Smart Ready to Share: come guadagnare con la propria auto

Smart Ready to Share: come guadagnare con la propria auto Conciliare il possesso e la condivisione: Smart Ready to Share fa guadagnare con l'auto di proprietà. La tecnologia di car2go dietro il sistema

Conciliare il possesso e la condivisione: Smart Ready to Share fa guadagnare con l'auto di proprietà. La tecnologia di car2go dietro il sistema

12 Giugno 2017 - 02:06

Le nuove frontiere dell'automotive non riguardano soltanto le evoluzioni della tecnologia ma anche le modalità con le quali le automobili vengono usate. È da molto tempo, del resto, che la filosofia dei “servizi di mobilità” viene non soltanto pubblicizzata e discussa ma anche diffusa con applicazioni pratiche che vedono le Case in prima linea (leggi che DriveNow è arrivato all'aeroporto di Linate). Un ulteriore passo avanti sulla strada che porterà ad un nuova mobilità privata è stato compiuto da Smart: anche i privati che posseggono la popolare citycar potranno condividerla grazie alla tecnologia usata dalla flotta car2go.

L'AUTO LAVORA QUANDO LAVORO ANCH'IO Si chiama “Ready to Share” ed è la ricetta che Smart propone per estendere le modalità della sua fortunata flotta di carsharing car2go alle auto private. Si tratta di una piattaforma che permette di condividere la propria Smart con amici, colleghi, vicini di casa e… chi vuoi tu. Il servizio nasce da alcune motivazioni, le stesse che hanno fatto nascere car2go, ma integrate con altre considerazioni. La principale è che possedun'auto in un grosso centro urbano può essere fonte di molti fastidi, non commisurati all'uso effettivo del mezzo di trasporto. Il classico impiego nel tragitto casa-ufficio-casa implica un fermo di circa 7 ore che possono facilmente diventare 9/10. Del resto, fare 10 mila km l'anno ad una velocità media di 25 km/h equivale a 400 ore di funzionamento, un'inezia rispetto alle 8.760 ore contenute in 12 mesi. Ready to Share si propone di far “lavorare” le auto dei proprietari, con relativo guadagno, durante questi tempi morti.

CAR SHARING A TUTTA BIRRA Il carsharing classico prevede delle flotte che vengono noleggiate da privati per breve durata (le tariffe sono al minuto, leggi la prova di car2go a Roma) e Ready to Share estende il concetto alle singole auto possedute dai privati stessi. Se car2go serve a chi non vuole un impegno a lungo termine con l'auto, questo nuovo servizio per le Smart propone un approccio nuovo e un ripensamento radicale del concetto di carsharing, rivolto a chi non vuole rinunciare a possedere un'auto (leggi che PSA pensa al noleggio fra privati come un mezzo per tornare negli USA).

Ready to Share consente infatti ai possessori delle Smart di condividere la propria auto e i suoi costi tramite gli smartphone ed una app dedicata. L'impostazione del servizio è descritta come semplice, sicura e in grado di coprire molti scenari diversi; essa è basata sulla ben collaudata tecnologia che sta dietro il carsharing car2go. Il sistema, similmente alle chiavi di casa di Airbnb, distribuisce “chiavi virtuali”, rappresentati dagli smartphone abilitati, in grado di aprire e mettere in moto la Smart che si decide di condividere.

COME UNA GESTIONE FLOTTE Smart Ready to Share permette a chi risiede a Berlino, Amburgo, Stoccarda, Colonia e Bonn, e possiede una Smart dotata della Connectivity Box già usata per sbloccare le vetture di car2go (è uno scatolino posto dietro il parabrezza), di condividerla tramite smartphone mantenendone comunque pienamente il controllo e decidendo chi, quando e per quanto tempo un altro utente può utilizzare l'auto. L'applicazione è anche una sorta di registro digitale che può dare ai proprietari un report dettagliato di chi ha utilizzato l'auto e quando: in questo modo Ready to Share diventa un'interessante opzione per chi, oltre ad utilizzare la Smart per il proprio lavoro, la voglia condividere al di fuori degli orari d'ufficio.

Il proprietario definisce anche una homezone (una sorta di recinto virtuale) per il ritiro e il ritorno, in modo da gestire al meglio la propria “flotta”. Secondo Annette Winkler, CEO di Smart, “la cultura della condivisione è sostenibile ed è rispettosa dell'ambiente e delle risorse ed è arrivata alle automobili già da un po' di tempo. Con il nostro servizio di carsharing privato Ready to Share volgiamo promuovere la qualità complessiva della vita urbana. Quello che stiamo lanciando è l'Airbnb dell'industria automobilistica”. La Connectivity Box è il cuore di molti altri servizi, come il Ready to Drop che permette ai corrieri DHL di aprire, tramite i canonici smartphone e app, il bagagliaio per depositare una spedizione, con un'idea molto simile a quanto pensato da Volvo già qualche tempo fa. Se le flotte gestite dalla Case tengono conto di una certa disaffezione verso il possesso, il noleggio fra privati è invece dedicato a chi continua ad essere proprietario dell'auto: nell'uno e nell'altro caso, si sarà comunque clienti di quel Marchio, anche se con modalità che riflettono il grande cambiamento in atto.

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