
Oggi le Regioni a statuto speciale pagano un'Ipt meno pesante rispetto a quelle a statuto ordinario: la Camera vuole eliminare questa discriminazione
In materia di Imposta provinciale di trascrizione, esiste una discriminazione tra le Regioni: tra quelle a statuto speciale pagano un'Ipt molto più leggera rispetti a quelle a statuto ordinario. Adesso, la Camera intende cancellare questa norma. Rincarando l'Ipt delle Regioni a statuto speciale.
COM'È OGGI – L'Ipt più cara è stata introdotta dal Decreto legislativo sul federalismo regionale della scorsa primavera; dopodiché, la manovra bis di Ferragosto ha confermato quel tipo di tassazione. Oggi, nelle Regioni a statuto ordinario, l'Ipt sulle auto di potenza superiore a 53 kW acquistate nelle concessionarie e nei saloni è proporzionale alla potenza (compresa, a seconda delle province, tra 3,51 e 4,56 €/kW). Invece, nelle Regioni a statuto speciale, l'Ipt è fissa e compresa, sempre a seconda delle Province, tra 151 e 196 euro.
COME SARÀ (FORSE) – La Camera ha presentato un maxiemendamento al Decreto “Salva Italia” che contiene una novità sull'Ipt: il testo modificato del Decreto passerà poi al Senato (vedremo se ci sarà l'ok definitvo e se il Decreto diverrà Legge). Dal 1° gennaio 2012, anche nelle Regioni a statuto speciale, l'Imposta provinciale di trascrizione sulle auto di potenza superiore a 53 kW acquistate nelle concessionarie e nei saloni sarà proporzionale alla potenza (compresa, a seconda delle province, tra 3,51 e 4,56 €/kW); e non più fissa e compresa tra 151 e 196 euro.
IL TESTO – La modifica della Camera riguarda gli Enti territoriali (articolo 28, commi 11-bis, 11-ter e 11-quater). Si punta alla “applicazione sull'intero territorio nazionale delle modifiche all'Ipt, introdotte dall'articolo 1, comma 12, del Dl 138/2011, che prevede la tassazione degli atti soggetti a Iva in misura modulata sulla base delle caratteristiche di potenza e portata dei veicoli soggetti ad immatricolazione”.
LA MAZZATA RESTA – La modifica della Camera ci trova concordi. Già di per sé l'Ipt è una tassa iniqua; è assurdo che ci siano automobilisti privilegiati sulla base della residenza. Per tutti, quindi, ci sarebbe il meccanismo previsto per le auto usate applicato anche a quelle nuove. Comunque, nulla cambia per chi vive in una Regione a statuto ordinaria: la mazzata ferragostana resta tale e quale. Dovrebbe così arrestarsi anche la fuga delle società di noleggio a lungo termine dalle Regioni a statuto ordinario verso quelle a statuto speciale: c'è chi sta pensando di trasferire da la propria sede legale per risparmiare sulle immatricolazioni del nuovo. Con Ipt inferiori, si parla di milioni di euro annui.