Incubo code e incroci? Tranquilli, Volvo ha la soluzione!

Incubo code e incroci? Tranquilli, Volvo ha la soluzione! La casa di Göteborg presenta la nuova gamma di dispositivi di sicurezza in vista del traguardo "Vision 2020"

La casa di Göteborg presenta la nuova gamma di dispositivi di sicurezza in vista del traguardo "Vision 2020"

17 Luglio 2012 - 06:07

Continua inarrestabile la corsa di Volvo verso il traguardo del 2020: nessuno dovrà perdere la vita o essere ferito gravemente in un'auto del costruttore svedese. Per questo gli esperti di sicurezza di Volvo Car Corporation stanno lavorando intensamente affinchè questo obiettivo possa essere centrato nel migliore dei modi.

SFIDA TRA GENERAZIONI – La vera sfida per il Team Sicurezza Volvo è data dall'evoluzione dell'ambiente del traffico moderno, dove si confrontano guidatori di vecchia e nuova generazione. Quelli della “Next-Generation” non riescono proprio a star fermi con le mani sul volante (quando ce le mettono…). Infatti, secondo uno studio di 3 diversi istituti americani, gli automobilisti moderni spendono il 25-30% del loro tempo trascorso in auto per fare altre cose, tra le quali l'utilizzo di dispositivi di comunicazione mobile (vi ricordiamo che utilizzare telefonini e smartphones durante la guida è estremamente pericoloso oltre ad essere vietato dal C.d.S., pertanto vi raccomandiamo l'uso degli auricolari o dei viva-voce). Volvo si sta concentrando su tre aspetti fondamentali:

  1. Mantenimento della propria corsia di marcia;
  2. Eliminazione del rischio di incidenti durante la svolta agli incroci e agli svincoli;
  3. Evitamento animali selvatici sulla carreggiata.

I progetti di ricerca che attualmente il Team Volvo sta sperimentando sono: 

  1. Supporto autonomo al guidatore;
  2. Supporto alle intersezioni;
  3. Rilevamento animali;
  4. Guida autonoma in coda al traffico;
  5. Mantenimento della corsia di marcia seguendo il ritmo dei veicoli che precedono.

INCUBO CODA – “Guidare in coda al traffico è una situazione monotona e noiosa che capita tutti i giorni a gran parte degli automobilisti. Grazie alla tecnologia per la guida autonoma, la vettura può aiutare il conducente a restare in coda ai veicoli che precedono con comodità e sicurezza.” Questo è il pensiero di Fredrik Lundholm, Function Developer al Dipartimento Sicurezza di Volvo. Il sistema utilizza una telecamera e sensori radar e permette alla vettura di procedere autonomamente in coda agli altri veicoli comandando il volante e i pedali dell'acceleratore e del freno. Nel caso il veicolo davanti a voi effettui un movimento rapido per evitare un ostacolo, l'auto supporterà il conducente ad effettuare la stessa manovra mantenendosi in scia. “Questa funzione ha ampi margini per rendere più facile la vita del conducente. Ovviamente è sempre il pilota che decide. Può prendere il controllo in qualsiasi momento” prosegue Lundholm. Il sistema è simile a quello che sta sperimentando Ford.

PERICOLO INCROCI – Svincoli e incroci rappresentano la parte più complessa del contesto traffico moderno. Dato l'ingente quantitativo di veicoli circolanti su queste, basta una piccola distrazione per provocare un incidente dalle spiacevoli conseguenze. Secondo recenti stime, il 21,5% di tutti gli incidenti avvenuti negli USA nel 2007 si è verificato proprio agli incroci. Nel Vecchio Continente la cifra non si distacca molto: 20,6% (stima riferita all'anno 2006 in 16 paesi UE ; Svezia esclusa). Per ovviare a tutto ciò, Volvo sta mettendo a punto un sistema in grado di riconoscere la luce rossa del semaforo e capace di carpire situazioni di pericolo durante le fasi di svolta grazie ad una serie di sensori che analizzano costantemente lo scenario in cui il veicolo si trova. Immaginate la scena: luce verde; i veicoli si apprestano a svoltare come da codice; all'improvviso dalla parte opposta arriva un'auto che non ha rispettato la luce rossa del semaforo. Ecco che immediatamente il veicolo dotato di questo sistema viene arrestato alla velocità della luce per evitare la collisione. Pericolo scampato. Possiamo esemplificare il sistema in questo modo: i sensori sono gli occhi, mentre il computer è il cervello e i freni i muscoli. Ma le condizioni di traffico non sono standard, bensì mutano da paese a paese. Per questo è necessario che il sistema venga testato per migliaia di chilometri per essere in grado di supportare il guidatore a seconda del diverso grado di intensità del traffico e dei diversi stili di guida.

