Nello scontro hanno perso la vita due ragazze. Il pm aveva chiesto il carcere ROMA - La procura per lui aveva chiesto la custodia cautelare in carcere perché, con un tasso alcolico tre volte...
Nello scontro hanno perso la vita due ragazze. Il pm aveva chiesto il carcere
ROMA – La procura per lui aveva chiesto la custodia cautelare in carcere perché, con un tasso alcolico tre volte superiore al limite, lanciò a folle velocità la Fiat Punto che piombò come un proiettile su un’altra auto ribaltandosi più volte. Una carambola tragica che causò la morte di due ragazze e il ferimento grave di una terza passeggera, che rimasero imprigionate tra le lamiere della vettura. Quattro giorni dopo l’incidente stradale di Lungotevere Prati a Roma, vicino al Palazzaccio nella centralissima Piazza Cavour, il conducente di quell’auto killer è stato arrestato. Da giovedì sera, quando è stata eseguita la misura cautelare, è agli arresti domiciliari Giacomo Campanelli, di 23 anni, il sottufficiale della Marina, che domenica scorsa a Roma alla guida della Punto, ha provocato la morte di Giulia Brignone e Valentina Arru, il ferimento di una terza, Valentina Porcelli – che erano a bordo dell’auto – e il ferimento di una coppia che si trovava a bordo di un’altra auto. Il gip del tribunale capitolino, accogliendo parzialmente la richiesta del pm Clara De Cecilia e del procuratore Giovanni Ferrara che avevano chiesto la custodia cautelare in carcere, ha disposto gli arresti domiciliari per il giovane.
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