La colossale presa per i fondelli degli incentivi GPL e metano

La colossale presa per i fondelli degli incentivi GPL e metano Lo Stato mette a disposizione 3

Lo Stato mette a disposizione 3,5 milioni: sbriciolati in poche ore

27 Ottobre 2012 - 04:10

Il 23 ottobre, alle 18, ci arriva in redazione un comunicato stampa: “Auto a GPL, ripartono gl'incentivi: 3 milioni e mezzo di euro a disposizione per la conversione ai carburanti gassosi”. Ne prendiamo atto e cominciamo a fare qualche ricerca.

QUALI BONUS – Di fatto, ripartono gl'incentivi per le auto a GPL e a metano: dal 24 ottobre mattina alle 9 era possibile prenotare i fondi – 500 euro per la conversione a GPL e 650 euro per il metano – per un totale di 3 milioni e mezzo di euro. La prenotazione doveva essere fatta sul sito del Consorzio Ecogas, associazione cui il ministero dello Sviluppo economico ha affidato la gestione delle prenotazioni e il monitoraggio di questi contributi. Il ministero aveva reso così disponibili i fondi residui dei finanziamenti già previsti nel 2011, dando continuità a una politica di incentivazione dei carburanti gassosi (meno inquinanti e costosi rispetto ai tradizionali) iniziata nel 2006. Si stima che nel 2007 gli sgravi disposti per GPL e metano hanno comportato la conversione di 90.000 auto, con un risparmio in termini di emissioni di CO2 pari a 180mila tonnellate. Ma perché parliamo al passato? Semplice: in poche ore i bonus sono finiti. Sbriciolati.

CHE COSA NON QUADRA – Com'è possibile che gl'incentivi siano stati disintegrati in poche ore? Come si spiega che, nemmeno il tempo di rendere la notizia pubblica, e tutto era pronto nelle officine “fortunate” e per gli automobilisti “eletti”? Perché quasi tutti i cittadini non hanno potuto neppure organizzarsi al fine di chiedere il bonus per la trasformazione dell'auto a gas, mente altri si sono tuffati a corpo morto sui soldi messi a diposizione dallo Stato? Possibile non ci sia un organo di controllo per evitare queste antipatiche discriminazioni nei confronti del comune cittadino? È vero, Rita Caroselli, direttore di Assogasliquidi, l'associazione di Federchimica che rappresenta il settore del GPL (che nulla c'entra con queste procedure burocratiche di assegnazione dei bonus statali), aveva specificato: “La somma messa a disposizione quest'anno per incentivare i carburanti gassosi potrà soddisfare solo poche richieste”. Poche richieste? I soldi sono andati distrutti in un battibaleno. Non c'era quasi nulla a disposizione, e quelle briciole sono andate bruciate al volo.

INCENTIVO VERO? – La stessa Assoliquidi ha chiarito: “Questa decisione del ministero è un'ulteriore riprova che GPL e metano sono la migliore soluzione attualmente disponibile per dare un contributo significativo nella lotta all'inquinamento atmosferico”. Sarà. Ma non si dà nessun contributo significativo distribuendo briciole a pochi eletti misteriosamente saltati fuori all'improvviso. A noi pare una colossale presa per i fondelli, verso chi non ha fatto nemmeno in tempo a informarsi degl'incentivi, e un po' verso chi viene illuso che – in questo modo – si favorisca la mobilità pulita. Francamente, lascia perplessi anche il fatto che – ora – sul Web ci siano decine di siti che annunciano la presenza degli incentivi per il gas: un cittadino legge, va in officina per informarsi, e gli rispondono picche; che razza di servizio-informazione si dà all'automobilista?

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4 Commenti

Bruno
16:34, 27 Ottobre 2012

Ancora ci vogliono far credere alla favoletta degli utenti che scelgono il GPL o il metano per amore ambientalista. Quando hanno tolto gli incentivi statali, il mercato del GPL è crollato dal 21% al 4% e lì è rimasto fin'ora, con tanti saluti alla falsa ecologia. Ora risalirà nuovamente a causa del caro benzina, che rappresenta sempre la motivazione principale, trascurando però l'aumento del consumo con il GPL ed i maggiori costi di manutenzione e riparazione.

AMbrogio
15:05, 1 Novembre 2012

Concordo parzialmente con quanto esposto dal sig. Pellegrini.Non c'è nessun amore per la natura. C'è amore per il portafogli.Se conviene bene, altrimenti nisba. Da consumatore però (uso GPL da oltre 2 decenni) posso però tranquillizzare il sig. Bruno.Considerando l'ulteriore (poca) manutenzione, il maggior consumo andando a GPL, ed il consumo di benzina necessaria per le accensioni, alla fine dell'anno rimangono in tasca qualcosa come il 40% di quanto avreste speso andando a benzina.In altre parole se uno spendesse 2000 euro l'anno in benzina, con una Bifuel GPL spenderebbe 800 euro in meno.

Daniele
20:23, 1 Novembre 2012

Per 6500 km/anno il gioco non vale certo la candela, altrettanto non si può certo dire per coloro che di km annui ne percorrono almeno il doppio

Lucio
13:36, 15 Novembre 2012

nella mia famiglia andiamo praticamente da sempre a METANO, quella è l'unica scelta da fare per risparmiare in assoluto ma ci sono 3 problemi.1) rete dei distributori troppo limitata2) riduzione dello spazio nel bagagliaio (per auto convertire)3) se tutti passano al metano aumenterà a dismisura anche quello e non per il costo del gas ma per le accisde dello stato.In definitiva lo stato pesca dove c'è da pescare e quindi dove va la massa. Ne è la prova il costo del gasolio che è quasi arrivato allo stesso prezzo della benzina perchè tutti prendolo l'auto a gasolio preche considerano le auto a gas troppo poco comode (vedi sopra).Se poi volete compare una macchina a metano, e se lo fate è per risparmiare, dovete per forza finire su una fiat e lì è una roulette se vi va bene siete fortunati altrimenti cominciate a spendere per la manutenzione straordinaria sono macchine fatte solo per essere guardate.

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