One@campus: il nuovo concorso Bmw per i giovani talenti

One@campus: il nuovo concorso Bmw per i giovani talenti I vincitori prenderanno parte ad uno stage dove lavoreranno per studiare nuove tecnologie eco-compatibili.

I vincitori prenderanno parte ad uno stage dove lavoreranno per studiare nuove tecnologie eco-compatibili.

23 Dicembre 2011 - 08:12

EduMobile è il nome del progetto promosso da MoTech Onlus, con il patrocinio del Ministero dell'ambiente e il supporto di Bmw Italia. Il bando è diretto agli studenti delle Università italiane dove Bmw è andata a fare reclutamento.

LA CACCIA È APERTA – Nei cinque atenei coinvolti è partita una campagna per trovare i 15 giovani talenti che beneficeranno di stage retribuiti della durata di sei mesi e delle borse di studio One@campus messe in palio da Bmw Italia. La premiazione dei 15 lavori migliori avverrà a maggio 2012 e i vincitori potranno utilizzare una Bmw Serie 1 come auto aziendale. L'obiettivo del progetto è quello di creare una squadra di giovani talenti in grado di mettere a punto tecnologie innovative a salvaguardia dell'ambiente, nel campo non solo dell'automobile, ma anche delle infrastrutture che ruotano intorno alle energie “pulite” e alla città del futuro.

GLI OBIETTIVI DEL MINISTERO DELL'AMBIENTE – Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, che ha preso parte al convegno romano intitolato “Tecnologia e innovazione per la mobilità sostenibile”, ha dichiarato che «le innovazioni tecnologiche nell'auto sono “trainate” dal 1990 dalle direttive europee e dai regolamenti che hanno fissato nel corso degli anni limiti sempre più stringenti alle emissioni. Oggi quelle dei nuovi veicoli sono mediamente inferiori del 95% rispetto a 20 anni fa. Ma non basta: è necessario associare ai nuovi veicoli misure per ridurre il traffico privato e rafforzare i trasporti pubblici; favorire l'uso della bicicletta come mobilità integrativa all'auto attraverso la realizzazione di parcheggi scambiatori con l'offerta di bici a pedalata assistita e creare infrastrutture urbane per consentire l'alimentazione con energia elettrica e con gas naturale rispettivamente alle auto elettriche,  a quelle a gas   oa quell quelle ibride ricaricabili”.

LA CITTA' DEL FUTURO – Pare che anche in Italia qualcosa inizi finalmente a muoversi nella direzione dello sviluppo serio e ponderato della mobilità eco-compatibile, mentre già in altre nazioni in Europa e nel mondo si sta sviluppando un'idea concreta di energie alternative che siano davvero fruibili. Niente più auto prodotte in serie limitata o addirittura a noleggio: le prossime si ricaricheranno anche a casa, attaccate alla normale presa di corrente da 240 V. In Germania, Audi ha stipulato un patto con il governo tedesco per accrescere la produzione; in America, Ford sfida la Toyota nella leadership delle auto ibride e se volessimo esagerare, basta guardare cosa sta combinando il colosso americano Google, impegnata nella costruzione di un'imponente impianto di ricarica per le proprie auto elettriche wireless.

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