Mazda e Toyota sanzionate dal Garante

Mazda e Toyota sanzionate dal Garante Multe

Multe, rispettivamente, di 70 mila e di 155 mila euro. Motivo: pubblicià ingannevole per i pick-up BT-50 e Hilux doppia cabina, pubblicizzati anche come vetture e non solo come autocarri

14 Aprile 2011 - 07:04

Le due case giapponesi sono state oggetto di altrettanti provvedimenti sanzionatori da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, rispettivamente il n° 22208 e il n° 22209, entrambi riportati sul n° 12 del bollettino che l'Autorità pubblica settimanalmente. Le motivazioni delle sanzioni sono identiche: sia Mazda, sia Toyota hanno rilasciato informazioni ingannevoli ai danni dei consumatori e contrarie al Codice del Consumo relative ai loro pick-up (rispettivamente, il BT-50 e l'Hilux), facendo credere che tali veicoli, entrambi classificati autocarri e disponibili in versione con doppia cabina, fossero idonei anche al trasporto incondizionato di passeggeri anche nel tempo libero.

CONTRO IL CODICE – In realtà, l'art. 82 del Codice della Strada prevede che su questo tipo di veicoli, destinati ad attività produttive e quindi soggetti ad agevolazioni fiscali tra le quali una tassa di possesso d'importo ridotto, i passeggeri siano ammessi solo se addetti al carico e scarico delle merci trasportate. La violazione di tale obbligo, che può essere eccezionalmente concessa dal Prefetto per motivi occasionali o periodicamente ricorrenti (per esempio, in agricoltura, nel periodo dei raccolti), comporta sanzioni di importo anche consistente, sia di tipo amministrativo, sia tributario, imputabili, queste ultime, all'evasione fiscale per l'indebito pagamento della tassa di possesso ridotta.

MESSAGGI INGANNEVOLI – I messaggi informativi-pubblicitari sono stati diffusi dai rispettivi siti internet istituzionali delle case automobilistiche e dai dépliants consegnati al pubblico,.In particolare, il Garante ha rilevato sul sito Mazda, nella pagina dedicata al BT-50, la presenza dei seguenti messaggi e slogan pubblicitari: “Un pick up molto capace. Nella vita non esiste solo il lavoro!”, “Ulteriormente migliorato in modo da soddisfare anche le tue attività extra-lavorative”, “L'eccellente tenuta di strada, l'ottima potenza e i consumi ridotti ti garantiscono una guida confortevole e di grande soddisfazione, sia che tu stia trasportando attrezzi da lavoro o i bagagli delle vacanze”, “Il modello Double Cab accoglie due persone davanti e tre dietro, perfetto quindi per le piccole squadre di lavoratori o per una gita nel fine settimana”, e altri messaggi dai contenuti simili.

LA DIFESA – Ovviamente Mazda ha presentato le sue difese, argmentando che il BT-50, poiché è destinato al trasporto di cose e di persone addette al trasporto delle stesse, sarebbe acquistato da soggetti che svolgono tali attività e non per soddisfare esigenze di vita quotidiana. Quindi, secondo Mazda, anche i messaggio pubblicitari sarebbero destinati ad operatori professionali, e non ai consumatori, e quindi non si può ipotizzare una violazione del Codice del Consumo destinato a questi ultimi. Inoltre, gli art. 54 e 82 del Codice della Strada non conterrebbero alcuna disposizione che vieti il trasporto di “cose proprie”, anche per saltuarie attività ricreative, per le quali, secondo gli art. 82 e 83 del Codice stesso, non sarebbe richiesta, per gli autocarri con massa inferiore a 60 quintali, alcuna licenza o autorizzazione al trasporto. Il Garante, però, ha rigettato queste argomentazioni, sanzionando Mazda per 80 mila euro, ridotti poi a 70 mila perché l'azienda ha chiuso il 2010 con un bilancio in perdita. Inoltre, la casa è stata obbligata a pubblicare un comunicato rettificativo sui quotidiani Corriere della Sera e La Repubblica

MENO ENFASI – Come già detto, Toyota è stata oggetto di un provvedimento simile, ma i messaggi pubblicitari diffusi sul suo sito e sui dépliants appaiono meno enfatici nel sottolineare le caratteristiche del pick-up Hilux utili al tempo libero. Inoltre, le sue argomentazioni difensive (ugualmente non accolte dall'Autorità) sono più sottili. Secondo Toyota, il trasporto di persone su un autocarro sarebbe consentito, purché quello di cose sia sempre prevalente. Inoltre, la casa ha interpretato a sua favore l'art. 54 del Codice della Strada, secondo il quale gli autocarri sono “veicoli destinati al trasporto di cose e delle persone addette all'uso o al trasporto delle cose stesse” e quindi non verrebbe escluso il trasporto di persone, purché funzionale al trasporto di cose. Ne conseguirebbe che quello delle persone sarebbe consentito non solo agli addetti alle operazioni di carico/scarico delle merci trasportate, ma anche alle persone che dovranno utilizzarle.

COME MITSUBISHI – L'Autorità, in considerazione del maggior giro d'affari di Toyota rispetto a Mazda (l'anno scorso 1,4 miliardi di euro contro 220 milioni) ha deciso per la prima una sanzione di 160 mila euro, ridotta poi a 155 mila in virtù del fatto che anche quest'azienda ha presentato un bilancio in perdita. Identico, invece, l'obblico di pubblicare un annuncio rettficativo sui due principali quotidiani nazionali. È da sottolineare che per emettere le due sentenze, l'Autorità Garante si è avvalsa di un documento interpretattivo del dipartimento dei Trasporti Terrestri già richiesto e utilizzato anche per un altro provvedimento simile, il n° 21320 del 7 luglio 2010, che aveva sanzionato per gli stessi motivi anche la MM Automobili, importatore italiana dei pick-up Mitsubishi L 200 Double Cab.

Commenta con la tua opinione

X