
Se lo chiede l'Associazione avvocati dei diritti dei consumatori, che sottolinea come a Lecce siano stati raccolti 6milioni di euro per le multe, ma senza dichiarare la destinazione degli introiti
Destinazione dei fondi incassati: questo è il problema – Sei milioni di euro incassati grazie alle infrazioni del Codice della strada: è questo il resoconto di quanto preso dal Comune di Lecce grazie alle multe registrate sul proprio territorio nello scorso anno. Eppure il problema, secondo quanto evidenziato da Adc, l'associazione avvocati in difesa dei diritti dei consumatori, starebbe proprio nella destinazione dei fondi incassati.
L'articolo 208 del CdS non lascia dubbi a riguardo – L'articolo detta le disposizioni relative al riparto ed alla destinazione dei proventi in questione. Sulla materia è inoltre intervenuta anche la sezione della Corte dei conti della Toscana che, con delibera del 15 settembre 2010, ha approntato apposite linee guida comportamentali riguardanti tale materia. Nella fattispecie, l'articolo 208 stabilisce che il 50% degli introiti debba essere destinato a finanziare progetti di miglioramento della sicurezza stradale, l'altro 50% ad interventi di specifica finalità per i quali l'orientamento espresso della Corte dei Conti è molto chiaro.
I criteri di ripartizione e destinazione delle quote riscosse devono esere deliberati annualmente in via preventiva – In ogni caso, l'ente territoriale deve deliberare annualmente in via preventiva i criteri di ripartizione e destinazione delle quote riscosse, con l'obbligo di comunicare al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti l'effettiva destinazione dei proventi: “La delibera in questione assume, tenute presenti le finalità accennate, – spiega l'avvocato Nicola Saracino – una notevole rilevanza ed una sua ampia diffusione appare più che opportuna, eppure non è rintracciabile sul sito del Comune”.
“L'entità della somma – prosegue – a disposizione consentirebbe significativi investimenti sul tema della sicurezza stradale o altri impieghi consentiti; a tal fine, sollecitiamo un confronto ed un coinvolgimento da parte dell'Amministrazione, con le associazioni che si interessano della tutela dei diritti dei cittadini, consumatori ed utenti per recepirne eventuali spunti e suggerimenti”.