
Anche le prestigiose berline britanniche incappano nei richiami. Questa volta tocca alle Ghost, che possono incendiarsi per colpa di una pompa
La filiale americana della prestigiosa casa britannica (oggi però di proprietà di Bmw) sarà costretta a iniziare le operazioni di richiamo tecnico per 589 esemplari del modello Ghost prodotti dal settembre 2009 al settembre 2010 e quindi appartenenti al model year 2010.
STESSO MOTORE, STESSO RICHIAMO – Il problema identificato è in tutto e per tutto simile a quello che è stato rilevato nelle pompe dell'acqua di alcuni modelli Bmw che montano i propulsori a 8 e 12 cilindri a V, l'ultimo dei quali viene montato anche sulle Ghost. Dell'inconveniente avevamo scritto qui in merito al richiamo che ha già riguardato oltre 32 mila Bmw ugualmente vendute negli Stati Uniti. Per quanto riguarda la Ghost, questo modello è equipaggiato con una versione portata a 6,6 litri di cilindrata del V12 6.0 adottato anche sulla Bmw Serie 7. I due motori hanno evidentemente molta componentistica in comune, quindi era logico attendersi che i problemi che affliggono la produzione tedesca potessero interessare anche i propulsori “maggiorati” delle imponenti berline prodotte a Woodwood.
PERICOLO D'INCENDIO – Ricordiamo che il difetto è relativo alla pompa ausiliaria dell'acqua che raffredda i due intercooler, collocati esternamente alle bancate dei cilindri e refrigerati sfruttando un circuito separato da quello del motore. Negli esemplari interessati al richiamo può verificarsi un surriscaldamento del circuito elettrico che comanda tale pompa, il quale può scatenare un incendio nel vano motore e nell'intera vettura. Bmw ha rilevato l'inconveniente fin dal 2009 sulla vettura di un cliente ferma per manutenzione. Le operazioni di richiamo delle Ghost, che prevedono la sostituzione gratuita della pompa, inzieranno già nel mese di novembre.