RC auto: il premio non dipenderà più dal sesso

RC auto: il premio non dipenderà più dal sesso La Corte di Giustizia Europea ha sentenziato che dal 2012 le tariffe assicurative non potranno più essere calcolate in base al sesso. Scenderanno i premi per gli uomini? No: saliranno per le donne

La Corte di Giustizia Europea ha sentenziato che dal 2012 le tariffe assicurative non potranno più essere calcolate in base al sesso. Scenderanno i premi per gli uomini? No: saliranno per le donne

15 Marzo 2011 - 05:03

A partire dal 2 dicembre 2012, le compagnie assicurative non potranno più differenziare i prezzi delle polizze RC auto in base al sesso del contraente. L'ha stabilito la Corte di Giustizia europea accogliendo le tesi di Test Achats, una nota rivista belga a difesa dei consumatori che da anni, in tema di prezzi di beni e servizi, si batte per l'eliminazione delle discriminazioni uomo-donna basate su comportamenti che l'acquirente non può controllare.

DEROGHE – A dire il vero, il principio di uguaglianza era già stato sancito da una direttiva, la n° 113 del 2004, che però è stata privata della sua efficacia da tutta una serie di deroghe. Dall'anno prossimo, invece, si farà sul serio, quindi le compagnie dovranno abbandonare la pratica (diffusissima) di personalizzare le loro tariffe in base al fatto che l'assicurato sia uomo oppure donna. Ovviamente, le compagnie sostengono che non si tratta di discriminazione di tipo ideologico, ma soltanto di un'attività di selezione volta a premiare la clientela che al volante assume comportamenti più virtuosi.

L'EQUIVOCO – Fin qui, tutto normale. La cosa curiosa (in realtà, molto curiosa, anzi quasi incredibile) è che, forse perché siamo nel mese in cui si festeggiano le donne e quindi abbondano le iniziative e gli atteggiamenti dedicati all'altra metà del cielo, una parte del web, riportando la notizia della prossima fine delle discriminazioni è incorsa in un clamoroso equivoco e ha interpretato la novità in senso favorevole al pubblico femminile, che d'ora in poi non sarà più discriminato. In realtà, l'intera faccenda va interpretata esattamente al contrario: oggi sono le donne a essere favorite, poiché le compagnie, in base ai loro studi, le ritengono meno soggette ai sinistri, e quindi meritevoli di un trattamento d favore che si traduce in premi più convenienti rispetto a quelli riservati ai guidatori maschi. Statisticamente è opinione diffusa che in ambito r.c. auto le donne abbiano una frequenza sinistri inferiore agli uomini, ma ciò non vale per tutte le fasce di età. Pertanto, i dati sulla sinistrosità dovranno essere osservati dagli attuari senza la discriminante sesso, e quindi in alcune fasce di età le donne verranno penalizzate e gli uomini beneficeranno dalla media dei dati, mentre in altre fasce di età potrebbe invece accadere il contrario. Quindi la penalizzazione per le donne appare evidente, però non è in termini assoluti, ma a seconda dell’età. Comunque, i veri discriminati (nel portafoglio) oggi sono proprio gli “indisciplinati” uomini. Tuttavia, d'ora in poi non potrà più essere così.

RINCARI IN VISTA? – Tuttavia, riesce un po' difficile credere che le compagnie, per rispettare la sentenza europea, decideranno di abbassare i premi ai guidatori uomini per portarli ai livelli di quelli riservati alle donne. Risulta invece assai più facile prevedere che si comporteranno nel modo esattamente opposto: ossia, ci saranno rincari per le polizze riservate alle signore, che tenderanno a raggiungere i prezzi oggi applicati ai signori. Il risultato vittorioso della nobile battaglia di Test Achats, quindi, si trasformerà molto probabilmente in un danno economico per i consumatori.

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