetti della sonnolenza, come avvertire i segni premonitori del colpo di sonno e i rimedi da adottare.

LE CAUSE… – Secondo l'UPI, nessuno è al riparo da un incidente dovuto alla sonnolenza. Quando coinvolge un conducente di età fino ai 40 anni, questo tipo di sinistro avviene soprattutto di notte e nel fine settimana. Se invece l'età è maggiore, si verifica con maggiore frequenza nel pomeriggio. Tra le cause della stanchezza al volante, l'UPI cita la mancanza di riposo o il deficit di sonno prolungati per giorni o settimane, la guida di notte o nelle prime ore del mattino, i periodi di veglia prolungati che si verificano quando si fa tardi la sera o si guida a lungo senza fare soste, l'alterazione dei cicli di sonno-veglia nel lavoratori turnisti, le malattie e i disturbi che hanno conseguenze sul sonno, come l'apnea  (per esempio, dovuta a russamento) e la depressione. Tra i segni premonitori del colpo di sonno, l'UPI ha identificato ii bruciore agli occhi, le palpebre pesanti, gli sbadigli frequenti, la vista offuscata, la bocca secca, i sussulti, la sensazione di freddo e gli errori di guida. Poiché tali segnali possono venir notati anche dagli altri occupanti del veicolo, la raccomandazione generale è, quando possibile, di non intraprendere lunghi viaggi da soli.

…E IL RIMEDIO – Il rimedio proposto dall'opuscolo, oltre a quelli (ovvii) di dormire a sufficienza e di evitare l'uso dell'auto se ci si sente stanchi, è quello, quando si avvertono i sintomi della sonnolenza, di fermarsi e di fare un sonnellino di 15 minuti (ecco il concetto di “turbososta”, appunto) e comunque non superiore ai 30, periodo dopo il quale, al risveglio, ci si può sentire storditi. Vengono sconsigliati, perché del tutto inutili, i due prinicipali rimedi adottati spesso dai guidatori stanchi, cioè l'apertura del finestrino e l'aumento del volume della radio. Piuttosto, ma si tratta di un espediente che funziona per poco tempo e quindi non è molto consigliabile, si suggeriscono un paio di tazze di caffé. Ovviamente viene assolutamente sconsigliata l'assunzione di alcolici che, anzi, di solito aumentano la sonnolenza. L'iniziativa che invita alla “Turbosiesta” è accompagnata da uno spot televisivo e da una serie di simpatici filmati (sul sito se ne possono visionare sei) in cui l'attore, un giovane stanco che sbadiglia continuamente, scegli i posti più impensati per fare la sua “turbosiesta”, compresi i padiglioni dell'ultimo Salone dell'Auto di Ginevra e i bagagliai di alcune vetture esposte.

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