
Superbollo: abolito dal 2015?

Forse l'extratassa di proprietà dell'auto potrebbe essere cancellata l'anno prossimo
Quella sciagura chiamata superbollo, un'invenzione del Governo di Mario Monti (foto) che ha solo danneggiato il settore auto rivelandosi un flop anche per il Fisco, potrebbe essere cancellata nel 2015: questa la previsione di Maurizio Caprino, sul blog Strade sicure. Per capirci, parliamo della sovrattassa per le auto potenti (20 euro per ogni chilowatt di potenza dei veicoli superiori a 185 kW). L'addizionale erariale sul bollo auto era stata introdotta nel luglio 2011 con un importo pari a 10 € per ogni kW di potenza del veicolo superiore ai 225 kW, con effetto retroattivo su tutto il 2011 e su tutto il parco circolante; successivamente, dal 1° gennaio 2012, la sovrattassa è stata portata a 20 €/kW ed estesa alle vetture con potenza superiore ai 185 kW. Nel solo 2012, invece, si è determinata una perdita complessiva, tra minori entrate fiscali e mancato introito, di circa 140 milioni di euro, così suddivisa: per lo Stato 93 milioni di gettito Iva e 13 milioni di superbollo; per le Regioni 19,8 milioni di mancato pagamento del bollo; per le Province 5,2 milioni di mancata Ipt e circa 9 milioni di addizionale su Rca.
COSA POTREBBE SUCCEDERE – “Già in partenza – dice Caprino – il superbollo aveva un gettito previsto ridicolo (170 milioni), quello effettivo si è rivelato ancora inferiore (60 milioni). In più, lo Stato ha perso su Iva e altre tasse non incassate perché molti italiani hanno venduto le loro auto potenti e altri le hanno ritargate all'estero per sfuggire a superbollo e redditometro. Operazioni fatte con l'assistenza di società che si offrono sul web, senza ipocrisie. Senza contare l'iniquità e i dubbi applicativi mai chiariti”. Lo Stato – tra superbollo previsto e non incassato e altre tasse che avrebbe introitato se col superbollo non avesse depresso il mercato – ci perde. “Quindi – è la conclusione di Caprino – ha anche interesse ad abolire il superbollo. Ma formalmente non può ancora: i giochi della contabilità pubblica non lo consentono. Inoltre, l'anno nuovo è già iniziato e un'abolizione in corsa creerebbe il problema dei rimborsi. A questo punto, è probabile che l'abolizione abbia effetto dal 2015”.
SE INVECE RESTASSE TALE E QUALE – Se il superbollo venisse confermato, continuerebbe a causare tre tipi di danno. Uno, la riduzione delle nuove immatricolazioni di vetture con potenza eccedente i 185 kW. Due, la proliferazione, nel Nord Italia, di “falsi leasing” di autovetture con targa tedesca (o ceca) date in noleggio da soggetti commerciali e utilizzate da clienti italiani. Risultato: mancato versamento dell'Iva, del bollo, del superbollo, dell'Ipt, delle multe, dell'addizionale provinciale sulla Rca. E impossibilità di porre sotto sequestro le automobili immatricolate all'estero, fuga dal redditometro, difficoltà di effettuare i controlli su strada e di individuare le responsabilità in caso di incidenti. Tre, il fenomeno della “esterovestizione” di veicoli, radiati per esportazione in Paesi Ue, ma che continuano a circolare sul territorio nazionale con targa tedesca, austriaca, bulgara o romena con le conseguenze sopra indicate. Ecco quindi il boom di radiazioni per esportazione sia di auto di nuova immatricolazione, poi radiate e reimmatricolate con targa estera, sia di auto usate, che non produrranno più gettito per il Paese a partire dal secondo anno.
1 commento
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bruno
16:25, 16 gennaio 2014premetto che sono un pensionato con la passione delle auto, ed essendo single e facendo pochissimi km. ( circa tremila l'anno), ho comprato una BMW M3 usata nel marzo 2011 ancora non c'era il superbollo . io purtroppo non sono scappato all'estero come tantissimi anno fatto e ho sempre pagato. cosi come dicono in tanti invece d'incassare dei soldi lo stato perde tanti euro del bollo immatricolazioni multe e altro. mi sembra una tassa inutile
e ridicola , e non è vero che chi compra certe auto è ricco.