RCA: il 95% delle polizze è sopra la media europea

RCA: il 95% delle polizze è sopra la media europea RC auto: il caso-Italia emerge anche dal rapporto annuale 2013 dell'Ivass

RC auto: il caso-Italia emerge anche dal rapporto annuale 2013 dell'Ivass, l'autorità che vigila sulle Assicurazioni

27 Giugno 2014 - 08:06

In fatto di polizze RCA siamo un caso unico in Europa: la conferma arriva dal rapporto annuale 2013 dell'Ivass, l'autorità che vigila sulle Assicurazioni. Solo il 5% degli assicurati paga un premio paragonabile a quello medio europeo di 250 euro. Il problema dei prezzi alti delle polizze RC Auto, dopo tanti anni, si è attenuato ma non è ancora risolto, per cui è auspicabile una nuova iniziativa legislativa che lo affronti in tutti i suoi aspetti. Il guaio è che, nonostante il calo dei sinistri, sale il costo medio totale di ciascun incidente da 3.900 a 4.700 euro. Dai dati al primo trimestre dell'anno dell'indagine emerge che la media semplice dei premi è di 500 euro, solo il 5 per cento degli assicurati paga un premio paragonabile a quello medio europeo di 250 euro. Nel primo trimestre di quest'anno, il prezzo effettivo medio è sceso del 3,8 per cento rispetto al quarto trimestre 2013.

IL GUAIO TRUFFE – Il prezzo sale, in media di oltre 100 euro, se l'assicurato vive in una grande città e scende con l'età. Chi in passato ha avuto incidenti può arrivare a pagare il triplo di chi non ne ha avuti. Infine il prezzo sale con il grado di concentrazione del mercato, che varia da provincia a provincia (a Caserta, solo per fare un esempio, la concentrazione è più che tripla rispetto a Teramo). A livello aggregato i primi cinque gruppi detengono il 70 per cento del mercato; mentre nel settore del credito, per fare un parallelo, le prime cinque banche detengono invece meno della metà della raccolta. Stando al presidente Ivass Salvatore Rossi, l'Istituto ha compiuto uno sforzo per “risolvere il formidabile deficit di informazioni che connota i prezzi effettivi che si formano sul mercato e le frodi perpetrate ai danni delle Compagnie”. Per questo, è stata messa a punto un'indagine trimestrale campionaria sui premi effettivi RCA su 2 milioni di targhe ed è in dirittura d'arrivo il progetto per la creazione di una banca dati antifrode. “Se si riesce ad abbattere l'asimmetria informativa tra assicuratori ed assicurati in materia di frodi, che innalza il prezzo medio sul mercato incoraggiando comportamenti impropri – avvisa Rossi -. Il secondo passo sarà accertarsi che i conseguenti risparmi di costo siano tramutati dalle compagnie in riduzioni dei prezzi effettivi per il consumatore”.

UNA GOCCIA NEL MARE – Ma il Codacons non ci sta: “La riduzione delle tariffe del 3,8% registrata dall'Ivass, ammesso che sia reale, rappresenta una goccia nel mare – afferma il presidente Carlo Rienzi -. Questo perché in quasi 20 anni, dal 1994 al 2013, le tariffe RCA sono cresciute in modo abnorme del +250%. Un decremento del 3,8% è quindi assolutamente irrilevante e non contribuisce in alcun modo ad allineare i prezzi italiani alla media europea”. Dalle rilevazioni di Adusbef e Federconsumatori, invece, emerge che, complessivamente, l'andamento delle polizze RC Auto registra nel primo semestre 2014 un incremento medio del +4% rispetto allo scorso anno. Occhio poi all'evasione assicurativa: in base alle ultime stime, in Italia sono circa 4 milioni i veicoli che circolano sprovvisti di copertura. I guidatori di quelle auto possono trasformarsi in pirati della strada: scappano dopo aver causato un sinistro, per non incappare in multe pesanti dovute alla mancanza di copertura assicurativa.

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