La Ford Focus Electric avrà l”opzione solare”

La Ford Focus Electric avrà l”opzione solare” La versione a batterie della Focus potrà essere abbinata a un impianto fotovoltaico domestico offerto a 10 mila dollari. A conti fatti

La versione a batterie della Focus potrà essere abbinata a un impianto fotovoltaico domestico offerto a 10 mila dollari. A conti fatti, però, non sembra una proposta molto conveniente

10 Settembre 2011 - 12:09

Il listino accessori della nuova berlina a batteria che Ford commercializzerà negli Stati Uniti a partire dal prossimo dicembre sarà arricchito da un'opzione molto particolare: il cliente potrà acquistare, insieme alla vettura, anche un impianto a energia solare da installare sul tetto della sua abitazione o del garage. L'idea è frutto di un accordo tra Ford e il produttore di pannelli fotovoltaici SunPower, mentre un secondo accordo è stato siglato con un'altra azienda, la Geek Squad, che si occuperà dell'installazione dell'impianto a casa dell'acquirente, a meno che l'interessato non decida di rivolgersi a un altro installatore. L'offerta di Ford, quindi, si inquadra perfettamente nelle attività che sempre più spesso le case intraprendono per rendere più attraente la scelta della mobilità elettrica abbinandola a una modalità di gestione delle ricariche dai contenuti indubbiamente molto attraenti dal punto di vista ecologico. Il messaggio che si vuole far passare è il seguente: «auto a batteria + energia solare = mobilità low cost e massimo rispetto per l'ambiente». Tuttavia, siamo sicuri che dal punto di vista dei contenuti contenuti low cost le cose stiano davvero così? Vediamo.

10 MILA DOLLARI DI PANNELLI – Il costo dell'”accessorio” sarà di 10 mila dollari al netto delle compensazioni fiscali offerta negli Usa per chi acquista impianti fotovoltaici (le agevolazioni variano in base allo Stato), anche se non è ben chiaro se tale somma comprenda o meno anche i costi dell'installazione domestica dei pannelli. L'impianto previsto in abbinamento ne prevede 11, ciascuno delle dimensioni di circa 120 x 60 cm (quindi, circa 13,6 m2 in totale). La potenza nominale è di 2,5 kW, sufficienti, secondo quanto dichiara Ford, a fornire 3 mila kWh l'anno di energia elettrica. Sempre secondo Ford, tale quantità basta a percorrere con la vettura 12 mila miglia l'anno, cioé circa 19.200 km. In sostanza, per chi rientra in questo chilometraggio, il “carburante” elettrico fornito dal sole sarebbe gratis. Ovviamente si parla di compensazione tra i consumi della vettura e quelli domestici, poiché in nessun caso i pannelli venduti insieme alla Focus Electric possono essere direttamente collegati alle batterie della macchina, il cui prezzo di listino non è ancora noto.

FACCIAMO DUE CALCOLI… – I conti del bilancio-convenienza (molto approssimativi, lo ammettiamo) possiamo farli noi, tenendo presente che i costi dell'energia elettrica a uso residenziale negli Usa variano moltissimo in base allo Stato. Per esempio, si aggirano sugli 8 centesimi di dollaro/kWh a Washington, ma possono schizzare a oltre 30 centesimi nelle isole Hawaii. Con buona approssimazione, possiamo quantificarli in 19 centesimi di dollaro/kWh nello Stato di New York e in 16 centesimi in California, i primi due Stati dove la Focus Electric verrà commercializzata, con gli altri a seguire. A New York, quindi, 3 mila kWh di elettricità costerebbero, a 19 centesimi l'uno, 570 dollari. Questo sarebbe dunque il costo annuo delle ricariche elettriche (quelle domestiche, ovviamente) necessarie alla Focus Electric per percorrere 19.200 km. Tale somma rappresenta quindi anche il valore del risparmio ottenibile sfruttando l'energia solare gratis al posto di quella erogata a pagamento. Ne deriva che un automobilista della Grande Mela che accettasse l'offerta Ford, per ammortizzare i 10 mila dollari del costo dell'impianto fotovoltaico impiegherebbe circa 17 anni e sei mesi. Se invece abitasse a Los Angeles, in California, i 3 mila kW gli costerebbero ancora meno: a 16 centesimi il kWh, fanno 480 dollari, quindi l'impianto sarebbe ammortizzabile in circa 21 anni. Riportiamo anche i paragoni con i due estremi di costo dell'energia: il cittadino di Washington impiegherebbe quasi 42 anni, mentre per quello di Honolulu (Hawaii) non si scenderebbe al di sotto degli 11. Comunque troppi.

…E POI RIFACCIAMOLI MEGLIO  – Ovviamente il costo dell'energia elettrica non rimarrebbe fisso per tutta la vita utile dell'impianto solare domestico: nel corso degli anni certamente aumenterebbe, anche se tra il 2009 e il 2010, in molti Stati (per esempio in Alaska, nel Nevada e in Texas) è invece sceso, e così è avvenuto anche per il costo medio calcolato sull'intero territorio degli Stati Uniti, che è passato da 11,58 a 11,53 centesimi al kWh (fonte: www.electricchoice.com). Tuttavia, anche in caso di rincaro costante del kWh, si può ritenere che l'incremente del prezzo sarebbe più o meno equivalente all'importo dei mancati interessi sui 10 mila dollari che, invece di essere investiti in attività investiti in attività finanziarie, verrebbero spesi per acquistare l'impianto solare. Insomma, tra aumenti del costo dell'energia e mancati guadagni sulla somma spesa per dotarsi dei pannelli, possiamo ammettere che il bilancio sarebbe grosso modo in parità. Ma se è così, restano validi i dati grezzi degli anni necessari ad ammortizzare il costo dell'impianto grazie il risparmio sulla bolletta elettrica. E con tempi così lunghi come quelli che abbiamo calcolato, la conclusione è che in nessuno dei casi riportati l'offerta Ford può considerarsi un buon affare. Inoltre, le cose peggiorerebbero ancora se ai famosi 10 mila dollari si dovessero aggiungere i costi d'installazione dei pannelli.

ATTENTI AI MAGHI DEL MARKETING – Questo lungo e complicato discorso si presta a qualche considerazione utile non solo ai cittadini americani, ma anche a quelli europei, italiani compresi (se e quando l'auto elettrica si diffonderà anche da noi…). Al di là del marketing pressante delle case automobilistiche sull'opportunità di acquistare un'auto a batteria (che certamente si farà ancora più pressante in futuro), i conti bisogna farli di persona, senza lasciarsi fuorviare dai mirabolanti comunicati provenienti dal quartier generale dei costruttori. Inoltre, è meglio dare per scontato fin d'ora che sotto il profilo del rapporto costi/benefici, anche l'offerta dei vari accessori e servizi opzionali esplicitamente legati alla mobilità elettrica sulla quale le case faranno certamente leva andrà esaminata con la lente d'ingrandimento. E con la calcolatrice in mano.

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