Recupero crediti: la polizia di Modena sequestra i veicoli di lusso

Recupero crediti: la polizia di Modena sequestra i veicoli di lusso Cinque auto

Cinque auto, alcune di pregio, e due autocarri. Questo il bottino del sequestro ai danni di alcuni imprenditori, al quale seguirà la vendita all'asta

26 Aprile 2012 - 04:04

La “spettacolarizzazione” delle attività di contrasto all'evasione fiscale voluta e perseguita dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, fa proseliti anche in altre amministrazioni. La Polizia Municipale di Modena ha eseguito qualche giorno fa un blitz che ha portato al sequestro di sette veicoli appartenenti a imprenditori del carpigiano che non avevano pagato imposte, tributi, contributi previdenziali per i dipendenti e sanzioni, comprese quelle per violazioni al Codice della Strada. Tutti i veicoli sono stati sequestrati ad alcuni titolari di aziende di Carpi, uno dei quattro comuni che fa parte dell'Unione delle Terre d'Argine che raggruppa anche Soliera, Novi e Campogalliano.

C'È ANCHE UNA FERRARI – Il bottino del sequestro, posto in essere dal comando della Polizia Municipale di via Tre Febbraio alla presenza di un funzionario dell'agenzia di riscossione Equitalia, consiste in una Bmw X5, una Jaguar XF, una Jeep Grand Cherokee, una Kia Picanto, una Ferrari d'epoca di modello imprecisato e due autocarri. Con l'impiego dei carri attrezzi, tutti i veicoli sono stati condotti alla depositeria giudiziaria di Modena in attesa di essere messi all'asta. Al loro sequestro, infatti, è contestuale anche il pignoramento da parte di Equitalia e il ricavato dell'asta servirà a pagare le pendenze degli ex-proprietari, che vanno da 8mila a 60mila euro circa.

SI TRATTA DI UN “BIS” – L'operazione segue l'altra, identica, che aveva portato nel febbraio scorso al sequestro di altri veicoli di valore sottratti a imprenditori dei comuni dell'Unione delle Terre d'Argine. “Il cosiddetto “furbetto” di turno viene così perseguito dalle istituzioni – riporta il comunicato n° 272 dell'Unione – circostanza che, soprattutto in questo momento storico ed economico in cui lo Stato italiano cerca di sensibilizzare i cittadini sull'importanza di pagare le tasse e sulla necessità di rispettare le regole, non va sminuita”.

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