Lamborghini Urus: non sarà un surrogato della Porsche a gasolio

Lamborghini Urus: non sarà un surrogato della Porsche a gasolio Sarà sicuramente ibrido il SUV Urus svelato dal direttore R&D Reggiani

Sarà sicuramente ibrido il SUV Urus svelato dal direttore R&D Reggiani, ma chi attendeva una versione diesel potrebbe restare deluso

8 Luglio 2016 - 08:07

L'idea che Lamborghini possa produrre un SUV si fa sempre più concreta e vicina alla realtà, con il 2018 visto come plausibile data per il lancio per quello che è un modello di rottura per il brand di Sant'Agata Bolognese. Il direttore del reparto Ricerca e Sviluppo del Toro è stato chiaro sul fatto che il diesel potrebbe non trovare subito spazio a bordo, mentre una variante ibrida sarebbe l'ideale per raggiungere i vari competitors sul piano di offerta tecnologica.

UN SUV DEL TORO Di Lamborghini Urus si parla da tempo (leggi dell'impatto economico e sociale della Lamborghini Urus secondo il Governo italiano) e negli anni è spuntato anche un concept, ma le voci si sono poi susseguite senza mai far capire realmente a che punto fosse lo sviluppo o addirittura se si fosse arenato o meno, considerando il coinvolgimento di Audi nel dieselgate (leggi della partenza dei richiami per le Audi coinvolte nel dieselgate). A dare conferma a tutti i potenziali clienti e milioni di appassionati che seguono il brand del Toro in tutto il mondo ci ha pensato Roberto Reggiani, il direttore del settore Ricerca e Sviluppo di Lamborghini.

FORSE NEL 2018 Secondo quanto riportato dai colleghi di Automoto.it Reggiani ha affermato che la Lamborghini Urus è una realtà definita e che il progetto sta trovando sempre più spazio. I primi prototipi hanno cominciato a seguire anche una scaletta di test su strade aperte al pubblico, segno che l'auto è quindi in parte definita e si è passati ad alcuni cicli di delibera, ma il da farsi è ancora tanto e questo porterà la presentazione internazionale ad essere prevista nell'arco del 2018, anche se non è stato ben specificato quando: da qui in poi i volumi di produzione dovrebbero stanziarsi sulle circa 3.000 auto l'anno, secondo le previsioni. A differenza di quanti avrebbero potuto immaginare la prima Lamborghini diesel la Urus non avrà affatto un powertrain a gasolio, e su questo Reggiani è stato lapidario affermando che “prima di vedere una Lamborghini diesel, passerà un bel po' di tempo”, ma potrebbe trovare spazio una motorizzazione ibrida, così da far colmare il gap tecnologico che attualmente esiste nei confronti di principali competitors che già offrono tale tecnologia. Al suo posto è preventivato un motore V8 biturbo, forse non l'unico in opzione poiché Reggiani ha parlato di “motorizzazioni”, al quale faranno da contraltare un autotelaio ed una dinamica di guida necessariamente degne di una supercar, altrimenti Urus avrebbe già perso in partenza.

NON SARA' UN SUV AUDI Nonostante la stretta partnership tecnologica con Audi, entrata tra gli azionisti ormai da tempo e con la quale condivide il know-how costruttivo, la Lamborghini Urus non sarà una rivisitazione dei SUV di lusso prodotti ad Ingolstadt. Reggiani ha spiegato che in quanto investitore ed azionista Audi ha un peso ed un'influenza nella catena decisionale, ma che è però Lamborghini a curare il lavoro ed a presentare progetti, distinguendosi così dal brand tedesco e riuscendo a mantenere la propria identità di marchio di lusso italiano.

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