SALVARE GLI ANIMALI – In alcune aree remote del pianeta, le collisioni con animali possono portare a drammatiche conseguenze. Le statistiche non sono certo rassicuranti: in Canada si segnalano circa 40.000 incidenti di questo tipo all'anno. Non va meglio in Svezia, dove nel 2010 sono stati registrate 47.000 collisioni con animali. Di queste, 7000 hanno coinvolto alci. Negli USA circa 200 persone all'anno perdono la vita in simili circostanze (perlopiù con impatti con cervi). Purtroppo occorre darvi conto di un'altra realtà, non compresa in questi dati. Tali rilevazioni non comprendono, infatti, le manovre di emergenza effettuate dagli automobilisti per evitare di impattare contro questi animali. E, non sempre c'è un lieto fine. Se l'automobilista riesce ad evitare per un soffio l'animale, in molti casi non riesce a rientrare in tempo nella sua corsia. E l'impatto con un altro veicolo è inevitabile. Per non parlare di tutti coloro che sono finiti fuori strada e hanno perso la vita. Secondo uno studio dell'Università di Umeå (Svezia) tra il 2003 e il 2010 circa il 23% dei decessi si sono verificati proprio con queste modalità. Volvo sta sperimentando una tecnologia di rilevamento di animali sulla carreggiata con sistema autonomo frenante integrato in grado di funzionare sia di giorno che di notte.

COME FUNZIONA – L'obiettivo è di ridurre la velocità del veicolo da 110 Km/h. a 80 Km/h. A questa velocità, infatti, il rischio di gravi lesioni a seguito di un impatto frontale con un animale selvatico è minore. Ciò richiede, però, la capacità di rilevare l'animale ad una distanza di circa 30 metri. Il sistema è “addestrato” a riconoscere le forme degli animali e le loro tecniche di movimento grazie ad una piccola quantità di dati inseriti in esso. Il funzionamento è, però, reso complicato dalla esperienza maturata da questi animali a restare nell'ombra, rendendo abbastanza complessa l'identificazione da parte del sistema. “C'è una grande sfida nella raccolta di dati che ci aiutino a capire come possiamo rilevare ciò che la natura tende a nascondere. L'attenzione si concentra sugli animali di grandi dimensioni in quanto provocano i maggiori danni e le lesioni più gravi. Abbiamo lavorato con l'alce e il cervi grandi, ma abbiamo incluso anche i cavalli e bovini. Un passo futuro sarà la capacità di rilevare piccoli animali come il cervo e il cinghiale “, afferma Anders Eidehall, tecnico specialista dei sistemi di sicurezza Volvo.

COOPERAZIONE NECESSARIA – La sperimentazione di questi sistemi sta avvenendo a passo spedito, ma occorre una stretta cooperazione tra autorità di legge e altri costruttori, secondo quanto affermato da Jan Ivarsson di Volvo: “Con i prezzi costantemente inferiori per sensori e altri componenti elettronici, è nostra intenzione che queste soluzioni avanzate in futuro essere montato su tutte le nostre auto. Detto questo, una stretta cooperazione con le autorità pubbliche competenti, assicurazioni e altri costruttori di automobili è inoltre indispensabile per ottenere la visione di un ambiente di traffico privo di incidenti”.

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