Gli italiani e i loro portafortuna in auto

Gli italiani e i loro portafortuna in auto Un sondaggio di Chiarezza.it ci racconta quanto gli italiani siano ancora superstiziosi. In auto tengono di tutto

Un sondaggio di Chiarezza.it ci racconta quanto gli italiani siano ancora superstiziosi. In auto tengono di tutto

10 Novembre 2011 - 09:11

Chiarezza.it, comparatore online che si occupa di confrontare polizze assicurative, rende nota la sua ultima ricerca che svela le interessanti abitudini scaramantiche degli italiani, anche quando sono alla guida. Nel 2011, nell'era della tecnologia, sembrerebbe infatti che parte del popolo italiano preferisca affidarsi ad un talismano piuttosto che alle proprie capacità di guida e conoscenze del Codice della Strada.

SUPERSTIZIONI E AMULETI – Vediamo dunque quanto, secondo il sondaggio, gli italiani siano superstiziosi. Ci sono italiani dipendenti da gesti scaramantici e talismani (10%), scettici che subiscono le influenze di pratiche di buon auspicio (30%) e scaramantici, ma non troppo, che non si fanno influenzare completamente, però ammetteno di credere a superstizioni e riti (60%). Per quanto riguarda invece gli oggetti e i gesti propiziatori degli italiani alla guida, Chiarezza.it ci racconta che l'1,7% non sale in auto senza l'amuleto propiziatorio, il 25% si accompagna di “ninnoli” e pendagli più per affetto che per superstizione e il 73%, fortunatamente la maggioranza, non ha bisogno di portafortuna per sentirsi sicuri in automobile.

INTERNI PERSONALIZZATI – L'inchiesta evidenzia anche quali siano gli oggetti più utilizzati, partendo dai tanto amati pendagli appesi allo specchietto (13,5%) arrivando a pupazzetti, dadi, collanine e lo storico cornetto rosso (3,8%). Gli italiani non dimenticano i gadget, cuscini o sciarpe, della squadra o del cantante del cuore (3,9%) e le classiche iconografie religiose, santini, crocifissi e rosari (1,9%). Molti altri sono gli oggetti sparsi per l'auto come quadrifogli, fotografie di amici o fidanzate/i, e quelli attaccati fuori come scritte che invitano a moderare la velocità o che indicano la presenza di bambini a bordo. Insomma chi più ne ha, più ne metta. Per di più spesso si ci dimentica che tali oggetti oscurano o disturbano la visibilità, creando rischi alla guida.

ITALIANI CONSAPEVOLI? – “Questa indagine apparentemente molto 'leggera' conferma la consapevolezza che gli italiani hanno dei rischi che si corrono quando ci si trova al volante – ha dichiarato Serena Cellamare, responsabile della comunicazione di Chiarezza.it – Un cornetto rosso attaccato allo specchietto dà sicuramente un tocco di 'colore' all'abitacolo: l'importante è che chi si mette alla guida presti attenzione a tutte quelle misure di sicurezza che garantiscono la prevenzione di incidenti ed episodi spiacevoli, spesso causati da piccole disattenzioni e dalla poca prudenza”. Consigli condivisibili, ma sulla consapevolezza dei rischi ci sarebbe molto da discutere. L'italiano medio forse è vagamente consapevole dei rischi che si corrono alla guida, vedi ultime statistiche sugli incidenti stradali pubblicate ieri, ma si parte sempre dal presupposto che gli incidenti capitino agli altri e quando le cose vanno male la frase tipica è: “il destino ha voluto che…”.

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